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Community => Lascia un messaggio sul muro del Forum => Topic aperto da: gpdimonderose - 30 Giugno 2009, 23:47:39 pm
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........sublime............ O:)
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sublime è l'uomo, perchè come l'Universo, ha infiniti confini, fuori e dentro di sè.... (wizard)
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sublime è l'uomo, perchè come l'Universo, ha infiniti confini, fuori e dentro di sè.... (wizard)
sublime, eventità del sublime che sublimeggi. Là si disvela il sublime che s’eventua sublime dalla nullità, o dal nihil quale chiasma che chiasmeggi il sublime transinfinito. Sarà quella cronotopia sublime estasità o chiasmepochè ove s’inabissano le instabili ed ekstatiche sublimità ontopologiche, quale singolarità del chiasma ontopologico sublime che sublimeggi la singolarità spazitemporale o cronotopia sublime tempospaziale in macro o nel micro o monade sublime. Sarà cronotopia sublime disvelata dall'ontopologia sublime. Ma quella spazitempità è transinfinita con eventi sublimi de-liranti, o nel delirio che delireggi sublime o sub-limen, cioè di un andare oltre la linea dell'orizzonte e quindi in un altro mondeggiare sublime. Il sublime fenomeggia indecidibile quando si sveli nel chiasmepochè ontopologica che dispieghi lo spazitempo, lì ove gli eventi sublimi dell' ontopologia della monade sublime leibniziana quale microsfera transinfinita sublime. L'arte del sublime è l'evento sublime che mondeggi. La verità sublime accade quale verità dell'essere sublime. Nell'arte sublime sublimeggia l'essere sublime, è lì sublime l'aletheia che aletheggi: l'unica possibilità di svelare il sublime dell'essere dell'ente nellA libertà dello Spazitempo. O sublime arte-spazitemporale. L'arte sublime Spazeggia la Lichtung sublime, la radura sublime o Vuoto sublime o chora che sublimeggi, è l'arte del sublime? E' la sublime aletheia sublime? la verità sublime dell'esserità è transinfinita. Heidegger ideò lo spazio come l’impronta di un evento sublime, è l'essere che c’è nello spazio del sublime. Lo spazio sublime è in Heidegger presente sin da Essere e Tempo, lì Tecneggia come senso dell’essere dell’esserci. Heidegger svelò la spazialità sublime della spazialità dell'essere sublime. In Essere e tempo c'è la differenza ontopologica tra mondeggiare e spazeggiare sublime: l’esserci sublime non è nel mondo che sublimeggi. L’esserci sublime è nello spazitempo sublime che sublimeggi l'esserità-nel-mondeggiare-sublime. Heidegger pensò la spazità sublime dell'esserità sublime: l’essercità sublime è un mondeggiare sublime che sublimeggi grazie alla spazità sublime. L'ontopologia sublime svela l'esserità sublime che spazeggi l’esserità la tempità sublime che sublimeggi la spazità o Lichtung sublime, una radura sublime splendente di luce o sublime radura dell'esserità: spazità diradante ove si possa abitare e poieteggiare l'estasità sublime. Lo spazio sublime heideggeriano non è altro che l’abitare poetante sublime, o chiasmepochè che chiasmeggi o getteggi in sè una simmetria, rigorosità, completezza cosmica ma che, nella sua essenza, al suo interno conserva e svela un disordine, un'a-simetria che dissoneggi il sublime, ove soggiorneggi lo spazio del sublime. Ma lo spazio ed il tempo possono svelare una ........
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Sublime è l'amore-sublilevolmente...
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sublime l'amore, perchè è una energia capace di pervadere e innalzare lo spirito e il corpo...
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Sublime è l'amore-sublilevolmente...
