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Piccoli Scrittori... => ... scrivono poesie... => Topic aperto da: michael santhers - 12 Dicembre 2011, 04:23:02 am
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L’ateo sa che il male
da lui gratuito generato
non può essere nè in chi subisce
nè in chi artefice cancellato
al massimo a entrambi alleviato
e nel senso di colpa e vendetta
a vittima e carnefice
in intera vita due diverse pene
Il credente invece trova alibi
d’esser si causa a sofferenze
altrui nel dolore indicate
a celeste ambito premio
e si sente colpevole
ma anche tramite
prescelto dal Divino
a forgiare da buio a infinita luce
con preghiere e danaro
anime designate a supremi intenti
perciò nullo il pentirsi
e felice a perpetuare compiti
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Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
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Non so Michael, credo che atei o credenti, se si è uomini degni di questo nome, non si delegano a nessuno le proprie responsabilità.
Considero la religione un fatto personale, se parliamo di "religioni ufficiali" e principi generali, certo che li hanno sempre " abusati " a proprio uso e consumo e strumento politico....