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PensieriParole: Cosa ne pensi su... => ...un libro o un brano => Topic aperto da: lely - 18 Ottobre 2008, 15:35:52 pm
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sono un eroe.è facile essere un eroe.se non hai le braccia o le gambe, o sei un eroe o sei morto.se non hai genitori,fà affidamento su braccia e gambe.e sii eroe.se non hai nè braccia e nè gambe e hai anche pensato bene di restare solo al mondo,è fatta.sei condannato a essere un eroe sino alla fine dei tuoi giorni.o a crepare.io sono un eroe.non ho altra scelta.
sono piccolo.è notte.è inverno.devo andare al gabinetto.inutile chiamare l'inserviente.ho una sola possibilità:strisciare.per prima cosa devo scendere dal letto.so come fare,il metodo l'ho inventato io.semplice:mi trascino carponi fino al bordo del letto e poi mi ribalto lasciandomi cadare sul pavimento.una botta.dolore.
arrivo strisciando alla porta,la spingo con la testa e sbuco in corridoio,passando dal relativo tepore della camera al freddo e al buio.di notte le finestre del corrodoio sono tutte aperte.fa freddo,molto freddo.io sono nudo.ne ho di strada da fare.quando passo davanti alla stanza dove dormono le inservienti picchio con la testa contro la porta,in cerca di aiuto.niente.grido.nessuno.forse grido troppo piano.il tempo di arrivare al gabinetto e sono congelato.lì le finestre sono aperte,sul davanzale c'è la neve.
raggiungo il vaso da notte.mi riposo.non posso farne a meno,prima del viaggio di ritorno.mentre riposo,l'urina nel vaso si copre di un sottile strato di ghiaccio.poi torno in camera.strisciando.tiro giù la coperta dal letto,mi ci avvolgo in qualche modo e cerco di prendere sonno.
al mattino mi vestono e mi portano a scuola.alla lezione di storia espongo baldanzoso gli orrori dei campi di concentramento nazisti.mi prendo un dieci.ho tutti dieci in storia.ho dieci in tutte la materie.sono un eroe,IO.
Rubén David Gonzáles Gallego "bianco su nero"
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Lely...ho i brividi...davvero toccante...
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è molto forte.questo brano l'ha proposto stas grawoski ad un laboratorio di scrittura creativa nella mia scuola qualche anno fa.
Poi ha proposto un esercizio che vorrei proporre a voi.
Provate a chiudere gli occhi e ad immaginare di essere con lui quella notte,descrivete tutto nei dettagli,immaginate di abbracciarlo o aiutarlo..
Ci proviamo?
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fa male al cuore.la solitudine d'essere diverso,eroe coincide con solo.ma non c'è disperazione,tutto diventa abitudine,anche il freddo della neve e il buio della notte.
lì con lui,ma non lo abbraccio.io sono lì e da lontano osservo,guardo il suo combattere,tutte le forze che mette,gli darei una mano a scender dal letto o a tornarci,ad avvolgersi nella sua coperta,ma non credo ne abbia bisogno,lui è un eroe.lui è abituato a farcela da sè....
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Non ho mai sopportato il freddo. Maledetto freddo, mi è penetrato dentro e mi fa battere violentemente i denti. Ecco mi sono anche morso la lingua, sento il sapore del sangue. Ma questo mi fa bene, ritrovo la volontà di muovermi. Devo tornare in camera, devo lasciare queste piastrelle bianche, questo freddo. L'urina si è congelata e così non si rovescia a terra quando, rumorosamente, faccio cadere il vaso mentre mi riaccoccolo sul pavimento per riprendere a strisciare..
Come mi sento bene! Leggero, fluttuante...non mi ero mai sentito così, forse ero così nel grembo di mia madre, prima di fare questo assaggio di mondo. Non mi è piaciuto questo assaggio: mi hanno lasciato la fetta della torta marcia, quella con la panna acida e la ciliegia ammuffita
I gomiti mi bruciano...ho già fatto forza sui gomiti per arrivare qui, certo, si è fatto il callo, la pelle è più spessa a furia di strisciare, ma il pezzo di corridoio senza linoleum ha dei mattoni duri e rigati, credo fosse sangue, una piccola striscia di sangue quella che mi lasciavo dietro...
Mi sento come il petalo di un fiore che il vento sposta qua e là...aaah...che meraviglia...l'aria è profumata, onde di luce mi avvolgono, colori d'iride si dipingono all'improvviso nel cielo e dentro di me sento sensazioni di dolcezza...aaaah...
Non ho più fiato, ho un dolore forte nel petto, qualcuno mi ha piantato un chiodo dentro...non ce la faccio...adesso penso alla cioccolata, ecco sì, se riesco a muovermi altre due volte avrò un grosso pezzo di cioccolata al latte, come quella che rubai quella volta dal comodino di Andrea...che mal di pancia dopo...ma come ero felice..sì, ancora uno sforzo, ecco, se arrivo a quella macchia scura lì, sul pavimento tra le piastrelle grigie, rivedrò quella ragazza bella, quella col profumo buono e i seni morbidi che riempivano il camice, sì, lei...
La gente sorride...sorride a me! Non distoglie lo sguardo! Mi osserva negli occhi e mi sorride! Adesso ballo: danzo...danzo...ah rondini! Vi raggiungo! Corro..corro ...mi sento felice!
S T A N C O. Sono stanco...che mi importa di fare l'eroe, mi hanno messo un'etichetta" eroe sorridente"...che mi importa. Sono stanco. Non voglio più strisciare, non voglio più sognare cioccolata e ragazze. Voglio mangiare, voglio baciare, voglio fare l'amore...voglio...mi fermo qui, qui solo un poco, ho ancora freddo...
Fly! FLY!...si dice così: volare! E io volo! guardo tutti voi laggiù, piccoli, piccolissimi, con la fretta e gli orari e i dispettucci della vita...che ridere! Guarda lì per esempio: tutta quella gente con i camici bianchi, le siringhe, le barelle...tutti in quel bagno con il pitale rovesciato, le finestre aperte, e quel fagottino a terra, nudo e insanguinato...com'è brutto! E io invece ho qui tutta la Bellezza ! Solo per me! Sono l'eroe della bellezza! E ora porto il mio volo ancora più su, più su...addio...