sublime della gestell che spazieggi o la verità della struttura ontopologica consente all’ikona d’essere-sublyme, e consente alla verità di disvelarsi nella sublymanza quale evento della verità o evento dell’aletheia o evento della disvelatezza della sublime-gestell dell’esseRe che sublimeggi. La sublymità è la verità o meglio l’essere-sublyme è l’aletheia della sublime-gestell della destinanza dell’esseRe che sublimeggi la verità del sublyme disvela l’essere gestell-aletheia sublime o la radura ove possa abitare poeticamente l’essere ed ove possa aleggiare l’evento dell’aletheia-sublime, è la sublymanza della verità dell’ikona dell’abisso sublime, dell’abgrund sublime dell’essere: la sublimità è innanzi tutto l’ontopologia della gestell sublime dell’abisso dell’esseRe che sublimeggi una differenza ontopologica della verità sublime. L’essere-sublyme eventua l’aletheia sublime ontopologica quale sublymanza dell’essere nel sublyme che sublimeggi o dell’essere ontopologia sublime. Anzi solo la verità-sublyme discopre l’ontopologia dell’essere sublyme dell’esseRe che spazieggi il sublime. Ma che cos’è il mettersi in sublymanza dell’essere-sublyme? Anzi che cosa getteggi l’essere-sublyme nella sublymanza? È la gettatezza-della-verità sublime dell’essere nell’aletheia sublime, grund ed abgrund del sublyme che si dà, getteggi la mondità ontokronotopica sublime. L’essere si eventua nel sublyme quale aletheia che aletheggi, disvelatezza dell’ontopologia dell’essere sublime, dell’esserci sublime: tutte varietà compresenti nella gettatezza-del-sublyme quale aletheia ontopologica dell’essere ontoikona, ontoimagine, ontoimago, ontopoiesis, autoevento, mitoevento, ontoevento del sublime che sublimeggi. Il sublyme-estatiko delle varietà ontopologiche della verità sublime dell’essere si danno, si eventuano, si gettano quale fondale o fondeggiare nel corso della sublymanza senza mai abbandonarla, anche quando gli dei fuggono o tramonteggino, per sempre il sublyme getteggia o intenzioneggia per essere il sublime che sublimeggi: mai la verità tramonteggia, è sempre presente nel sublyme, nella sublymanza al di là. Come mai solo il sublime trascendeggi la spaziotemporalità o l’ontocronia? Tra le tante ipotesi quella più ontopologica è la messa in cura della verità sublime dell’essere. Solo nel sublyme l’aletheia ontopologica si cura da sé, getteggia, fondeggia e si cura senza gli dei fuggitivi, senza più il musagete preda dell’oblio. L’essere getteggia-la-sublyme-cura-da-sé che sublimeggi l’essere-sublyme, si cura senza l’epistemica ermeneutica, getteggia la cura della verità sublime da sé quale ontopologica che abiti poeticamente il vuoto cosmico o la radura ontopologica ontokronotopica. È l’essere sublyme che ci viene-incontro, che si disvela, così si dà, si cura nella sua futura-anteriorità e sempre ontopologicamente presentemente assente. Nel suo essere già-stata si getta nell’ontokronia .....
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sublime l'amore, perchè è una energia capace di pervadere e innalzare lo spirito e il corpo...
L'arte del sublime è l'evento sublime che mondeggi. La verità sublime accade quale verità dell'essere sublime. Nell'arte sublime sublimeggia l'essere sublime, è lì sublime l'aletheia che aletheggi: l'unica possibilità di svelare il sublime dell'essere dell'ente nellA libertà dello Spazitempo. O sublime arte-spazitemporale. L'arte sublime Spazeggia la Lichtung sublime, la radura sublime o Vuoto sublime o chora che sublimeggi, è l'arte del sublime? E' la sublime aletheia sublime? la verità sublime dell'esserità è transinfinita. Heidegger ideò lo spazio come l’impronta di un evento sublime, è l'essere che c’è nello spazio del sublime. Lo spazio sublime è in Heidegger presente sin da Essere e Tempo, lì Tecneggia come senso dell’essere dell’esserci. Heidegger svelò la spazialità sublime della spazialità dell'essere sublime. In Essere e tempo c'è la differenza ontopologica tra mondeggiare e spazeggiare sublime: l’esserci sublime non è nel mondo che sublimeggi. L’esserci sublime è nello spazitempo sublime che sublimeggi l'esserità-nel-mondeggiare-sublime. Heidegger pensò la spazità sublime dell'esserità sublime: l’essercità sublime è un mondeggiare sublime che sublimeggi grazie alla spazità sublime. L'ontopologia sublime svela l'esserità sublime che spazeggi l’esserità la tempità sublime che sublimeggi la spazità o Lichtung sublime, una radura sublime splendente di luce o sublime radura dell'esserità: spazità diradante ove si possa abitare e poieteggiare l'estasità sublime. Lo spazio sublime heideggeriano non è altro che l’abitare poetante sublime, o chiasmepochè che chiasmeggi o getteggi in sè una simmetria, rigorosità, completezza cosmica ma che, nella sua essenza, al suo interno conserva e svela un disordine, un'a-simetria che dissoneggi il sublime, ove soggiorneggi lo spazio del sublime. Ma lo spazio ed il tempo possono svelare una differenza ontopologica: il tempo della kosmesi, la bellezza cosmica si eventua in una spazio sublime, e per converso o paradoxa la kalousia spaziale si disveli nell'ecxstasi temporale sublime che sublimeggi la kalousia sublime. In principio il sublime è isologico ontopologicamente con gli eventi dello spazitempo sublime. Il tempo o dimensione non spaziale del moto è infinito. Kant ridusse il tempo ideale a un'intuizione a priori della sensibilità interna, introducendo così il dualismo tra il tempo psichico, della sensibilità interna, e il tempo fenomenico categorico: è il tempo astratto, ma c'è il tempo ontologico e pre-metrico, il futuro non è un entità. Il tempo o lo spazitempo è il curveggiare. Da dove ha avuto origine la differenza ontopologica tra presente, passato e futuro? Perché si ricorda il passato ma non il futuro? L'evento sublime dell'Esserità sullo spazitempo abisseggia, dà la visione dell’Esserità sublime dall’invisibile, dà ascolto al silenzio inaudito, dà senso al sublyme: getteggia i sentieri dell’essere sublime nell’Abgrund-sublyme, nel senza fondo che fondeggi l’Esserità; il campo sublyme è la Gestell-sublyme dell’Abgrund-sublyme, s’eventua nei sentieri dell’abisso sublime.
