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Forum tematici => Taboo al contrario/Oobat => Topic aperto da: kant.51 - 26 Maggio 2009, 15:28:23 pm

Titolo: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 26 Maggio 2009, 15:28:23 pm

(http://tbn3.google.com/images?q=tbn:yL7Day-CmK69-M:http://barbieblog.files.wordpress.com/2008/01/porta.jpg)

Piano piano richiuse la porta.
Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che....



A voi il seguito.... :-), buona fantasia.... W00T!
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: brezza - 26 Maggio 2009, 15:32:02 pm
...che era del tutto inutile, anzi, avrebbe dato loro motivo di sapere quanto gli avessero fatto del male.
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 26 Maggio 2009, 18:27:21 pm

Piano piano richiuse la porta.
Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che....
l'ultima cosa che voleva era svegliarlo. Sarebbe andata via così, in silenzio, come in silenzio era stata per tanti anni: silenziosa, un'ombra.
Un'ombra di cui nessuno sembrava accorgersi, una specie di quadro grigio appeso alla parete, una specie di robot automatico e autoricaricante, programmato per una efficienza silenziosa e discreta, di quelle che si protesta solo quando non funzionano, perchè quando funzionano, bene, è tutto semplicemente normale e dovuto.
Passò davanti alla finestra del suo "capo", semibuio e silenzio: la sacra mezz'ora di riposo pomeridiano, nessuno doveva disturbarlo, il filtro, al solito, era lei...sorrise pensando che aveva lasciato il telefono collegato e il volume al massimo...
Basta cialde di caffè pronte,adesso le pratiche giacevano in disordine con allegra confusione di numeri di protocollo, gli appuntamenti erano stati disdetti  e concentrati in modo assurdo...
Improvvisamente immaginò il caos che sarebbe successo di lì a un paio d'ore, mentre lei sarebbe stata in volo per il Sud America, il biglietto vincente della lotteria le aveva dato le inaspettate ali della libertà...e cominciò a ridere...a ridere a ridere...
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: brezza - 26 Maggio 2009, 20:05:12 pm
bello, brava.  Ma svelami un arcano mistero...perchè avendolo già scritto hai voluto inserire l'incipit?  Meno male che mi sono limitato ad una riga :-d :P
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 26 Maggio 2009, 22:19:22 pm
primo: ho scritto dopo e in diretta... :-d
secondo: che c'entra la lunghezza del tuo scritto con le mie parole? sei riuscito in due righe a delineare una situazione e uno stato d'animo...direi che è parecchio! ^_^
ehm...terzo ( dimenticavo...che vergogna! :-X ) : GRAZIE!  :-)
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: Starlight - 26 Maggio 2009, 22:38:21 pm
Piano piano richiuse la porta.
Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che....lui l’avrebbe sentita e ne sarebbe rimasto turbato, solo da poco si era addormentato, lei aveva sentito tutto il trambusto di poco prima, era appena rientrata da scuola, pensava di trovarlo seduto nella poltrona del soggiorno come negli scorsi giorni, sembrava che lui stesse un po’ meglio, sembrava che si stesse riprendendo. Invece oggi di nuovo un malore, la badante, che ormai era una figura fissa, presente giorno e notte, aveva chiamato il medico di famiglia. Egli di sicuro si era opposto, sempre eroe, sempre pronto a negare la sofferenza, ma la badante, ligia al dovere, così perfetta, così asettica, sapeva cosa c’era da fare, sapeva cosa era giusto e il doc era stato avvisato e si era precipitato lì di corsa. Quale eroe, suo padre, un uomo tutto di un pezzo, dolce ma ferreo, severo ma giusto, ora negava fino all’ultimo il fatto di esser arrivato quasi alla fine, ma lei non voleva