.....brav....i, ma ordini super..io...ri...mi ordi...nano...pauca verba.....
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evwryvere:
......lei è sublime.....amante del disordine..in lei c'è la leggerezza ma anche la tristezza d'una nuvola a primavera.....lei è sublime amante del di-venire ...in lei c'è la luce...ma anche il buio atroce d'una nebbia siberiana....lei è sublime nemica delle tenebre....è caotica come il sole...ma le piace il perielio di venere.....non saprei bene se le piace la nostalgia della pace o l'ira della vittima che tace.....ma sublime lei è e sarà...non mi sognare............ho le labbra grosse da attraversare, la sera o al mattino: non fa differenza, tanto ci sarà sempre chi avrà gli occhi per ridere e lo sguardo finto metallo con la pelle di coccodrillo. Ogni sera al tramonto alza gli occhi al cielo e pensa: quando era nera la mia giornata....tant'è che non riuscivo mai a sapere quando il lunedì venisse...il tre o l'otto o il sei....sono? Sì, sì, ancora un altro poco ed andrò a dormire....sognerò gli occhi tristi della sera e la luna mi farà compagnia, col raggio blu dell'estate e col raggio rosa dell'autunno....ma non mi sognare..........non ti farà bene sostare sulle piazze di notte e cantare come i grilli dei conventi...e...le sere passate ad urlare: dio, dio, non molestare gli organi e i letti e le strane passioni dei gatti.....AH gli occhi di metallo lucido li ho visti una domenica pomeriggio in vitro...in vetro...dietro le vetrate virtuali....ma non mi sognare...mai più.....o i sogni non ti lasceranno più...
Kant: ...il tramonto dei sogni.............io li guardavo e lei con il fare incessante delle lepri apriva i cassetti dei sogni....non ti destare...mi sorrise l'alba: è il tramonto dei tuoi sogni. Fra un poco verrà la sera ed uscirai di qui libero come gli uccelli del mare che vanno a pescare di notte il sangue blu, ma lei non ci sarà più. Adoro ancora la sera restare a guardare la notte più buia, con le stelle annoiate d'essere fisse e il creato che è lì che attende i desideri dei nostri sogni. Ancora una volta e tutto sarà scomparso sulla faccia della terra...non c'è più pioggia, non c'è più luce, non c'è più un santo che ti produce un miracolo stanco o appena più in linea con l'orizzonte e l'universo....ah io mi sentii persa tra le sue braccia forti come una gru a primavera....ma c'era il sole e c'era il mare e a me veniva voglia di cantare le nenie da bambina, quando l'età incrina e la soglia tra la vita e la morte torna a vacillare....ti manderò un bacio postale...quelli con i timbri di fresco, con le scale attorno e le scorie del tempo appese come coriandoli a carnevale. Ancora un solo attimo e poi potrai morire: mi guardò con gli occhi più lucenti della semisfera del circolo polare artico , ma non si smosse dal suo destino. Subì ancora una volta la sorte avversa: aveva un diadema con la gonna più vaporosa della serata, di quelle che quando ballano fanno vacillare il mondo e il cuore...e si inizia a tremare come se si fosse sottozero all'equatore. Oh la musica era bella sì, ma si cantava da folli....con l'orchestra che suonava il rock dell'infanzia maledetta e le gonne che volavano senza pantaloni e senza senso....ma quella notte non si lasciò alla sorte il privilegio di fare le scarpe. Capii all'improvviso che il tempo della giovinezza era pallido e il tempo del sorriso già dietro le spalle dei vecchi platani d'un giardino verde e rosa, blu e glicine, lillà...lì....là...quando sorgerà ancora il tempo della pazienza fuggitiva e secolare, quando la sorte guarirà gli incubi che accompagnano la luce del giorno. Quando verrà? Ora che non ci sarò più? Oh spinga, spinga forte: il pedale dovrà tremare con la forza d'urto delle navi da crociera e la bellezza degli sguardi di fanciulle prima che per loro sia già sera o notte fonda....addio, addio, affonda pure negli abissi del tempo...tanto non ci sarà mai più chi le darà la luce dell'inverno a sole spento...
Brezza:
............oh mare.....mare....non mi lasciare di notte a naufragare...con le stelle di notte che guardano le volte del creato tutte le volte che il loro sorriso si volge al passato.....oh non gridare invano....tanto gli astri sono tutti folli....oggi ti dicono che potrai trovare i tuoi sogni nel cassetto, domani nel letto e un altro giorno ancora non si sa dove o si speri o si spara....attenda pure un altro anno, tanto dovrà arrivare ancora con lingue piene di vento e la chioma nera e china e bianca...come l'alba......ah ci sono giorni in cui la sera non arrivi mai e il tramonto duri il tempo infinito che serve per morire, nascere e rivivere in altri luoghi, in altri mari, in altri universi....senza sentirsi persi, né tremanti di gioia o di paura, ma solo vuoti....soli....come il sole nella radura della foresta nera, nel cuore del continente più antico d'ansie e di timori....come quando pare che non ci sia più niente da fare per restare ancora in vita...oh non mi sogni più con la gioia del cuore e il sorriso perso per strada mentre si cercavano le viole. Non è ancora giunto il tempo in cui la notte avrà lasciato le sue spoglie alle stelle e vestirà la corolla con i fiori roridi di pianto. No , non mi sento stanco: è solo il soffio della vita che mi lascia.....accompagna la notte con il dolore della morte e al mattino fugge via ....con la velocità dei sogni...sogni ad occhi chiusi e ad occhi aperti..................................................................E' sveglio? sono le otto del mattino e la sua sorte sta partendo...non so più dove andare ed ho una gran voglia di morire....ma fra poco sognerò di entrare in quella luce che fin allora mi uccise...tutti i sogni...a occhi chiusi e a occhi aperti. Ma, la prego, non apra...perchè è la morte che mi attende con l'arma bianca e nera vicino al mare...oh no, no, non so soffrire...ma fra poco morirò e mai più la rivedrò...io la sogno sempre, sempre, oh come è dolce il tempo, oh come è forte il vento....ma lei fermare non si può e dove andrà...non lo so...ma non si volti mai, non si giri e ri-giri mai...giammai vorrò che i suoi sogni siano spenti come i miei...non si fermi più. Sento già suonare. Quella porta è già aperta e il sole dell'infinito già splende in altomare...mi vien voglia di gridare, ma la mia voce non suona più, le mani e i piedi sono immobili..come il respiro...il mio povero cuore non mi batte e ri-batte più ed il mitico corpo giù si sente giù...giù, giù fin nell'abisso...da dove non non si sale più su...sussù non mi lasciare...non mi lasci, ma non si fermi...continui almeno lei a sognare...ad occhi chiusi o ad occhi aperti...tanto per sognare non serve guardare...
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