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Piccoli Scrittori... => ... scrivono racconti... => Topic aperto da: kant.51 - 19 Giugno 2007, 16:11:49 pm
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MONTALTINO
Così chiamiamo la nostra casa in campagna, dal nome della località in cui si trova, vicinissima a Castellana.
Montaltino mi aspettava un pomeriggio di settembre di sedici anni fa, l’ennesimo proprietario( in non moltissimi anni), se ne era stancato ed essendosi costruito una bella villa in cui vivere tutto l’anno, voleva disfarsene.
Io ero alla ricerca di un posto in cui mettere radici.
Volevo un punto di riferimento estivo per la nostra famiglia e magari anche invernale, non sapevo bene, dipendeva anche dai soldi… mio marito, pazientemente, mi assecondava, comprendendo, anche se forse allora non “condividendo” in pieno, la mia profonda esigenza di stabilità, dopo un’infanzia e un’adolescenza quasi da nomade.
La macchina procedeva piano sulla stradina sterrata che dalla provinciale ******-Castellana si inoltrava nei campi…
Superiamo dei trulli disabitati, un tempo certo bellissimi…poi un bosco alla nostra sinistra…ed ecco la casa: un cancello verde, un piazzale, mangiatoie, scala esterna che porta al primo piano, compatta, abbastanza piccola, cancelli di ferro a proteggere porta e finestra, un gelso maestoso sul piazzale, il tronco semi bruciato ( “ C’erano delle bisce!” è la spiegazione del proprietario che vuole diventare ex-proprietario) un brutto intonaco-riccio che nasconde una pietra splendida ( fa capolino qua e là dalle scrostature) muri spessi un metro e mezzo, il corpo della casa è antico( Seicento) salendo in terrazza un panorama mozzafiato a trecentosessanta gradi…
Dentro di me è scoppiato l’amore.
Non ho visto più niente di negativo, mi sono sentita a casa, in pace con l’universo, ho visto i fiori già cresciuti, le grida dei bambini che giocavano, gli amici seduti intorno al fuoco, ho sentito gli odori dei cibi che avrei cucinato, le lenzuola che avrei steso al sole in terrazza…
Tutto questo mio marito lo ha letto nei miei occhi, ha sospirato, si è guardato intorno studiando che di fondamentale non mancasse nulla ( è una persona di grande buonsenso) e…cominciò l’avventura.
Da allora molte cose sono cambiate, in meglio, in quella vecchia torre ( da noi le chiamano così…) noi siamo più vecchi, i figli grandi, alberi e fiori sono copiosi e generosi, continuiamo ad amare quel posto, isolato forse ( ma quanta libertà!) e poi da soli stiamo solo se vogliamo.
. Spesso vado a passeggiare nel bosco, di sera si vedono le stelle a centinaia, ci sono upupe, gufi, civette, usignoli, falchi, lucciole, ranocchi…
E gli amici sono benvenuti!
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che bello... :-X Spero di trovare un giorno anch'io un rifugio così bello dove sentirmi a casa e libera... :-X Splendida descrizione,kant... ^_^
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Eh, già... Kant è sempre Kant! ;)
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grazie, amici.
Di solito sono più riservata, ma con voi mi viene spontaneo aprire il cuore...
Sem, non so da dove tu guardi le stelle, ma l'ho detto: gli amici sono i benvenuti
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non ho mai guardato le stelle con strumenti specifici, deve essere sconvolgente rispetto all'occhio nudo...io le vedo come quelle che ha inserito young nella foto notturna, mi sembra scattata dal terrazzino di campagna...
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E' da ieri sera che mi frulla quest'idea in testa....è un po' pazza e stupidotta come me :-d,ma simpatica... ;)
Che ne dite se fissiamo un orario preciso della sera,e in quell'orario dovunque siamo,qualunque cosa stiamo facendo,usciamo tutti a guardare le stelle?Magari verso il tardi...Così guardando il cielo nei nostri pensieri ci sentiremo meno soli perchè sapremo che nello stesso istante altre persone stanno guardando il cielo con il nostro stesso obiettivo...(da prendere in considerazione la genialità di quest'idea che mi è venuta verso le dieci e mezza di sera,ossia quando il 98% dei miei neuroni erano andati a dormire....:-d )
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Carina la cosa! Tra l'altro ti devo dire che a qualunque ora mi capiti di guardare QUEL cielo...penso che non possiamo essere soli con tanta bellezza...
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Lo penso anch'io...;)
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deve essere un posto fantastico.... =) =) =) =)
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Young, che bella idea! non è affatto stupida, io lo faccio spessissimo con un mio amico che purtroppo abita un po' lontano da me e quindi non ci possiamo vedere mai. pensa che l'ho fatto anche quando ero in Romania!!!
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Bene,allora che ne dite delle dieci di ogni sera?D'estate non è nè troppo tardi nè troppo presto... ^_^
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io ci sto!
(wizard)
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No Kant... Non c'è bisogno di prefissarci un orario per vedere il cielo e sentirti meno soli. Quando mi va, specialmente di sera tardi, alzo spesso gli occhi verso il cielo e penso alle cose che ho fatto durante la giornata. Penso alle persone che mi vogliono bene e che in quelle 24 ore mi hanno rivolto la parola, anche per pochi secondi.
Lo penso e lo dico: "Grazie di esistere!". E non mi interessa se anche loro stanno guardando il cielo, in quel momento, perchè il mio messaggio gli arriverà comunque.
Ma sai la cosa più bella? La cosa che mi rende felice è che qualsiasi cosa io stia facendo, anche bere un bicchier d'acqua, so che ci sono altre mille persone che fanno lo stesso, in quel preciso istante, pure se ne siamo all'oscuro.
Allora, quando parlo col cielo e dico Grazie, pensando ai miei cari, il mio messaggio arriva anche a coloro che come me alzano lo sguardo al cielo e credendo che sia per loro, si motivano e si impegnano affinchè il mio "grazie" non sia solo una parola gettata al vento.
Ciò che posso dare ai miei cari non è nulla in confronto a quello che posson fare certa gente comune... certi eroi!
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eroe- joe, ti assicuro che sento molto dentro di me la poesia di ogni giorno che vivo, la gioia di comunicare con gli altri, anche se lontani e ho ricevuto doni da persone che pure non conosco fisicamente...che non avevo ricevuto mai nella mia vita...con le parole, col pensiero, si può donare e non si deve essere mistici per comprenderlo....quindi anch'io non ho bisogno di un orario preciso per rivolgere il pensiero a chi mi è caro, lo faccio sempre!....
Apprezzo i tuoi sentimenti, joe.