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Piccoli Scrittori... => ... scrivono poesie... => Topic aperto da: michael santhers - 19 Febbraio 2009, 17:27:13 pm
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-Là dove la terra si salda al cielo
in impeto allaccio lubrificato
ogni tanto da veschiche di nuvole,
eterno oltre di passi avanti
saltelli di sogni a rinvio di podio,
confine d’avvio svelato
e rimando a misteri costruiti
-Geografia mentale d’anime autoplagiate
-Orizzonte,piatto binario monco
lingua fumicante sala d’attesa di fiati sospesi
a passerella d’atterraggi e decolli
di cuori inquisiti, evasi a gabbie di costole
verso tunnel di gole raschiate d’amore
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Da:Avanguardie Irriverenti
www.santhers.com
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Sai Michael, leggendo la tua poesia ho pensato che l'orizzonte è uno di quei simboli che rappresentano bene la differenza tra essere e apparire, perchè in realtà la linea dell'orizzonte non esiste, esiste solo ai nostri occhi...
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si è solo un confine che si sposta al nostro andargli incontro,è un'illusione ottica,un limite mentale
e anche uno sperare oltre consolatorio...ciao grazie...michael