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Community => Presentazioni => Topic aperto da: gpdimonderose - 28 Giugno 2009, 23:20:05 pm

Titolo: hy
Inserito da: gpdimonderose - 28 Giugno 2009, 23:20:05 pm
 :-Xhy
Titolo: Re: hy
Inserito da: kant.51 - 29 Giugno 2009, 09:31:50 am
buongiorno misteriosa/o gpdimonderose! benvenuto tra noi, certo che hai un linguaggio difficile da comprendere, almeno per me.... o_O  ^_^
Titolo: Re: hy
Inserito da: darkangel εїз - 29 Giugno 2009, 10:43:28 am
Benvenuto/a in questo mondo! ^_^
Titolo: Re: hy
Inserito da: Manfry - 29 Giugno 2009, 11:20:00 am
ciao e benvenuto!
su, raccontaci qualcosa di te... :)
Titolo: Re: hy
Inserito da: Marta Karen Micol - 29 Giugno 2009, 18:40:58 pm
hi!!!  ;)
su su...non essere così ermetico!!! :"> :-d O:)
Titolo: Re: hy
Inserito da: **Little_Dreamer** - 30 Giugno 2009, 12:16:07 pm
Benvenuto/a  W00T!
Titolo: Re: hy
Inserito da: evwryvere - 1 Luglio 2009, 22:35:01 pm
benvenuto...con simpatia evry...
Titolo: Re: hy
Inserito da: gpdimonderose - 4 Luglio 2009, 01:17:09 am
ALE:
......lunghi  anni  son trascorsi d'incanto  ed  io  mi  dilungo  solo  per  attenuare  il  risveglio.....sento  la  sera  che  richiama  le  sue  stelle  e  la  luce  che  raccoglie  le  sue  ultime  visioni...per  sparire  e  riposare......ah  dove  andare?  Se  chi  si  vuol  raggiungere  ama  errare?   Altrove?   Là   ove  la  voce  non risuona  mai  nell'udito  del  cuore?  E  i  sensi  si  perdono  tra    infinite  varietà  come  fiori  senza  profumi   e lumi  con la  forma  delle ombre? Addio    ai  pensieri  che  giocano solo  con le  illusioni  e  lasciano  all'incanto  le  uniche  voglie:  tanti anni  luce  saranno mitiche  immagini  stellari? ................ah  il profumo  della  sua  partenza  è  intenso  come  quello  del  suo arrivo.  Sognerò  d'essere  aldilà  dei  paradisi  perduti  per  delirare  con il peccato  e  il senso  dell'essere...in un altro  mondo.......chi  parlerà  alla  sera  e  chi  alla  luna?  Mai  si  saprà.  Conservai  i  raggi  di  luce...unico  regalo  degli  anni  della desideranza...e  scoprii  alla  mia  mente  la  pesantezza  della  noia  del tempo:  ti  pervade fin nell'essenza  dell'essere...quale  abisso  oscuro  che  scava  dentro l'exsistenza  per  colmare  il niente.....ah   l'abisso  che  s'insinua  denso  d'oscurità...abitato  dalla  noia  più  atroce  ...quale  assenza  assoluta  del  suo  s-guardo  astrale...che  male...ora...ma  non vale....presto  sarà  diverso...lì  nell'universo  che  non c'è  più...nè  mai  più  ci  ........

