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BUSSERANNO ALLA MIA PORTA
Beh, è certo
Busseranno anche alla mia porta.
Uomini severi
dalle divise scure
con la fretta sul volto
“ E’ improrogabile”
Così mi diranno
E a me non resterà che fare
“ sì sì “ con la testa
guardandomi attorno
cercando
di non dimenticare niente
che possa aiutarmi
durante il processo
Non posso certo dire
“ non lo sapevo”
La vita
è fatta di attesa
forse
soprattutto d’attesa
di questo bussare
di questo render conto
Uscirò dalla mia porta
consapevole
di non poter tornare indietro
“ il percorso è terminato”
Certo…lo sapevo
Eppure
mi trema un poco l’anima
con certezza so solo
ciò
che è al di qua
della mia porta
E se
a un certo punto
desiderassi
di sentir bussare?
Se
vecchia
stanca
forse delusa…
Oppure no, al contrario
in un momento
di felicità perfetta
radice e apice
alfa e omega
desiderassi
le nere divise
venute a prendermi?
Scoprire ingenuamente
che è nella natura
della nostra anima
accettare la Fine…
volerla quasi
come la conclusione
di un percorso
come il tramonto di un giorno
seguito
da notte di quiete
di riposo
notte
di rigenerazione
se non del singolo
certo dell’Universo
Segreto
del seme
è quello dell’anima
Busseranno soldati
alla mia porta
E io avrò atteso a lungo
forse invano
con un macigno
sospeso
sul cuore
E invano
ho chiesto aiuto
alle nuvole
all’acqua
agli alberi del bosco
Ho chiesto al Cristo
e Lui
triste mi ha detto
“ Proprio a me, figlia mia?
A me
date montagne intere
nel cuore
e io taccio
e le porto
e le lavo
col mio sangue”
Busseranno alla mia porta
e avrò paura
Quella paura atavica
di sempre
dei soldati con le nere divise
Paura
di richieste
rendiconti
e bilanci
Vorrei fuggire
ora
ma sono inchiodata a questa sedia
Attendo il suono dei passi sulle scale
e il forte battito alla porta
“ Aprite! Aprite!”
Certo,
aprirò
Non aspetto da sempre
forse
questo momento?
Ho finto
ho giocato
ho ignorato
L’Attesa
è il senso della vita
O forse
è l’Oltre
Sudata, stanca
con addosso
l’odore della paura
aspetto.
Eppure splendo
del mio mantello
di umanità
Consapevole di stelle
di mondi
di abissi
e di vette illuminate
Non so se sono pronta
ma non posso sottrarmi
e tanto vale
sorridere
e sfidare
con tutta la dignità possibile
le cupe divise che verranno
Io aspetto che bussino alla porta
e intanto vivo
vivo intensamente
E mi godo
ogni singolo filo d’erba
e ronzio d’ape
e amo
intensamente
con abbracci pieni di calore
e sorrisi
e lacrime di tenerezza
per i miei figli
Aspetto che bussino alla porta
e consumo ogni giorno
senza mettere da parte
o risparmiare
neanche un grammo di vita
Spero di aver bruciato tutto
per allora
Aprirò più facilmente
quando busseranno alla mia porta.
concetta antonelli
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Più volte la leggo,più penso che è meravigliosa,forse la più bella...
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CANTO DELLA MORTE
Com’è inesorabile
la Morte.
Com’è definitiva
e immobile.
Così fredda
e categorica
non ammette più
discussioni
e cambiamenti
e tempo
per sbagliare
o per correggere.
Le variazioni
infinite
sono della vita.
La Morte fissa
nel tempo
il seme dell’eterno,
di una amara e unica
certezza.
E mette a tacere
le mille voci dell’uomo
gli aneliti del cuore
i rimpianti del passato.
Fortunati quelli
che guardandosi indietro
pensano di aver colma la valigia
del loro viaggio
ormai terminato.
concetta antonelli
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I ciclamini
Bambina sotto la pioggia
attendo gocce che cadono
lavano
la pelle rigano
in vie lucenti
tortuose
disegnando i pensieri di dentro
Mi svuotano
inerme guscio
ho già partorito il dolore
Ora sento la pace che scende
sui ciclamini fioriti
dopo l'acqua lustrale
nell'alba
concetta antonelli
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Cielo di piombo grigio
senza speranza
di squarci d'azzurro
concetta antonelli
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Lager
Vorrei sentire correre una bici
lungo i viottoli del lager
Vorrei vedervi fiori
e farfalle
Quelle strade grigie
vuote
sono ferite perenni
aperte ancora
e per sempre
Le abitano
immagini di morte oscura
innaturale
che attraversò corpi già scheletrici
e giunse
non falce mietitrice
ma amica
a liberare dal dolore
Per non dimenticare
i lager restano
< orbite vuote >
Riempiamo
le strade dell'orrore
del ricordo terribile
di ciò che l'Uomo
può fare all'Uomo.
