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PensieriParole: Cosa ne pensi su... => ...un libro o un brano => Topic aperto da: Eclissi - 3 Luglio 2008, 20:11:55 pm
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Siamo in trenta nel giardino di Affori e ci calpestano i folli, ma chi sono? Io, per esempio, sono un fiore e ragiono per conto mio. Non posso camminare, sono in un'aiuola. Pensate che l'uomo cammina eppure sta fermo: la grande illusione dell'uomo! Non sa di essere ancorato alla sua radice.
(...)
Pensate che il manicomio è percorso da tante voci e da tante urla e da tanti dolori, ma le urla più grandi sono quelle dei fiori che non saranno mai sentite.
Alda Merini - La pazza della porta accanto
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forse sono in uno stato d'animo particolare...ma ho agli occhi lacrime di commozione..
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cipolle per le mani?...a parte gli scherzi questa proposizione e molto interessante e porta lontano se dipanata in modo avveduto,quindi ben venga la commozione.
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ancora lei...
alda merini.che donna.
le urla più grandi sono quelle dei fiori che non saranno mai sentite.
ho un dubbio...quel che,implica una causale?
mi spiego meglio,le urla più grandi son quelle dei fiorni perchè son urla fatte di silenzio,oppure questa è una semplice constatazione?
mi piace pensare che quello sia un poicè, e che tutta la frase voglia esprimere che a volte è più utile un silenzio che mille parole...
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Per me no, Ale, secondo me è semplicemente un pronome relativo, e non perchè manchi l'accento, pur avendo il suo valore questo fatto, ma proprio per musicalità e significato.
Però non lo so, sarebbe interessante poter approfondire.