KANT:
...poiesis......la  sera  del  dì.............ah  ascolto  i suoi  passi  sul  selciato  della  catastrofe  con i  pensieri del corpo  più  dolce  dei  sogni...solo lì  tra  la luna  che  s'imbruna  e  la  sera  del dì  dell'evento   sorgerà quella  luce che  incanta  anche  la  notte  più  buia  e  più  tersa  dell'anno......chi  sparirà  per primo?  Forse chi  apparirà   tra un mito  e  un sogno?  O  chi  lancerà  un sussurro più  profondo  d'un abisso?  Oh  la  vertigine  dell'assenza  prende  i  sensi  e  l'essere  vacilla  sull'orlo  della  propria  voragine  infinita   e  guarda  il nulla   attante  in deriva dell'universo:  là  ove  è  perso  ogni  senso  e  la  noia  regna  con l'impero  dell'assoluto .....ah  avessi  avuto almeno  il tempo  per deridere  la  mia  vita    mia  vita  mortale  ed  osservare  la  fine  dell'essere  nella  profondità  della  propria  essenza  con quella  leggerezza  che  invita  al  disincanto,  oggi  non sarei  qui  a  tremare  per  il niente  che  s'inabissa  nell'essenza  dell'essere  e  lo  riempie  di  noia:  con la  densità  che  rende  estatica anche  la bellezza  terribile:  perchè  la  catastrofe  che  tutto  divora  ora  dimora  nel nulla ...là  in fondo  ...nell'abissale  icona  dell'essenza  imago....là  nell''abissale  catastrofe  insita nell'essenza  dell'essere  la  noia  assoluta  abita  sovrana....ah  l'angoscia  che  pervade  l'essere  quando    il  nulla  precipita  nell'abissalità  e  s'installa con l'estasi  desistente.....lì  abita  il vuoto  catastrofico  che  inabissa  il  senso  del niente.......ah il  sommerso  che  inabissa  l'immerso...è  la  catastrofe  che  capovolge l'essere   e  lascia  prevalere      il  niente.....una  piccola  increspatura  dà  l'entusiasmo  al nulla...nell'emergere  alla  luce inabissando l'essenza della  storia   e  il senso  della  storia ...quale  storia  del senso  del nulla  ........
Titolo: Re: hy
Inserito da: brezza - 4 Luglio 2009, 02:47:43 am
Devo dire che queste tue ultime non sono male, ricordano poeti e scrittori di antica data e sui quali leggemmo e riflettemmo.....
Titolo: Re: hy
Inserito da: gpdimonderose - 4 Luglio 2009, 16:05:20 pm
....grazie...e  nulla  più...ordini  super.....io....ri
Titolo: Re: hy
Inserito da: brezza - 4 Luglio 2009, 18:22:50 pm
...paratum esse ad nutum  ( my dear Cicero)
Titolo: Re: hy
Inserito da: gpdimonderose - 4 Luglio 2009, 21:57:32 pm
..poiesis...........sogni    da  vendere...distese  le  sue  intime  essenze  mentre  disvelò  al  tempo  il suo   essere  nuda  al  mondo...............ah   essere  in     nuce, ah  essere  in luce....ah  lunghi  anni sulle  ali dell'estate  sono state  le  sole  volte  in cui  la vita  sorse  senza  dinieghi  né divieti.  Ah  le  ore  grandi come  un secolo, ah  le  cose  piccole  come  galassie,  m'apparvero scarse di anime  come  nuvole  d'un  giorno  assolato  e  solo  scorto dietro  l'angolo della  morte..................................la sorte  verrà  ancora  a  spiegare  la  nostra  mente,  mentre  le  nubi  lanciano  alla  terra ombre  colme d'attesa  e  di  tormenti.  Sento  già  la  gioia  che  s'avvicina  a  passi  lenti.  Ma  menti?  Ah  le  montagne  viola  o  lillà...ah  la  notte  lì  là  in prossimità  della  mondità  con la  velocità  della  destinanza....più  rapida d'un uccello  da  preda....mi  prenda...prenda...predante  la  preda  fuggitiva  lì  là, che  al  fine  si  dà,  giacchè non ce  la  fa...farò  ancora  in tempo  a  spengere  le luci  prima del sonno  dell'attesa  e  del riposo: denso di  sogni  ed incubi  e  vuoti  di  mente.....................è  ancora  giorno e  il sole  tarda a  lasciarci, sarà  ancora  preda  della  nostalgia della  bella  estate  che  si svela alla sera  con l'abito delle  stelle  fisse, mobili, cangianti  ma  senza  tanti allori  per  piangere  e  per sognare: con la  sorte  oltre  la  morte..............................................................................................ah  ho  ancora  sogni  da  vendere  e  gioie  da  acquistare...ma  non so più se  fare  il mercante  o  il  ludico  creativo  o  se la  luce  segua ancora il destino  dei  viventi  o  la  nostalgia  dei  morti.      Proverò  ad  essere  un fuggiasco con la sera  dietro  le  spalle   e  la  notte  buia quale vivenza......ma  sarà una  nube  nera  come  l'incanto  della  morte  ........
