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Piccoli Scrittori... => ... scrivono racconti... => Topic aperto da: kant.51 - 7 Marzo 2008, 17:45:55 pm
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LA MACCHIA
Scrivere.
Oggi significa ben altro per me: prima con la penna, adesso direttamente con la tastiera del computer…facile correggere, limare, spostare…
Ma era un fatto ben diverso quando avevo cinque anni e mi trovavo in prima elementare, a combattere con la penna, i pennini e l’inchiostro…..
Le suore non amavano le penne-biro...preferivano ancora i vecchi metodi.
I banchi erano di legno, a sedile fisso, il piano del banco era leggermente inclinato, si apriva a ribalta e fungeva da contenitore. Sulla striscia di legno cui la ribaltina era collegata da cerniere, il calamaio: un “pozzetto” poco fondo, in cui tutte le mattine suor Plautilla versava inchiostro fresco: ne ricordo perfettamente l’odore caratteristico e gradevole.
La penna, un’asticciuola, era di legno, oppure di plastica colorata, vi si inserivano i pennini d’acciaio, che avevano varie forme.
Ce n’erano di bellissimi, mi ricordo che ero innamorata di quello “ a campanile”: punta sottile, una pancina traforata e un innesto liscio per inserirlo nell’asta della penna.
C’era anche il nettapenne, solitamente fatto in casa da mamme e nonne abili e amorevoli, usando ritagli di stoffe vecchie piuttosto morbide e spesse: gli strati erano cuciti a forma di fiore dai molti petali, fermati da un bottoncino centrale, vi si ripuliva il pennino quando diventava troppo greve d’inchiostro o quando la sua punta sottile “catturava” qualche sfilaccino invisibile, disastroso però per la scrittura che si “sporcava” tutta…
Infatti, c’era la grande nemica sempre in agguato: LA MACCHIA!
Di solito mi sfuggiva alla fine di una pagina scritta con più ordine e cura del solito, rovinando tutto, causandomi rabbia e lacrime e tentativi di rimediare cancellando, che portavano quasi sempre ad un guaio peggiore, perché il foglio del quaderno finiva per bucarsi sotto la gomma ruvida..e allora, l’unica cosa che rimaneva era strappare la pagina e rifare tutto…
Così, però, dall’altro lato del quaderno se ne staccava un’altra, pulita, innocente, che ormai aveva perso il diritto ad essere scritta, perché indissolubilmente legata alla sorella “segnata”: morivano insieme, un sogno di utilità perduto…
Il quaderno si assottigliava sempre di più, con seri sensi di colpa da parte mia, bambina sensibile in una società che non era ancora dei consumi, ma del risparmio attento e dell’economia operosa: era grande il rimorso di “sprecare” un quaderno che costava soldi, soldi “lavorati” da mio padre con fatica e sacrifici.
Ma come facevo a lasciare quella pagina così, irrimediabilmente segnata dall’onta della macchia, simbolo della mia goffaggine, della mia incapacità, del mio disordine?...
Oggi rivedo quelle macchie con altri occhi…mi sembrano perfino belle, come palloncini blu che portavano un po’ di allegria, un po’ di sana monelleria da bambini, su una pagina altrimenti troppo seria…qualche macchia aveva addirittura una forma di stella, secondo l’altezza da cui la malcapitata precipitava sul foglio e il modo in cui la carta del quaderno, un po’ scuretta e ruvida, l’assorbiva…avrebbe potuto essere un piccolo firmamento personale, un sorriso blu!
Ma allora non riuscivo a sorriderne, erano il mio incubo quelle macchiacce…mi rivelavano per quello che ero: un po’ pasticciona, senza grande manualità…sembravano quasi quei peccati terribili di cui le suore predicavano tanto, spaventandomi a morte e creandomi grandi sensi di colpa…
2008- dal laboratorio di scrittura creativa-
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Ma era un fatto ben diverso quando avevo cinque anni e mi trovavo in prima elementare, a combattere con la penna, i pennini e l’inchiostro…..
