Tu, che ti definisci MADRE e oggi
hai rubato vite
hai richiesto tributi e sacrifici di sangue
hai mostrato la sferza
della tua potenza
Tu,
che sai fiorire dolce, sai donare frutti e perdonare
chi ferisce il tuo grembo:
accogli, con generoso silenzio, nel buio delle tue viscere
i figli che hai privato
della luce del sole e culla
nel vento e nel respiro
il dolore di chi resta