L'ho visto ieri notte e...a parte la leggera commozione finale :-X :-X, non è un film strappalacrime come si potrebbe pensare leggendo la trama...
Mare dentro è tratto dalla storia vera di Ramón Sampedro che a diciannove anni si imbarca su una nave norvegese con l'intenzione di girare il mondo. All'età di venticinque anni resta però vittima di un gravissimo incidente: tuffandosi in acqua da uno scoglio, in un giorno di risacca, resta paralizzato dal collo in giù. Ramón viene accudito amorevolmente dalla sua famiglia, ma nonostante questo, sente che la vita da paraplegico non è "dignitosa". Decide perciò di ricorrere all'eutanasia per porre consapevolmente fine alla sua esistenza. Per raggiungere il suo scopo avvia una pratica legale, andata avanti per alcuni anni, che nonostante il clamore suscitato nell'opinione pubblica spagnola non ha avuto buon esito. Nel 1996 Ramón pubblica i suoi scritti raggruppati nel libro Cartas desde el infierno, a cui seguirà nel 1998 il postumo Cando eu caia. Proprio in quest'anno riesce a portare a termine un piano per morire, senza incriminare nessuno dei suoi parenti.
L'immagine più bella è senz'altro quella del volo immaginario del protagonista, accompagnato dalla canzone "Nesun dorma"...Da brivido!
Bellissima anche la poesia, scritta dal protagonista, con la quale si chiude il film e che posto qui di seguito...mi ha rapita!
Mare dentro, in alto mare e dentro, senza peso
nel fondo, dove si avvera il sogno: due volontà
che fanno vero un desiderio nell'incontro.
Un bacio accende la vita con il fragore luminoso di una
saetta, il mio corpo cambiato non è più il mio corpo,
è come penetrare al centro dell'universo:
l'abbraccio più infantile, e il più puro dei
baci fino a vederci trasformati in un unico desiderio.
Il tuo sguardo il mio sguardo, come un'eco
che va ripetendo, senza parole: più dentro,
più dentro, fino al di là del tutto, attraverso
il sangue e il midollo...