Se solo bastasse prendersi il viso tra le mani
per far sparire la disperazione
Se sussultare singhiozzando
scacciasse via la pena
e le grida, nate dal petto dolorante
incrinassero l'angoscia come un cristallo troppo fragile...
Invece è il dolore
che graffia, ferisce e spezza
anime con ali sanguinanti, massacrate
si piegano in due come alla tempesta
Rannicchiati amor mio
come una duna di eterna sabbia
lascia che sfoghi il vento...
Forse mutato o sconvolto, mai sconfitto
tornerai a vedere il sole sul deserto...