Fuoco spento,
passo dopo passo
tremito dopo tremito.
Gocce
la pioggia scende
s'affanna sui miei panni
zuppi.
Mesto
il mio sorriso
s'affina
al malinconico addio
che sale sulle labbra mentre guardo
uno specchio
e la gioia
non è un ricordo
nè una realtà
ma pura speranza
che nell'immagine
piano
s'infrange.
Vibrazioni di fogli stracciati,
d'ispirazioni inconcluse,
di frasi mozze.
Ticchettìo d'istanti scanditi,
mentre la mente freme
senza trovar compassione.
Rifletter sarà necessario?
Notte batticuore,
notte sognatore.
Tu credevi nell'amore
mentre il cuore spirava
del suo ultimo bagliore.
Luci spente della città,
voli pindarici di isole
sfuocate dal tempo.
Giovinezza passata,
reduce moribondo
di sentimento feroce.
Non regge più il fruscìo,
silenzioso,
lento.
E men che mai te n'accorgevi
tu,
distante,
dietro sipari quotidiani,
nella notte sepolta
fuga cercavi.
Richiamato da lontano:
cieco ormai
all'incanto di realtà sommessa
Melodiche forme sparse,
fra ricordi e aspettative,
beate speranze.
Notte batticuore,
notte sognatore,
dannato sia chi t'insegnò l'amore,
che il rimorso scandisca,
lento,
le sue ore.
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