Lo spazitempo del sublyme è l'ontopologia dell’esserità sublime, è la Gestell sublime dell’abissità, dell’Abgrund-sublyme, radura sublime dell’invisibile, sublime indicibile.
Il sublyme è la transonanza dell’Esserità che getteggi nello spazitempo il sublyme.
Il sublime è la Gestell nell’Abgrund-sublyme, senza fondo nell’aldilà, oltre l’orizzonte, oltre il tramonto, oltre la fine e il fine, oltre l’eclisse.
Il sublyme che spazeggi la Gestell-sublyme, l’impianto sublime ove l’Esserità sublime avviene, getteggi dall’aldilà, ci viene in-contro e si incontra nella sublyme spazitempità, quale Esserità aldilà che si presenta di fronte, davanti, dinnanzi quale intervolto, dell’invisibile, indicibile, inaudito del sublyme.
Il sublyme-spaziale si presenta sempre aldilà: eventità che si incontra nei sentieri della gettatezza quale Abgrund-sublyme dell’Esserità abissale che si in-contra nella radura ontopologica, nel vuoto ontopologico, nelle singolarità della cronotopia sublime. La differenza ontopologica tra il sublime e la sublyme spazità che eventeggi nella differenza tra l’Essercità sublime dell'onTopologia dell’Esserità sublime che ci viene incontro, che si in-contra, di fronte quale sublymanza dell’aldilà, dell’abisso, quale matastabilità, Gestell dell’Abgrund-sublyme. La sublyme spazità dell’Esserità che ci in-contra di fronte: è la sublyme abissità che ci sta sempre di fronte, ci abita e che ci in-contra quale aldilà. Ma il sublyme si presenta quale struttura ontopologica,in qualità di salvezza, cura, pensiero poetante del sublyme. La sublyme spazità è l’Esserità-sublyme: metastabilità dell’abisso sublime, dell’invisibile, dell’indicibile, dell’inaudito, dell’aldilà, è libero, è più libero, sublyme è la libertà dell’Esserità-sublyme che sublimeggi. Il sublyme è la radura ove getteggia e si incontra sempre di fronte l’eventità dell’Esserità sublime. La spazitempità sublyme è l’accadere della presenza dell’Esserità sublime che si dispiega dall’abisso, dall’aldilà,dall’invisibile, dall’indicibile, dall’inaudito: decostrueggia il tempo dell’Essercità, o il sublyme spazio eventeggia l'Abgrund-sublyme, dà fondatezza alla Grund-sublyme, si svela in-contro, di fronte, in relatività, quale Esserità che sublimeggi l’Essercità, o la Physis, Ikona sublyme del pensiero poetante della Physis-sublyme, è la differenza dell’Esserità sublime che getteggi la Physis dell’Esserità che eventua l' Esserità dell’Abgrund-sublyme dell’Essercità, o dell’Esserità che mondeggi la Physis-sublyme-ontopologica. Lì la transonanza dell’Esserità sublime ci in-contra, dà senso all’ontopologia poetante della Physis-sublyme. Ma il campo della Physis-sublyme-ontopologica è l'onTopologia dell'abgrund-sublyme: immagine dell’abisso dell’Esserità o dell’Esserità abissale che getteggi il sublyme che sublimeggi il grund-sublyme o gestell-sublyme, ikona-sublyme della struttura ontopologica ove eventeggia ......