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Piccoli Scrittori... => ... scrivono poesie... => Topic aperto da: michael santhers - 17 Gennaio 2015, 03:45:33 am
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San Francesco a Roma
a chieder avallo al Papa
per fondar nuovo ordine
mirante a povertà assoluta
e quando Innocenzo III lo vide
a incarnar tal rigore,sbottò
e in Napoletano stretto borbottò
..vuagliò tu ce vuò mette a stecchetto
val bene la fede ma nun ce rompere a vuallera
qua rischiamo e ce murì e famme
e intanto dai giardini del Vaticano
inebrianti odori di polli e caprioli arrosto
solleticavano nasi a Cardinali e Vescovi
-A tal sentire il pellegrino d’Assisi
chinò la testa esacerbato in viso
alchè il Pontefice carpì rammarico,
promise d’esaminar questione all’indomani
e benedisse tutti...ndulgentiam,
absolutionem et remissionem
omnium peccatorum vestrorum,
spatium verae et fructuosae pænitentiæ,
gratiam et consultationem sancti Spiritus
Amen.
-Poi s’avviò al desio e nei corridoi
tra se e se..quillu giovanotte me piace
ma mannagge me stava a fa arrefreddà l’arrosto
-L’indomani diede consenso a fondare
nuova dottrina a patto si tenesse
lontano dal ficcar naso in arrosti altrui
e poteva si esser amico protettore d’ogni animale
ad eccezione di quelli in Santa sede
in quanto bastava il Papa a benedirli al vino
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Da:Destini E Presagi
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