Ho letto 11 minuti... Bellissimo e profondo... molti giudicano questo libro per la tematica... e non sanno che invece è una perla di saggazza come tutti gli altri libri di Paulo Coelho... A te piace questo autore? A me tantissimo!
:-)ciao!anche a me è piaciuto da matti quel libro!...coelho non lo conosco tanto, ma questo libro mi ha lasciato dentro tanto, davvero tanto, diciamo che oggi è uno di quelli che rileggo più spesso...è un libro sincero, schietto, in cui amore e sesso si inseguono, e perseguitano...è un libro che consiglio a chiunque, :-)
Ho letto 11 minuti... Bellissimo e profondo... molti giudicano questo libro per la tematica... e non sanno che invece è una perla di saggezza come tutti gli altri libri di Paulo Coelho... A te piace questo autore? A me tantissimo!
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corpo ti vedono solo come fisico, senza porsi il problema della tua interiorità. spero solo che i maschi imparino a vedere con gli occhi dello spirito al di là del corpo....
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corpo ti vedono solo come fisico, senza porsi il problema della tua interiorità. spero solo che i maschi imparino a vedere con gli occhi dello spirito al di là del corpo....
Spero solo che tutti/e imparino a vedere con gli occhi dello spirito e al di là del corpo....
C'era una volta un uccellino, con ali perfette e piume lucenti, colorate e meravigliose. Insomma, un animale creato per volare in libertà nel cielo, e rallegrare chiunque lo vedesse.
Un giorno, una donna vide questo uccellino e se ne innamorò. Stupefatta, si fermò a osservarne il volo
con il cuore che batteva all'impazzata, egli occhi brillanti di emozione. Lo invitò a volare vicino a lei, e
insieme vagarono attraverso i cieli e le terre in perfetta armonia. Lei ammirava, venerava, celebrava
quell'uccellino.
Ma poi pensò: E se volesse conoscere le montagne lontane?'Ebbe paura. Paura di non provare mai più
quel sentimento con altri uccellini. E provò anche invidia: invidia per la sua capacità di volare. Si sentiva sola.
E allora si disse: Preparerò una trappola. La prossima volta che arriverà, non potrà più andare via?'
L'uccellino, parimenti innamorato, tornò il giorno seguente, cadde nella trappola e fu imprigionato in
una gabbia.
Lei trascorreva ore a guardarlo, tutti i giorni. Era l'oggetto della sua passione e lo mostrava alle amiche,
che dicevano: "Ma tu hai davvero tutto. "
Poi cominciò a verificarsi una strana trasformazione: visto che possedeva l'uccellino, e non aveva più bisogno di conquistarlo, lentamente perse interesse per lui. E l'uccellino, non potendo volare ed esprimere il senso della propria vita, a poco a poco deperì, la lucentezza delle sue piume svanì e divenne brutto. La donna non gli prestava più attenzione, se non per nutrirlo e pulirgli la gabbia.
Un giorno, l'uccellino morì. Lei ne fu profondamente rattristata e iniziò a pensare sempre a lui. Tuttavia
non si ricordava della gabbia, rammentava soltanto il giorno in cui lo aveva visto per la prima volta, mentre volava felice fra le nuvole.
Se avesse osservato se stessa, avrebbe scoperto che ciò che l'aveva colpita in quell'uccellino era la
libertà, l'energia delle sue ali in movimento, e non il suo corpo fisico.
Senza l'uccellino, la sua vita perse di significato, e la Morte andò a bussarle alla porta.
"Perché sei venuta?" le domandò lei.
"Per farti volare di nuovo insieme a lui nel cielo" rispose la Morte. "Se lo avessi lasciato partire e
tornare, lo avresti amato e ammirato anche di più. Ora, invece, hai bisogno di me per poterlo
rincontrare. "