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PensieriParole: Cosa ne pensi su... => ...una poesia => Topic aperto da: Eclissi - 12 Settembre 2008, 19:51:45 pm

Titolo: J. Prévert
Inserito da: Eclissi - 12 Settembre 2008, 19:51:45 pm
I RAGAZZI CHE SI AMANO

I ragazzi che si amano si baciano
In piedi contro le porte della notte
I passanti che passano se li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
E se qualcosa trama nella notte
Non sono loro ma la loro ombra
Per far rabbia ai passanti
Per far rabbia disprezzo invidia riso
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Sono altrove lontano più lontano della notte
Più in alto del giorno
Nella luce accecante del loro primo amore.
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: *Tinkerbell* - 12 Settembre 2008, 20:16:41 pm
Che bella questa poesia Eclissi!!!  :-X E' la prima che mi è venuta in mente quando ho letto il titolo del topic!
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Silly93 - 12 Settembre 2008, 21:16:24 pm
Bellissima! :-X
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: COCCINELLA84 - 12 Settembre 2008, 22:17:27 pm
mamma mia.... quanto e' bella , mi ha fatto venire la pelle d'oca!!!! :-X :-X
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Young dreamer - 13 Settembre 2008, 15:49:17 pm
è magnifica... :-X
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Marta Karen Micol - 13 Settembre 2008, 18:14:50 pm
è una bella poesia,mi lascia proprio l'impressione davanti agli occhi di dolci baci scambiati e cattive chiacchiere intorno...ed è così bello vedere,nella mia mente,come in fondo vinca la tenerezza dei giovani amanti facendosi un piccolo spazio in quei vecchi cuori ormai spenti..
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Eclissi - 17 Settembre 2008, 00:04:38 am
QUESTO AMORE

Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.  
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: farfallazzurra - 17 Settembre 2008, 09:46:49 am
"Questo amore" è da sempre la mia preferita di Prévert. Non so spiegare cosa mi trasmette, ma mi coinvolge come poche altre poesie...
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Young dreamer - 17 Settembre 2008, 17:26:58 pm
farfalla,mi hai tolto le parolee di bocca.E' un vero e proprio inno all'amore,è avvincente,malinconica,passionale,dolce,stupenda... :-X
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Stregatralefate - 27 Settembre 2008, 15:25:36 pm
LA LUNA E LA NOTTE

Quella notte guardavo la luna.
Sì ero alla finestra
e la guardavo
poi ho lasciato la finestra
mi sono spogliato
mi sono messo a letto
e subito la camera
si è fatta molto chiara:
la luna era entrata.
Sì avevo lasciata aperta la finestra
e la luna era entrata.
Era proprio là quella notte
là nella mia camera
e brillava.
Avrei potuto parlarle.
Avrei potuto toccarla.
Ma non ho fatto nulla
l'ho soltanto guardata
sembrava calma e felice
avevo voglia di accarezzarla,
ma non sapevo che pesci pigliare.
Restavo là... senza muovermi.
Lei mi guardava
brillava
e sorrideva.
Allora mi sono addormentato
e quando mi sono risvegliato
era già l'indomani mattina
e c'era soltanto il sole
sopra le case.
 :-X :-X :-X
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Young dreamer - 27 Settembre 2008, 15:27:58 pm
che bello addormentarsi con la luna che veglia su di te... :-X O:)
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Eclissi - 27 Settembre 2008, 15:42:08 pm
 W00T! ma che meraviglia, l'incanto di questa poesia!   :-X
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: alonesoul - 28 Settembre 2008, 18:30:01 pm
anche io penso che Questo amore di Prevert sia la poesia più bella che è stata scritta.
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: liber - 16 Novembre 2008, 21:59:24 pm
Préver, Baudelaire! Che romanticismo!!!!!!!!!!!!
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Eclissi - 30 Novembre 2008, 13:53:00 pm
SABBIE MOBILI

Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
S'è ritirato già il mare in lontananza
E tu
Come alga dolcemente dal vento accarezzata
Nelle sabbie del letto ti agiti sognando
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Il mare s'è ritirato già in lontananza
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per farmi annegare.  
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: kant.51 - 1 Dicembre 2008, 00:08:13 am
 :-X...ma sì...annegare d'amore...ci sto! ^_^
Bello l'amore grande, assoluto...bello l'amore! :-)
Titolo: Re: J. Prévert
Inserito da: Young dreamer - 14 Luglio 2009, 11:16:41 am
VIAGGI


Anch’io
come i pittori
possiedo i miei modelli.

Un giorno
dalla piattaforma di un autobus
guardavo le donne
scendere per via Amsterdam.
D’improvviso attraverso il vetro del tram
ne scoprii una
che non avevo veduto salire
seduta e sola pareva sorridere
e subito mi piacque moltissimo.
Ma subito
m’accorsi che era mia moglie,
ne fui felice.

Jacques Prévert (Neully-sur-Seine 1900-1977)