I banchi erano di legno, a sedile fisso, il piano del banco era leggermente inclinato, si apriva a ribalta e fungeva da contenitore. Sulla striscia di legno cui la ribaltina era collegata da cerniere, il calamaio: un “pozzetto” poco fondo, in cui tutte le mattine suor Plautilla versava inchiostro fresco: ne ricordo perfettamente l’odore caratteristico e gradevole.
E' sempre stato il mio sogno scrivere così!!! :-X Mi ricordo che c'era un cartone animato con la scuola così, forse Heidi o forse Anna dai capelli rossi, e io dicevo alla mamma "Ma perchè loro hanno una scuola così carina? Con quei banchetti così belli, inclinati, con il contenitore, e poi scrivono con l'inchiostro e la piuma, mentre io devo stare con questi banchetti brutti, a scrivere con le penne." E chiedevo alla mamma di mandarmi in quella scuola lì...
Si fondamentalmente già da piccola ero un po' fuori... :-d
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Cara Tink...c'era una volta.... :P :P :P :P :P :P :P :P :P
(LOL)
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che bello questo testo kant!mi fa una tenerezza! :-X ^_^ povera bimba... :"> ^_^ il mio incubo da bambina invece era colorare :P (:)
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Grazie Young, ero in un paese allora un po' arretrato...oggi è tutta un'altra cosa... :-)
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però sono dei bei ricordi... ;) sono io e già ogni tanto guardo con "mesta nostalgia" o_O la mia classe,in un momento in cui siamo particolarmente sereni o impegnati in un compito, il fruscio delle pagine che si sfogliano,le teste chine,i bisbigli...e so che tutto questo che spesso mi trovo a detestare con tutta me stessa un giorno mi mancherà... :| o_O non è normale,di solito questa sensazionesi dovrebbe avere più tardi! o_O o_O (bandit) >:o (bandit) e invece sono costretta a convivere con questo odi et amo... >:o :? >:o
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" odi et amo "ce lo portiamo dietro per tutta la vita...sai, ho una fortuna: non ho rimpianti della mia vita, penso che sia perchè vivo con grande intensità, sento e gusto profondamente ogni passo.
E credo che sia questo che fai anche tu, quando cogli l'atmosfera e le voci e le sensazioni così come hai descritto...per questo non c'è età, è carattere...
non so se sono riuscita a spiegarmi...
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si... :-) speriamo che non avrò rimpianti nemmeno io! :P
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Complimenti per il testo, Kant!!! (wizard) Sembrava quasi di vederti... :-X
Eh, Young... Forse perchè sono di indole malinconica, ma anche io (e sono ancora al 2°anno!) provo i tuoi stessi-identici sentimenti di malinconia... Dico davvero! :'( :'( :'( :"> :-X
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mannaggia,povere insane di mente... :P :P :P O:) :P
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(LOL) (LOL) (LOL)
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grazie, come sempre molto care tutte.... :-* :-* :-*
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Cominciamo col dire che "La macchia" è un bel racconto di vita...
Aggiungiamo che io, essendo mancino, quando facevo i compiti spessimo mi trovavo a sporcare tutto ciò che scrivevo ... Il peggio fu quando decisi di usare le penne stilografiche ... Poi ho imparato a scrivere senza poggiare la mano sul foglio ...
<3 SJB
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Grazie, Sir Jo.
Meno male che nessuno ha preteso da te che scrivessi con la destra!..
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Grazie, Sir Jo.
Meno male che nessuno ha preteso da te che scrivessi con la destra!..
E come ti sbagli ... Quando ho fatto la terza elementare il maestro pretendeva che scrivessi con la destra ... E lo facevo ... poi un giorno mi disse che dato che scrivevo male avrei dovuto fare le paginette come in prima elementare ... Lì successe il finimondo ... è stata la prima volta in vita mia che mi sono violentemente ribellato ... Diventai rosso come il fuoco e scaraventai il banco per terra per andarmene ... Poi: Note, genitori, direttrice ... e io che urlavo che con quella bestia non sarei più rientrato in classe per nessun motivo ... Ovviamente cambiai sezione ....
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bravo sir Jo, bel carattere!
Anch'io ho fatto una bella scenetta dalle suore...dopo mi hanno rispettata..
potremmo aprire un topic sul "carattere" dei bambini.... :-)
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siiiiiiiii,com'eravamo noi da bambini!!! W00T!