questo, non gli chiedeva questo, gli chiedeva solo di guarire, di non lasciarla sola. Sua madre non l’aveva mai conosciuta, era solo un volto etereo che sorrideva da una fotografia appoggiata sopra il suo comodino, sì, lei l’aveva conosciuta tramite i racconti di suo padre, sapeva che amava correre sotto la pioggia, che adorava il mare d’inverno, che da giovane trascorreva assieme a suo padre le vacanze in campagna e che, quando ancora erano dei piccoli ed innocenti bimbi si rincorrevano per i prati odoranti di erba tagliata, che si rotolavano giù dalle colline con il fieno tra i capelli, che quando sua madre si era accorta di aspettare lei era stata al settimo cielo. E suo padre sapeva rendere questi racconti così bene che a lei sembrava di viverci dentro. Mai le aveva fatto pesare il fatto di essere la causa della morte di sua madre, sì, perchè la colpa era tutta sua, sua madre era morta il giorno della sua nascita.
Quanta rabbia aveva dentro, avrebbe voluto avere un grosso martello tra le mani e rompere tutto, distruggere tutti i soprammobili di porcellana, gli swaroski che popolavano i ripiani e le mensole della casa,  prendere a sassate le finestre e divertirsi a guardare i vetri andare in mille frantumi, strappare tutte le foto dell’album, soprattutto quelle dove lei, piccola mocciosa sorridente, correva incontro al suo adorato genitore, padre e madre, fratello e amico , confidente e… traditore, ora fingeva che la cosa non fosse grave, la rassicurava con false speranze. Basta, basta, questa non è la sua vita, questa non è la vita che lei vuole, forse se non ci fosse stata fin dall’inizio sarebbe stato meglio… sicuramente sarebbe stato meglio, sua madre non sarebbe morta, suo padre non si sarebbe ammalato, sì, perchè questa malattia è il frutto della vita di sofferenza che egli ha trascorso, della malinconica vita passata senza la persona cara, senza l’altra metà del cielo, ad occuparsi di una piccola mocciosa indifesa, una palla al piede, sì, l’unica colpevole era lei, avrebbe voluto sparire, avrebbe voluto non esistere, avrebbe voluto … morire al suo posto.
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 26 Maggio 2009, 23:56:45 pm
C'è stoffa, c'è stoffa...e di buona qualità anche.... ^_^
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: martola - 28 Maggio 2009, 11:28:43 am
Piano piano richiuse la porta.
Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che
loro l'avrebbero sentita, e non doveva succedere.
Accostò la porta lentamente, poi salì in camera veloce, prima che qualcuno si accorgesse della sua presenza. Era stata una pugnalata. Tante volte era successo che lei sentisse i loro discorsi dall'altra stanza, tante volte aveva pianto per le loro parole, ma questa volta era stato peggio.
Era arrivata a casa felice, finalmente una buona notizia, era entusiasta e fiera di se stessa, cosa che succedeva assai raramente. Aveva deciso di fare una sorpresa ai suoi genitori, era salita al piano superiore lentamente e senza fare rumore ma, quando stava per irrompere nella stanza - e già si immaginava la scena!!! - li aveva sentiti....
"...Non si può andare avanti così, non si può. Deve lasciare sempre tutto in giro, non sa prendersi responsabilità. Sempre a casa a fare niente, è solo un peso, nient'altro! Quella non sa nemmeno cosa vuol dire faticare, non va all'università, non lavora, sa solo ascoltare musica, dormire e guardare la tele. Ma che figlia abbiamo fatto?? Ma il rispetto per noi che ci facciamo il culo dal mattino alla sera?? E per sua sorella?? Non ha imparato niente da lei.. Studia, lavora come un mulo, torna a casa stanca e deve mettere a posto e sistemare i casini che quella cretina combina! Non ne posso più, dobbiamo fare qualcosa..."