(http://forum.leparole.info/Themes/leparole/images/warnwarn.gif) quote non valido
Titolo: Re: hy
Inserito da: Young dreamer - 11 Luglio 2009, 15:29:01 pm
Benvenuta gpdimonderose! ^_^ Ho letto alcuni tuoi post,e non sono sicura che riuscirò a seguirti...ma m'impegnerò! :P ^_^
Titolo: Re: hy
Inserito da: Starlight - 11 Luglio 2009, 17:23:58 pm
ciao, ben arrivato su questo forum  :-)
Titolo: Re: hy
Inserito da: gpdimonderose - 11 Luglio 2009, 18:15:26 pm
 O:)Lì si disvela l’essere vuota radura ove possa abitare-suonare poeticamente l’essere ed ove possa aleggiare l’evento della dissonanza abissale o l’abgrund dell’essere: è l’abisso nella MONadeCHORDa-del-suono-evento-sublyme. Nulleggia nel   sublyme o c’è la dissonanza: c’è l’evento gettatezza della dissonanza   sublyme   dell’abgrund che si dà, si getta quale disvelatezza della MONadeCHORDa-del-suono-evento dell’essere gettatezza evento exstatiko al di là dell'armonia, aldilà della risonanza, aldilà del museggiare. Così solo il sublime è la transonanza THOMöbiusiana. Solo il sublyme si cura da sé, si getta, si cura, nihileggia nella gettatezza da sé, getta la sua cura da sé quale intercettanza vuota radura dentro la MONadeCHORDa-del-suono-evento. È l’essere sublyme che lì viene-incontro, in dissonanza  eristica che nulleggia per essere MONadeCHORDa-del-suono-evento, così si dà, si cura, si getta  quale gettanza dell’intercettanza della gettanza, si dà e si cura da sé, quale gettatezza dell’evento infinito della dissonanza, giacchè lì la  dissonanza Möbiusiana è in  exstasy, o si getta, si dà, si cura l’evento dell’intercettanza, o della MONadeCHORDa-del-suono-evento-nella-physis sublime, è, si dà quale dissonanza, giacché la dissonanza si getta, si cura da sé, si eventua nella MONadeCHORDa-del-suono-evento-physis-sublyme quale evento della dissonanza ontopologica. È la gestell transonanza che si dà e si cura e si getta da sé: la radura della MONadeCHORDa-del-suono-evento-physis-sublyme, lì la transonanza eventua l’evento della MONadeCHORDa-del-suono-dell’essere-sublyme, si dispiega la dissonanza dell’intercettanza, o ypodoxè: è la gestell dell’essere-nella-MONadeCHORDa-del-suono-evento THOMöbiusiano della khoraphysis, è l’alterezza della dissonanza dell’evento nella radura, ove l’intercettanza o ypodoxè c'è, o l’evento si getta, si cura in dissonanza e si eventua nella khoraphysis, evento della transonanza, lì abita in dissonanza-evento-della-MONadeCHORDa-del-suono-della-dissonanza THOMöbiusiana. Il suono in dissonanza si eventua nel sottrarsi, il porsi aldilà, il gettarsi oltre il nihileggiare nellaMONadeCHORDa-del-suono-evento, oltre l’intercettanza-nella-khoraphysis abissale, è l’abgrund radura ontopologica inaudita, indicibile, indecidibile, é la transonanza Pleromatica degli eventi abissali della khoraphysis,  c’è lì l'exkstasy nella MONadeCHORDa-del-suono-evento che  si  dà  nella  sua radura vuota Sublyme, l'exkstasy si getta nell’abisso della radura della MONadeCHORDa-del-suono-evento per gettare la khoraphysis dell’intercettanza o ypodoxè, è, si disvela in diss.......
