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Community => Conosciamoci meglio => Topic aperto da: Marta Karen Micol - 26 Maggio 2009, 17:02:17 pm
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ho notato che ultimamente le persone passano la vita a prendere per buono ciò che hanno davanti agli occhi, passivamente, o perchè fa comodo o perchè non si rendono conto di come si buttano via e di come sprechino il loro futuro.
c'è ancora qualcuno di voi che si indigna? se si, per cosa?
vorrei capire un attimo se sono io quella folle, o se c'è qualcuno che ancora pretende di essere rispettato in quanto essere umano.
Parliamone! ;)
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Hai presente la confusione? quello è uno dei motivi........
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? già, probebilmente si...ma io non voglio più giustificare nessuno.
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Ciao AlE, io mi indigno per la pochezza delle persone, per la superficialità con cui vivono la loro vita, per l'indifferenza che hanno verso il loro prossimo, per il pressapochismo che vivono nei confronti dei grandi mali sociali, per la noncuranza che si vive verso i nostri giovani. Io mi indigno ma ..... ho scoperto che parlando con il cuore in mano le persone possono cambiare, è vero, ho consapevolizzato che se in noi avviene un cambiamento questo poi diverrà come un virus che va ad infettare gli altri esseri.
Se questa umanità è ridotta come è ridotta è solo perchè è venuta a mancare la comunicazione, tutti chiusi nei propri dolori, mostrando solo l'apparente benessere, nascondendo ciò che poi vive in maggior parte di noi poveri esseri mortali, il malessere che ci viene dalle ingiustizie e dalla mancanza di amore, amore, nel considerare la vita stessa un susseguirsi e alternarsi di amore in tutte le sue mille sfaccettature, Amore.
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a chi lotta a pugni chiusi contro un muro di cemento ed è convinto che insistendo prima o poi cadrà...(F.Moro)
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Ognuno gira con le proprie convizioni in tasca, troppo poco spesso riusciamo a guardarci veramente intorno.
Pensiamo alle nostre realtà, ai nostri mondi interiori..
Bisognerebbe indignarsi perchè ogni uomo vive la sua vita soggetivamente e guarda il mondo dalla sua misera postazione?
L'uomo riesce molto spesso a guardarsi con gli occhi degli altri.
E' forse questo il nostro vero problema, perchè il più delle volte che succede ci avviamo verso il compimento di alcune azioni solo motivate dagli occhi altrui.
Come quando si è bambini e ci si immagina salvare la vita di qualcuno, magari tirandolo via da un'auto in corsa.
Immagiamo l'azione non per il senso di felicità del fatto compiuto ma, semplicemente, per la gloria risultante.
Riusciremo, riusciranno i nostri figli e chi li seguirà, a convincere intere popolazioni che bisogna sfruttare la nostra immensa capacità di "vedere con gli occhi altrui" non per scopi soggettivi ma per il bene comune?
Chi riuscirà a convincere, uomo per uomo, che il Mondo è importante?
Che bisogna far talune cose per il bene degli altri, altri che nel complesso vanno a formare qualcosa di cui noi siamo parte attiva?
E' un concett davvero arduo, per l'uomo, da accettare.
Non più il mio bene ma il bene comune.
Una famiglia non più di 3 o più pesone ma infinita, compiuta da Uomini.
Quando ognuno di noi avrà il vero senso di famiglia forse saremo ancor troppo lontani dal senso di comune di umanità.
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Eeeeeh...molti personaggi davvero illustri nel passato hanno fatto discorsi simili al tuo, ti posso dire una cosa: non ho ancora perso la speranza che possiamo imparare.... :-)