Allibita. Restò di stucco a metà tra la porta e il muro. Aveva già sentito quelle parole, molte volte. Ma mai tutte insieme. Mai dette con quella violenza e quell'odio. Odio, ecco cosa c'era. Sentì gli occhi che iniziavano a bruciare. Stava per andarsene ma ecco altre parole.. Già che aveva sentito l'inizio...

"Non lo so! Bisogna fare qualcosa, sì, ma cosa? Mandarla via di casa? E poi dove finisce? Sotto un ponte perchè non ha un lavoro? Da dove li prende i soldi per pagarsi l'affitto, il cibo.. Li ruba? I soldi uscirebbero comunque dal nostro portafogli, quindi tanto vale tenersela in casa... Una palla al piede, sì, ma è comunque nostra figlia, l'abbiamo voluta noi. Mi chiedo sempre da che parte sia uscita, una persona del genere non sembra neanche una di famiglia. Mi vergogno a dire che è mia figlia. Mi vergogno a dire che sono suo padre. Ci fossimo fermati a suo fratello........"

Spense il cervello. Non voleva più ascoltare... Accostò la porta lentamente, poi salì in camera veloce, prima che qualcuno si accorgesse della sua presenza. Era stata una pugnalata.
Sapeva di non essere perfetta, anzi, sapeva di essere l'esatto opposto alla perfezione. Essere la brava figlia non era mai stato il suo forte e come avevano ben sottolineato i suoi genitori, non era mai stata capace di essere come sua sorella. Oh, lei sì che era perfetta!! Sempre voti eccellenti a scuola, sempre tanto impegno, sempre responsabile, sempre attenta a quello che faceva, sempre dietro a tenere a posto casa. SEMPRE. E lei non era così. Lei era la sognatrice, quella che aveva tanti sogni, uno più irrealizzabile dell'altro, quella che si perdeva nei suoi mille pensieri e la terra non sapeva mai dove fosse, quella che a scuola aveva fatto schifo e che anche quando andava bene non si era mai sentita dire belle parole, ma solo insulti per non averlo fatto prima, quella che aveva fallito con l'università e che non era neanche stata capace di trovarsi un lavoro ma solo di fare la mantenuta.
Pianse per tanto, iniziò a pensare sul serio alla possibilità di andarsene di casa e lasciare tutto quello che aveva. Ci pensò e ripensò ma il problema restava sempre quello: non aveva denaro. Niente di niente.
Si arrese all'evidenza che avrebbe dovuto trascorrere ancora molti anni lì dentro. Sì guardò allo specchio, gli occhi gonfi per il pianto. Li asciugò con i dorso della mano e si rimise la borsa a tracolla.
Scese le scale, cercando di mantenere il più regolare possibile il respiro. Il foglio che aveva in mano ridotto a uno straccio, ma ormai era quello che era diventato. Dalla cucina non si sentivano parole, ma sapeva che loro erano lì dentro, intenti a cercare una soluzione al Problema.
Un ultimo respiro, aprì la porta, li guardò negli occhi e disse:
"La feccia di casa è stata presa per quel lavoro, spero passiate una bella serata, io esco."

Uscì e richiuse la porta, ancora una volta con delicatezza. Scese le scale e prese le chiavi della macchina. Aveva bisogno di velocità. Tanta velocità.
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 28 Maggio 2009, 17:43:02 pm
Marta! Bravissima! Mi sono immedesimata e commossa e scendevo le scale con la protagonista e con lei gli occhi mi si sono bagnati e poi la corsa in macchina.... <3
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: FairyPearl - 28 Maggio 2009, 17:58:34 pm
Piano piano richiuse la porta.
Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che....


non sarebbe bastato sbattere una porta a farle passare ciò che sentiva dentro .... se rabbia o dolore non lo sapeva nemmeno lei! Non sopportava più quei modi, così .... guardò la porta che aveva appena chiuso alle sue spalle, sapeva che dall'altra parte si aspettavano un suo rientro dopo qualche minuto (aveva detto che sarebbe andata solo a fumare una sigaretta sulla scala esterna), quasi riusciva a vederli anche attraverso quel legno di noce: seduti sulle loro sedie a sorridersi compiaciuti l'un l'altro per essere riusciti di nuovo a metterla in cattiva luce agli occhi di tutti. E gli altri lì .... senza dire una parola che guardavano quei due visi soddisfatti !

Poi distolse lo sguardo e restò a fissare l'ascensore che era lì davanti, pigiò il pulsante, le porte si aprirono ed entrò prenotando il pian terreno.

