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PensieriParole: Cosa ne pensi su... => ...un artista => Topic aperto da: kant.51 - 27 Marzo 2008, 19:03:50 pm
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Da: Il passaggio d' Enea
I - Didascalia
Fu in una casa rossa:
la Casa Cantoniera.
Mi ci trovai una sera
di tenebra, e pareva scossa
la mente da un transitare
continuo come il mare.
Sentivo foglie secche,
nel buio, scricchiolare.
Attraversando le stecche
delle persiane, del mare
avevano la luminescenza
scheletri di luci rare.
Erano lampi erranti
d' ammotorati viandanti.
frusciavano in me l' idea
che fosse il passaggio d' Enea.
-
no!!!!!!!!Enea basta!!!!!!non ne posso piùùùùùùùù!!!!!! :'( :'( >:o
però la poesia è bella!! :-d
-
Alba
…Ma tu, amore,
non dirmi, ora che in vece tua già il sole
sgorga, non dirmi che da quelle porte
qui, col tuo passo, già attendo la morte.
(in antifona alla raccolta Il passaggio d’Enea, 1943-1955)
Preghiera
……..
Anima mia, sii brava
e va in cerca di lei.
Tu sai cosa darei
se la incontrassi per strada.
(in Versi livornesi, Il seme del piangere, 1950-1958)
Congedo del viaggiatore cerimonioso
…….
Di questo, sono certo: io
son giunto alla disperazione
calma, senza sgomento.
Scendo. Buon proseguimento.
(Congedo del viaggiatore cerimonioso & altre prosopopee, 1960-1964)
La preda
…….
La preda
evanescente…
La preda
mansueta e atroce
(vivida!) che nelle ore
del profitto (nelle ore
della perdita) appare
(s’inselva) nella nostra voce.
(ne Il Conte di Kevenhuller, 1979-1986)
Meteorologia
Dall’isola di Bargeggi
a Capo Noli foschia.
Stamani il mare è piatto
come la mia ateologia.
(da Versicoli del controcaproni, 1969 e segg.)
Concessione
Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa.
(da Res amissa)
Con altre vele
Che il resto fu finzione, che si va
con altre vele, in ben altre città.
(da Poesie disperse
«In fondo la caratteristica dei nostri tempi é quella di aver reso le cose senza importanza.»
(Salvatore Satta, Il giorno del giudizio)
Censimento Riviste Letterarie
ecco...una breve miscellanea...non solo Enea... :-d :-d
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Congedo del viaggiatore cerimonioso è la mia preferita di Caproni!!!! ^_^ ^_^
La ricordo recitata da Enrico Brignano in una puntata del Costanzo Show... mi colpì moltissimo!!!! ^_^
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E' un autore che conosco poco...prometto che approfondirò! Tutti dicono che lascia il segno...
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Alcune poesie di Giorgio Caproni
17/05/2007
Sperando che siano gradite, alcune poesie di difficile reperimento di Giorgio Caproni, tratte dalla raccolta Come un’allegoria (Meridiani Mondadori). Caproni si serve di un metro libero con alternanza di versi parisillabi e imparisillabi. Non sconfina mai nel verso ipermetro, oltre la dodicesima sillaba. Endecasillabi di straordinaria fattura (tutti regolari) appaiono qua e là.
MARZO
Dopo la pioggia la terra
è un frutto appena sbucciato.
Il fiato del fieno bagnato
è più acre - ma ride il sole
bianco sui prati di marzo
a una fanciulla che apre la finestra.
RICORDO
Ricordo una chiesa antica,
romita,
nell’ora in cui l’aria s’arancia
e si scheggia ogni voce
sotto l’arcata del cielo.
Eri stanca,
e ci sedemmo sopra un gradino
come due mendicanti.
Invece il sangue ferveva
di meraviglia, a vedere
ogni uccello mutarsi
in stella nel cielo.
VENTO DI PRIMA ESTATE
A quest’ora il sangue
del giorno infiamma ancora
la gota del prato,
e se si sono spente
le risse e le sassaiole
chiassose, nel vento è vivo
un fiato di bocche accaldate
di bimbi, dopo sfrenate
rincorse.
PRIMA LUCE
Lattiginosa d’alba
nasce sulle colline,
balbettanti parole ancora
infantili, la prima luce.
La terra, con la sua faccia
madida di sudore,
apre assonnati occhi d’acqua
alla notte che sbianca.
(Gli uccelli sono sempre i primi pensieri del mondo).
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(Gli uccelli sono sempre i primi
pensieri del mondo).
la trovo davvero meravigliosa....
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Congedo del viaggiatore cerimonioso
…….
Di questo, sono certo: io
son giunto alla disperazione
calma, senza sgomento.
Scendo. Buon proseguimento.
Concessione
Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa.
MARZO
Dopo la pioggia la terra
è un frutto appena sbucciato.
Il fiato del fieno bagnato
è più acre - ma ride il sole
bianco sui prati di marzo
a una fanciulla che apre la finestra.
RICORDO
Ricordo una chiesa antica,
romita,
nell’ora in cui l’aria s’arancia
e si scheggia ogni voce
sotto l’arcata del cielo.
Eri stanca,
e ci sedemmo sopra un gradino
come due mendicanti.
Invece il sangue ferveva
di meraviglia, a vedere
ogni uccello mutarsi
in stella nel cielo.
VENTO DI PRIMA ESTATE
A quest’ora il sangue
del giorno infiamma ancora
la gota del prato,
e se si sono spente
le risse e le sassaiole
chiassose, nel vento è vivo
un fiato di bocche accaldate
di bimbi, dopo sfrenate
rincorse.
PRIMA LUCE
Lattiginosa d’alba
nasce sulle colline,
balbettanti parole ancora
infantili, la prima luce.
La terra, con la sua faccia
madida di sudore,
apre assonnati occhi d’acqua
alla notte che sbianca.
Una PIU' BELLA DELL'ALTRA.... W00T! :-X