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Piccoli Scrittori... => ... scrivono poesie... => Topic aperto da: evwryvere - 1 Aprile 2009, 17:10:42 pm
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Stava fermo nel corridoio
parlava con le segretarie
la luce che arrivava
da una Roma stanca e decadente,
pioggia,pioggia...
chiaro ,scuri del viso,ebreo,eroe di guerra,
solo?
la moglie ,dov'era ?
l' attrice di ieri ,con la sua
bicicletta ,la sua gonna lunga,
i golfini ,tonda italiana .con i fiori
da un lato ,sui capelli ,castani e mossi,
sorridente...
all' oftalmico,chiedi e mi osservi,
ho il cappellino nero,all'americana ,
luccica ,mi guardi con il tuo ombrello
senape,lo sguardo stanco ma intelligente ,
profondo ,mi osservi ,forse vuoi capire se
i tuoi occhi capiscono un viso...
hai paura del buio ,dentro tremi forse ...
quanta vita che hai visto,
quanta umanità
mi fermo e penso
:non vedrò mai così bene come lui ,
ho freddo...
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Un ritratto esteriore e interiore, un uomo che vede poco, ma riesce a guardare oltre e indietro, una vita densa che ancora affiora in lui, eppure vuota di presenze reali e del momento... immagini che da lui diventano te e il tuo sentire di riflesso...
Non so se è quello che hai raccontato Evry, ma queste sono state le mie sensazioni...
Sull'Isola Tiberina c'era il Fatebenefratelli, un ospedale con un buon reparto oculistico, che ho frequentato a lungo tanti anni fa...tu hai la capacità di riportare le persone nei luoghi, di spostarle nel tempo, perchè forte è la tua suggestione...
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grazie kant ,l'ho vissuto stamane ,aveva uno sguardo incredibile ,entrava dentro...e si che ti voglio bene,ti voglio bene sul serio,a presto evry...e ti posso giurare che le tue sensazioni sono giustissime è quello che ho provato io...con affetto...