Scese, si diresse verso l'enorme portone ed uscì dall'edificio senza più voltarsi indietro.
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 28 Maggio 2009, 18:40:45 pm
Brava Fairy! W00T!
Credo che queste parole suggeriscano situazioni di taglio netto: chiudere qualcosa e ricominciare...siete bravissimi!
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: martola - 28 Maggio 2009, 19:42:32 pm
Grazie Kant :-X
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 6 Giugno 2009, 19:20:59 pm
Piano piano richiuse la porta.
Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che....nemmeno ne aveva la forza...
Lui le sarebbe mancato, e non solo nei giorni immediatamente successivi, ma a lungo.
Perchè era un po' come il suo respiro, naturale, indispensabile, parte di lei...
Gli occhi le si riempirono di lacrime, improvvisamente ricordò tutte le parole che si erano detti, i piccoli scherzi, le storie di quando erano bambini, i gusti nel mangiare e nel vestire, i sogni fatti la notte precedente...
Poi ricordò tutti i baci e tutte le volte che avevano fatto l'amore come travolti, restando abbracciati per ore, col respiro ansante e le mani che non si stancavano di accarezzare dolcemente il viso, le spalle, i sentieri dei loro corpi...
E ricordò ancora il dolore nei suoi occhi dopo quella telefonata, la piega dolorosa che avevano assunto le labbra, l'inizio della fine.
Una fine che era arrivata e che ora si manifestava nella porta chiusa...
" No, la chiuderò piano...così...c'è già abbastanza frastuono in me..." pensò lei, i singhiozzi incalzavano e prese a correre lungo la strada per non essere vista...
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: darkangel εїз - 7 Giugno 2009, 01:05:06 am
Piano piano richiuse la porta. Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che...avrebbe lo svegliato. Era appena tornata a casa da una cena, che sembrava di non finire mai purtroppo.
La giornata era incominciata male per colpa di una telefonata improvvisa. Lui era tornato. Aveva osato chiamarla dopo che era sparito. Gli ritornano in mente vecchi ricordi che credeva seppelliti, si ricorda ancora la frase che le aveva detto "Esco a prendere le sigarette..." e di lui nessuna traccia. L'aveva abbandonata con un figlio piccolo da accudire. Per lui provava solo tanta pena e indifferenza. Non voleva più saperne.
Nel pomeriggio la chiamò di nuovo, voleva vederla. Sapere come stava il bambino, ormai grande. Lei accetto con riluttanza, ma in fondo era il padre e doveva sapere come stata il ragazzo.
Arrivò l'ora. Si preparò. Jack gli domandò "Dove vai mamma?" e lei senza tanti giri di parole gli spiego la situazione, suo padre era tornato in città. Jack, guardandola negli occhi gli disse "Riferisci a quel uomo, che per me, mio padre è morto". La donna ancora un po' scossa da quelle parole, uscì di casa e si diresse in macchina.
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: martola - 11 Gennaio 2010, 11:02:13 am
Piano piano richiuse la porta. Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che poteva fare ancora un piccolo sforzo. Lentamente accostò la porta, pregando che non iniziasse a cigolare come al solito, accese lo schermo del telefono e si fece luce fino al letto. Si svestì senza fare rumore, mise il pigiama e entrò nel letto cercando di non lanciarsi. Lui dormiva come un sasso, sembrava un angelo, la faccia da bimbo nel pieno del sonno, tutto rannicchiato, una mano tra le ginocchia e l'altra sotto la testa..la sua posizione preferita. Mentre lo osservava pensò a quella giornata interminabile, prima il lavoro, poi lo studio, la visita dai suoi con l'ennesima litigata, la visita dal medico, gli allenamenti e poi la riunione. Sfinita. Quando aveva sentito le parole "Bene, direi che abbiamo finito" non le era parso vero. Aveva guardato l'orologio e per poco non le veniva un colpo, la 1:30!!
Riprese a osservarlo più attentamente, ormai i suoi occhi si erano abituati al buio. I capelli spettinati facevano da contorno al viso magro, gli occhi chiusi erano rilassati - chissà da quanto si era addormentato! - e sembrava quasi sorridessero insieme a quella bocca mezza aperta...e quel naso all'insù..che bello!
Si avvicinò a lui e sussurrando "buonanotte" gli diede un bacio sulla fronte. Poi, trovata la posizione, chiuse gli occhi per dormire. Sentì il suo braccio che l'avvicinava a sè, una carezza e un bacio. Sorrise nel buio e si lasciò trasportare nei sogni più belli.
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: Icarusdream - 11 Gennaio 2010, 13:11:05 pm
Piano piano richiuse la porta.
Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che... il violento rumore li avrebbe attirati; la fame cresceva, doveva trovare l'uscita e andarsene da quel posto, avrebbe trovato altri umani da cacciare, la fitta foresta immersa nella bruma e la notte le offrivano riparo, ma doveva affrettarsi, la caccia era iniziata, sentiva il latrato dei cani dietro di sè, ne avvertiva l'odore, la presenza. Si lasciò dietro la casa, sforzandosi di cadenzare il respiro e di attutire i passi sulle foglie secche, il lago era vicino, poteva attraversarlo a nuoto e far perdere le tracce, poteva farcela, era molto più veloce e forte adesso che l'avevano trasformata in quella "cosa" aberrante. Dentro di sè albergavano rabbia e paura, odiò tutto il genere umano, odiò sè stessa e quello che era stata prima, una squallida trentacinquenne che aveva buttato la sua vita nel cesso per inseguire un maledetto sogno di fama e di gloria... <<ecco cosa hai ottenuto, Jenny, inseguita dall'esercito, per il quale hai sacrificato la tua vita... e tutto per che cosa? Devi sbrigarti, devi trovare il modo di lasciare l'isola... ma non adesso, Jenny, avranno circondato tutto il perimetro... la cosa che puoi fare adesso è trovare un posto sicuro e aspettare... aspettare e nutrirti, devi essere forte quando verrà il momento...>> un'intensificazione dei sensi le fece pregustare quell'odore di carne e sangue che la eccitava come una belva selvatica... qualcosa si avvicinava, era la che la stava fissando... con un balzo saltò addosso alla sagoma... era il colonnello Hart, il quale non fece in tempo ad aprire la bocca per urlare, che si ritrovò disteso per terra con la gola lacerata... "loro" avevano creato quel mostro, "loro" e quel maledetto esperimento per dar vita a dei super soldati... ora dovevano pagare... tutti quanti.
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 11 Gennaio 2010, 16:24:10 pm
 ^_^ :-X -_-.....molto piacevole...
E poi è dolce senza essere "lezioso", brava Marta!