Titolo: Re: hy
Inserito da: martola - 17 Luglio 2009, 18:03:01 pm
Benvenuto! Devo direi che sei parecchio..arduo da capire per il mio neurone!!! O:) O:) :-d
Titolo: Re: hy
Inserito da: Juliet - 17 Luglio 2009, 19:41:39 pm
ciao!benvenutoooo
Titolo: Re: hy
Inserito da: gpdimonderose - 20 Luglio 2009, 23:26:13 pm
 O:)sublyme quale bellezza-sublime plotiniana o sublime-nella-bellezza heideggeriana, già assentemente compresenti nella prima ermeneutica del sublime longiniana o burkeiana. Si offrirà preliminarmente una panoramica delle contemplanze del sublime nella classicità, quale sublime della mathesis o pitagorico o platonico svelatenza di anassimandro sia nell'apeiron sia nell'archè, quale sublime dei quanta infiniti o del senza-fine e del senza-limiti o transapeiron: presente assentemente nell'analitica kantiana quale sublime matematico o gegenstand sublime, ovvero quale transentità sublime in transcendenza, presente solo nell'evidenza ideale della transpurezza sublime quale eccelsa e nobile magnanimità o magnitudine kolossale , sempre al di là del sensibile e del percepibile quasi fosse l'alterezza proustiana. L'apeiron dei quanta però non è mai irreversibile: c'è sempre un senza fine infinitesimo o una abissalità senza fondale ove si dà diafanè la transvedenza del sublime quale klinamen o ab-scissa dell'archè o dell'evento in svelatenza o della transingolarità o transereignis o transvedenza della splendenza sublime. A quella transvisione quantica si aggiunse nel corso del tempo una dinamica del sublime interpretata dal pensiero della dynamis aristotelica, quale concentranza o enucleanza o coniuganza kategorica del dynon o phyon eraklitiano, quale essere abissale che si transevidenzi in svelatenza senza fine, quale risplendenza sublime o transplendenza sublime o tramontanza o splendenza sublime o splendezza: qui la transpurezza è transkatarsi e la sua transfenomenica o transmorfia suscita quel sentimento o quella transtensione o quella intermittenza che tanta fortuna avrà nel pensiero di Burke e di Kant, tanto da transevidenziare in diafanè il transfenomeno del sublime o il noumeno del sublime, ovvero il sublime fenomenico e il sublime noumenico. Ma nessuno si è mai chiesto del perchè esista una musa della bellezza e non ci sia una transmusa del sublime. Forse il pensiero di Plotino viene in svelatenza: già Sul sublime-nella-bellezza o sublime-in-svelatezza Plotino inizia con il rifiutare la tradizionale classicità della bellezza come armonia e proporzione, sostenendo che quella pare riferirsi esclusivamente alla simmetria. Al contrario, la bellezza risiede innanzi tutto negli oggetti e nelle qualità , in quanto ogni allontanamento dalla transmonade verso la molteplicità equivale a una perdita di perfezione. Epigenesi della bellezza-sublime è l’imprimersi di una forma dell’idea pervasa da una luce spirituale soprasensibile o svelatenza del sublime-nella-bellezza. In quel primo trattato Plotino riprende la tematica dell' anagogica della bellezza Platonica ove il progressivo ritorno dell’anima verso la transfera delle idee avviene tramite la contemplanza rivolta a forme di bellezza spirituali e immateriali. Platone situa la contemplanza della bellezza in sé, divina e uniforme quale forma della bellezza transvisibile l'ideale della bellezza transvisibile dalla transmente quale armonia invisibile o transonanza musicale o musica della natura stessa o svelatenza della physis.