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Piccoli Scrittori... => ... scrivono poesie... => Topic aperto da: michael santhers - 26 Marzo 2014, 04:37:33 am
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Piedi giocano fossi e asfalto
vincono ribelli mattonelle
e sguardi a radar puntano finestre
tentano rubare tende e tapparelle
s’accontentano di ombre
sinistre nel bosco di cemento
spariscono eludendo
tagliole a fiati
Vena collettiva
l’ascensore apre al sangue
verso un numero da giocare
con orecchie e spioncino,
un tonfo al cuore giusto
accelera al giudizio impietoso
Dietro ogni porta silenzi narranti
da vendere forfettari
a rate in allusioni non originali,
i compratori anonimi
occhi, biascichi, spalle girate a molle
pagano a fretta, nell’aria affettata
da mimiche marmoree
Qualche saluto
sul balcone della lingua
fa da padrino allo sparo dei silenzi,
onore è ignoro
Da lontano i loculi
barattano la pace
col paesaggio pignorato,
notaio l’indifferenza
testimoni,rumori,
felice all'atto, l'umanità
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Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
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Una metafora graffiante ed efficace, Michael!