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Community => Lascia un messaggio sul muro del Forum => Topic aperto da: Manfry - 10 Aprile 2007, 21:16:39 pm
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Uno è fatto per pensare tanto e in molte direzioni;
quando si pensa in una sola
direzione si rischia poi
di comprendersi da soli e di rimanere
isolati e fuori da ogni
logica.
Ovvero quando uno si intestardisce non ne va più fuori e pian piano si isola... :)
Si, hai ragione...
spesso però ci si intestardisce per banalità...
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Uno è fatto per pensare tanto e in molte direzioni;
quando si pensa in una sola
direzione si rischia poi
di comprendersi da soli e di rimanere
isolati e fuori da ogni
logica.
è molto bella, fa pensare. :D :D :D
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chi l'ha scritta???
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bisogna pensare da soli.
bisogna confrontarsi con gli altri.
bisogna RIpensare da soli.
alla fine si deve SCEGLIERE
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WOW! B)
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WOW! B)
Quoto :D
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io penZo che i pensieri nascano involontari.. è na cosa che ho in mente da tempo, e non ricordo se l'ho già riversata sotto forma di parole scritte in questo post...
pensare è bello.... pensare è brutto....
ma ...
certo che un confronto ai propri pensieri è a mio avviso cosa necessaria... altrimenti si resta a priori sulla propria linea giusta o sbagliata che essa sia..
cosa ovvia, è trovare la giusta voce per il confronto... anche se ultimamente, e l'ho pensata sta cosa a mie spese, credo che sia piu' volte utile il confronto con una persona molto lontana da te che il confronto con un amico.. peggio ancora il migliore amico...
io penzo.. penso.. il mio nick name non nasce dal caso... l'ho quasi studiato... io sono un soggetto moooolto pensante, autore delle piu' inimmaginabili masturbazioni mentali... e il bello è che sono tutte abbastanze dannose alla mia persona...
il pensiero è cosa astratta.. ma si riperquote fisicamente con fastidi fisici.. mi riferisco ora a quei pensieri che non si chiamano pensieri anche se iniziano con la "p" e finiscono con la "i".. mi riferisco alle "p"reoccupazion"i"... uno si preoccupa per la qualunque ed ecco ke piu' sale la preoccupazione, più si avvertono fastidi solitamente al basso addome, o al petto... o poi alla testa stessa... fino ad arrivare alla soglia del rigurgito... ci si arriva a tremare etc etc....
pensare... vorrei davvero pensare a cio' che merita il mio pensiero ... e invece no!
è davvero difficile comandare i pensieri.
ho capito che i pensieri vanno a cio' che piu' ci dà interesse... basti pensare a tutte quelle volte che pur stando dinnanzi ad un'insegnante che sta spiegando qualcosa di utile e interessante, ci si ritrova a scarabocchiare qualche disegno sul quaderno o sul classico banco di scuola... e perkè no... di università ahahahaahahah
dovremmo pensare a quel prof.... e invece pensiamo a scrivere lettere d'amore, a fare sudoku, a contare i minuti che passano, a cio' che ci sarà dopo, alla bici parcheggiata vicino qualche palo etc etc....
sem ha ragione nel dire ke uno è fatto per pensare in varie direzioni... ma se così fosse ... non verrebbe mai a capo di un qualcosa.. deve pur scegliere la linea di pensiero...
se per esempio una tale persona mi presta sue attenzioni, o che so.. mmm mi aspetta per fare colazione al bar... io che devo pensare? posso pensare di tutto.... pensare che ha piacere della mia compagnia, lo fa per apparirmi persona amica e per avere qualche favore, lo fa per pietà, lo fa per far colazione magari gratis, lo fa perkè magari ha visto che quel barman mi conosce e che quindi mi garantisce un servizio "particolare".... insomma su una stessa cosa posso pensarla in piu' modi ... tutti, nel bene o nel male, attendibili... allora che dire? come confrontarsi? e poi .... come compredere da soli... in tal caso ... penso che solo il tempo mi farà capire meglio ste cose... piu' che comprensione, raggiungero' un mio pensiero su tale persona... ke poi da un confronto ... potro' guadagnare altri punti di vista che possono piu' o meno confermare la mia linea di pensiero o possono semplicemente smontarla... ma tutto cmq resta parente al dubbio.... anche perkè .... nn siamo tutti uguali..... quindi ... come quel proverbio che dice: dove un bruco vede la fine del mondo, tutti vedono la nascita di una farfalla.. così io... tutti possono convenire al mio pensiero... ma solo quel bruco, quella persona saprà la verità....
rimanere isolati... non la sposo come frase....
"Uno è fatto per pensare tanto e in molte direzioni;
quando si pensa in una sola
direzione si rischia poi
di comprendersi da soli e di rimanere
isolati e fuori da ogni
logica. "
come detto prima, alla fine cmq si arriva alla scelta della direzione in cui versare i propri pensieri... di comprendere(si) da soli.... ma nn si resta poi isolati...
perdonate la mia caotica scrittura.. ma .. non vi nascondo che da qualche tempo pensavo sul pensiero in se... una cosa nata proprio dal fatto di non riuscire a non pensare a determinate cose o persone....
ora vado. bye
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secondo me il pensiero può essere paragonato al mare......
Più è profondo
e più può incutere paura. :o
e adesso mi chiedo se sono io che porto avanti questo pensiero o se è questo pensiero che porta avanti me! :lol:
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No Sem non ho più paura di sprofondare perchè ormai Ho imparato a nuotare! :rolleyes:
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beh il pensiero come il mare.... bello!
peccato che questo puo' implicare dei limiti al pensiero, visto che il mare è cmq limitato....
il pensiero è senza limiti... credo che possa andare al di là di ogni confine ...
"Qualcuno" qualche tempo fa diceva pure "va pensiero, sull'ali dorate..." in modo da farlo volare alto... oltre ogni confine!!!
E tornando ai giorni d'oggi ahahah lasciandoci quindi Verdi alle spalle...
pensando al "mare" e al "pensare"... ho visto che è una bella rima: "pensare-mare"
"mare... agitato,
mare rilassato...
quante parole tante le onde
quanti i colori tanti gli odori
mare, d' amare
mare, da pensare...
mare per amare
mare per pensare...
molte le astrazioni da fare..
una la certezza: il mare."
("poesia" che ho improvvisato pensando alle parole chiave: "mare" e "pensare")
ma ora che ci penso ... mmmh .... fu proprio Leopardi che "disse" qualcosa in merito al "pensiero e al mare"...
"Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il PENSIER mio:
e il naufragar m'è dolce in questo MAR."
wow ke memoria!!!! sono bravo però :-)
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Bè,a questo punto,togliendo ogni limite al pensiero,invece di paragonarlo al mare paragoniamolo al cielo,privo di orizzonti! ;)
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Bell' idea Young...insomma anche il cielo ha il suo fascino,ma direi a questo punto che il pensare si può ancor meglio paragonare all' universo,insomma quante cose può serbare il cosmo ;penso che ad ognuno di noi sia successo di guardare il cielo stellato, o ancora meglio,il cielo da un telescopio e chiedersi quanto sia complesso ed imprevedibile...proprio come il "pensare"...