Icarus, sai essere incisivo e hai brillantemente raccontato una storia vera e propria in poche righe! W00T!
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: Icarusdream - 11 Gennaio 2010, 17:25:48 pm
Grazie kant ^_^
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: martola - 11 Gennaio 2010, 18:07:55 pm
Grazie!! ^_^ ^_^ :-) :-d
Titolo: Re: Nuovo incipit
Inserito da: kant.51 - 28 Marzo 2012, 14:23:01 pm
Citazione
Piano piano richiuse la porta.
Avrebbe avuto voglia di sbatterla, ma pensò che....

...non ne valeva la pena...l'importante era fare presto, prima che lui rientrasse e, guardandola in viso e parlandole con la voce che le dava eco nel cervello- e nel cuore - le facesse cambiare idea...
Il trolley, fedele cagnolino a ruote, la seguiva volenteroso, con un consolante sferragliare sulle mattonelle del marciapiede, si sentiva un po' agitata e questo le dava rossore sulle guance, la rendeva più carina.
Qualcuno la guardò lì, nella sua strada, sorrisi e accenni di saluto.
Sapeva che cosa pensavano " beata lei! Parte, va in vacanza! "
Sorrise un po' amaro, chissà, sarebbe tornata? O era, davvero, la fine di tutto, certo dentro di sè era esausta, non voleva altro che pace.
E silenzio.
Invece avrebbe dovuto affrontare spiegazioni, dare dolori, pagare conseguenze....
Ancora una volta ringraziò mentalmente il suo destino, avrebbe voluto formulare una maledizione, ma antiche remore la fermarono, finì per pregare mentalmente per lui.
E anche per lei, benchè con uno spirito diverso, ironico quasi, ma le costò uno sforzo che la fece imprecare, almeno avesse indossato gli occhiali da sole, i lucciconi delle lacrime sarebbero stati nascosti...per fortuna c'era vento, certo, tale da far lacrimare....
Si raddrizzò, il B&B era vicino, una volta lì avrebbe potuto respirare e piangere quanto voleva...