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Piccoli Scrittori... => ... scrivono racconti... => Topic aperto da: pierluigi cavarra - 11 Settembre 2007, 01:26:30 am
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Era bianco tutto intorno, le pareti, il soffitto, i letti, e quelli erano medici o almeno per un attimo così credette. Tanta luce troppa, tanta luce come non fosse stata mai vista prima. Gli occhi socchiusi ma aperti quel tanto che basta per sbirciare alcuni volti sorridenti e felici. Era tutto confuso, ricordi e presente erano ora un tutt’uno ora un niente sbiadito. C’era un attimo prima la paura di quella morte che doveva arrivare, c’era quella maledetta camera, c’era l’esecuzione, e ora?
– Che ci faccio qui? Dove sono? Perche’ sembrano tutti felici? Cos’e’ questa luce? Perche’ non sono morto? Forse sono felici perchè mi son salvato? Ma chi può essere felice di ciò se non mi pare di vedere ne sentire amici o parenti? Come posso essermi salvato da un’esecuzione da pena di morte? Ma perchè ho la mente cosi’ offuscata? Forse sto sognando? Forse non sono mai stato condannato?
In un lasso di tempo indefinito un’ indefinita serie di domande assalì la sua piccola mente confusa.
Ma non potè dare risposta alcuna perchè più si concentrava per dare a se qualche risposta più i ricordi sembravano sbiadirsi e le idee annebbiarsi...
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Carina questa... ma preferisco senza dubbi l'altra...
Avevo immaginato trattasse della pena di morte... ;)
A questo punto manca la conclusione!!!
La prima parte mi ricorda molto "Il muro" di Sartre...
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Io invece ho creduto tutt'altro... O:) noto con piacere che è un testo CONTRO la pena di morte,bravo! ^_^ ;)
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Pierluigi! Mi sento un po' imbrogliata! Tutto può essere, dall'esperienza post-mortem, alla nascita, all'anestesia...
Che modo di scrivere, tipo SENSATION americana...!
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Conoscendo Pierluigi, avevo pensato nella prima parte a qualcosa tipo visita dal dentista... ;)
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Io ad un'operazione...la cosa diventa molto più tragica e triste riguardando la pena di morte...