Pure...
rimane forte il desiderio
di vedervi bambini giocare
e donne
sorridere
Di sentire grida
intorno ad un pallone
e
il campanello delle bici
2005
concetta antonelli
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:"> :"> :"> :-*
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=) grazie Young
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:-X :-X :-X :-Xbellissima questa poesia..................sai, kant , io credo anche che la fine della vita non vada solo attesa, come anche tutti gli eventi, ma nella consapevolezza che comunqui arrivi dobbiamo trasformare l'attesa in un andare incontro cogliendo lungo il cammino , che nessuno di noi sa quanto lungo sia , tutto cio' che di buono ci viene offerto e che abbiamo da offrire........ :-X :-X :-X :-X
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Nadia, grazie.
Se leggi "busseranno alla mia porta" credo troverai espressi concetti simili...
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Bella Kant, dolore e speranza
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grazie Sassi...
Dolore e speranza...cioè tutti i giorni della nostra vita, vero? :s
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Vero Kant, ancora complimenti, rileggendola è sempre più bella
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Su questa strada dura, difficile
ho trovato ostacoli
e preso a calci e pugni
macigni e sassi...
Sono sanguinante
ferita
ma non arresa
le lacrime mi lavano
e, con un grido
cerco di liberare l'anima dal dolore
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Belle Kant. Le ho godute quasi tutte. Penso che dovrò stamparle, leggerle e rileggerle per farti un commento appropriato ... Ma suscitano emozioni è questo già dà il piacere di leggerle ... B)
SJB
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grazie, Sir Jo.
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l'ultima è molto intensa..... o_O
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la vita comanda, Young.
Grazie.
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NEL DOLORE
Feriti
accucciati
troviamo sosta
prendiamo tempo
Respiriamo più a fondo
- occhi chiusi -
tentiamo
di ritrovare noi stessi
raccogliamo le forze
pronti a partire
ancora...
concetta antonelli
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E mi troverà l'alba
dopo la notte dell'addio
Spazi verticali dell'anima
pietre aguzze della dimenticanza
Silenziose parole sulle bocche di ieri
sogni finiti
foglie sparse
sulle tegole del tempo
ignari passanti in uno spazio di vita
con unghie
che graffiano al ricordo
concetta antonelli
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sempre, per tutto, arriva il tempo di fine....un tempo che non lascia scampo, e magari
Su questa strada dura, difficile
ho trovato ostacoli
e preso a calci e pugni
macigni e sassi...
Sono sanguinante
ferita
ma non arresa
le lacrime mi lavano
e, con un grido
cerco di liberare l'anima dal dolore
questa è quella che più mi dice, perchè esprime quella reazione, quella forza che serve per sopravvivere al tempo di fine, che la cosa importante davvero, a prescindere da tutto il dolore, è non arrendersi mai...
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grazie Ale...questa è la forza che mi viene quando devo combattere per gli altri, infatti mi capita spesso di essere un punto d'appoggio...però è un po' diverso quando si tratta del mio animo...probabilmente lì l'appoggio lo vorrei... :-)
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MOLTO probabilmente...è una cosa normale, Kant... =]
MOD: QUOTE NON VALIDO!
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io faccio lo stesso, Kant....e di solito, prima o poi, qualcuno ricambia... :-)
MOD: QUOTE NON VALIDO!
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Sono perduti gli attimi
fuggiti dal tempo
dai giorni
sommersi
incauti di sogni
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Bellissimi questi versi... sono sempre affascinata dalle singole sfaccettature del complesso animo umano...
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grazie, Gughi, :-)
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Quella tua lacrima silenziosa e un po' nascosta:
il mio tesoro più grande.
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ohhhh!!Kant...
anche con la tristezza mi fai sognare!! :-X
smak
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Ti ringrazio Ale
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sono bellissime cara concetta e la prima è stupenda un abbraccio evry
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Vedo ghiande a terra, nel cortile
ed è sbagliato
perchè le querce devono formare
boschi fitti e ombrosi
sulle colline
Mi siedo e penso...
Come ritrovare la via
ombra-luce-riparo
La mia anima di ghiande giace a terra
pasto per le bestie di passaggio