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PensieriParole: Cosa ne pensi su... => ...una poesia => Topic aperto da: Eclissi - 22 Maggio 2008, 21:20:46 pm
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Io di più non posso darti.
Sono quel che sono.
Ah, come vorrei essere
sabbia, sole in estate!
Che tu ti distendessi
riposata a riposare.
Che andando via tu mi lasciassi
il tuo corpo, impronta tenera,
tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
sopra di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla nuca al tallone, bruno.
Ah, come vorrei essere vetro,
tessuto, legno,
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo qui,
ed è tremila chilometri lontano!
Essere la materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni,
che vedi ormai senza guardare
intorno a te, le cose
collana, profumi, seta antica
di cui senti la mancanza
domandi: "Ah, ma dov'è".
Ah, e come vorrei essere
un'allegria fra tutte,
una sola, l'allegria della tua allegria!
Un Amore, un solo amore:
l'amore di cui tu ti innamorassi
Ma non sono che quello che sono
Pedro Salinas
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ecco un'altra meraviglia che non conoscevo..Eclissi, hai davvero buon gusto in fatto di poesia, complimenti vivissimi..
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^_^ grazie! :-*
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A te si giunge solo
attraverso di te. Ti aspetto.
Io certo so dove sono,
la mia città, la strada, il nome
con cui tutti mi chiamano.
Ma non so dove sono stato
con te.
Lì mi hai portato tu.
Come
potevo imparare il cammino
se non guardavo altro
che te,
se il cammino erano i tuoi passi,
e il suo termine
l'istante che tu ti fermasti?
Cosa ancora poteva esserci
oltre a te offerta, che mi guardavi?
Ma ora,
quale esilio, che assenza
essere dove si è!
Aspetto, passano treni,
il caso, gli sguardi.
Mi condurrebbero forse
dove mai sono stato.
Ma io non voglio i cieli nuovi.
Voglio stare dove sono già stato.
Con te, tornare.
Quale immensa novità
tornare ancora,
ripetere, mai uguale,
quello stupore infinito!
E finché tu non verrai
io rimarrò alle soglie
dei voli, dei sogni,
delle scie, immobile.
Perché so che là dove sono stato
né ali, né ruote, né vele
conducono.
Hanno tutte smarrito il cammino.
Perché so che là dove sono stato
si giunge solo
con te, attraverso di te
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Eclissi...ma io non lo conoscevo proprio questo poeta...pensa che mi perdevo...leggerò altro, guarda...bellissimo!
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:-X :-X :-X <3
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è davvero fantastico!!!!!
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Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno.Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola.Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.
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Se tu sapessi che quel
grande singhiozzo che stringi
tra le tue braccia, che quella
lacrima che tu asciughi
baciandola,
vengon da te, sono te,
dolore di te mutato in lacrime
mie, singhiozzi miei!
Allora
non chiederesti più
al passato, ai cieli,
alla fronte, alle lettere,
che cosa ho, perché soffro.
E tutta silenziosa,
con quel denso silenzio,
della luce e del sapere,
mi baceresti ancora,
e desolatamente.
Con la desolazione
di chi al fianco non ha
altro essere, un dolore
estraneo; di chi è solo
ormai con la sua pena.
Volendo consolare
in un altro chimerico
il gran dolore ch'è suo.
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ma perchè ci sono dei poeti, delle poesie, che mi riempiono il cuore in questo modo? Leggo, e dopo mi sembra che non ci voglia niente altro al mondo, che tutto sia...compiuto.
Mah, forse ho qualche venerdì in testa che non funziona bene.... :-X
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(LOL) in tal caso, sappi che non sei affatto sola :-" O:)
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Si, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, più in là, più oltre.
Al di là di te ti cerco
Non nel tuo specchio e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, più oltre.
Al di là, ancora, più oltre
di me ti cerco. Non sei
ciò che io sento di te
Non sei
ciò che mi sta palpitando
con sangue mio nelle vene,
e non è me.
Al di là, più oltre ti cerco.
E per trovarti, cessare di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai al di là di tutto,
sull'altra sponda di tutto...
...per trovarti...
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Tu vivi sempre nei tuoi atti.
Con la punta delle dita
sfiori il mondo, gli strappi
aurore, trionfi, colori,
allegrie: è la tua musica.
La vita è ciò che tu suoni.
Dai tuoi occhi solamente
emana la luce che guida
i tuoi passi. Cammini
fra ciò che vedi. Soltanto.
E se un dubbio ti fa cenno
a diecimila chilometri,
abbandoni tutto, ti lanci
su prore, su ali,
sei subito lì; con i baci,
coi denti lo laceri:
non è più dubbio.
Tu mai puoi dubitare.
Perché tu hai capovolto
i misteri. E i tuoi enigmi,
ciò che mai potrai capire,
sono le cose più chiare:
la sabbia dove ti stendi,
il battito del tuo orologio
e il tenero corpo rosato
che nel tuo specchio ritrovi
ogni giorno al risveglio,
ed è il tuo. I prodigi
che sono già decifrati.
E mai ti sei sbagliata,
solo una volta, una notte
che t'invaghisti di un'ombra
- l'unica che ti è piaciuta -
Un'ombra pareva.
E volesti abbracciarla.
Ed ero io.
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Decisamente...di più...birba,le sai sciegliere bene. :-d :-d
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Perdonami se ti cerco
così dentro di te.
Perdonami il dolore.
È che da te
voglio estrarre
il tuo migliore tu.
Quello che non vedesti
e che io vedo,
immerso nel tuo profondo,
preziosissimo.
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Tu non le puoi vedere;
io, si.
Terse, rotonde, tiepide.
Lentamente
vanno al loro destino;
lentamente, per indugiare
più a lungo sulla tua carne.
Vanno verso il nulla; non sono
che questo, il loro scorrere.
E una traccia, verticale,
che si cancella subito.
Astri ?
Tu
non le puoi baciare.
Le bacio io per te.
Sanno; hanno il sapore
dei succhi del mondo.
Che gusto nero e denso
di terra, di sole, di mare!
Restano un istante
nel bacio, indecise
fra la tua carne fredda
e le mie labbra; infine
io le prendo. E non so
se erano davvero per me.
Perché io non so nulla.
Sono stelle, o segni,
sono condanne o aurore?
Ne' guardando ne' coi baci
ho imparato che cos'erano.
Ciò che vogliono resta
là indietro, tutto ignoto.
E così pure il loro nome.
(Se le chiamassi lacrime
nessuno mi capirebbe).
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Leggere e rileggere questi versi e' un'emozione crescente che sfocia in una pacatezza
indescrivibile!
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Io leggo e mi sento una cosa dentro...struggente...è meraviglioso... :-X
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Sì, Kant, una sensazione sublime <3
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stupendissimissima :-d
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quanta intensitàà........... :-X :-X :-X (sospiro)..........
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LA VOCE A TE DOVUTA
Il modo tuo d'amare
è lasciare che io t'ami.
Il sì con cui ti abbandoni
è il silenzio. I tuoi baci
sanno offrirmi le labbra
perché io le baci.
Mai parole, abbracci
mi diranno che sei esistita
che mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi;
tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Perché non debba mai scoprire
con domande o carezze
l'immensa solitudine
d'essere solo ad amarti.
Pedro Salinas (Madrid 1891 – Boston 1951)