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Forum tematici => Attualità => Topic aperto da: kant.51 - 8 Luglio 2009, 15:45:07 pm
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Intercettazioni, Internet dice no al ddl Alfano. I blogger incrociano le braccia per la prima volta
ultimo aggiornamento: 07 luglio, ore 19:26
Roma - (Adnkronos/Ign) - Sciopero il 14 luglio in concomitanza con quello dei giornalisti: "E' una protesta della Rete contro un provvedimento che avrà l'effetto di disincentivare l'uso dei blog". Aderirà Antonio Di Pietro: "Contro il bavaglio all'informazione promosso dalla legge criminale del ministro Alfano".
Continuo a dire che il potere costituito, di qualunque colore, teme la rete, credo oggi sia ancora uno dei pochi mezzi davvero capaci di riportare la voce di ciascuno sfuggendo a controlli e manipolazioni se si vuole....e ne sono ben felice! W00T!
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proprio stamattina ho letto un articolo[url] sempre riguardo la libertà di stampa...
Articolo 21 della costituzione:
"La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"
eh si, i blog sono la forma più elementare della libertà di stampa, del diritto di ciascuno di esporre le proprie idee... condivido questo sciopero. (http://www.facebook.com/ext/share.php?sid=123047417588&h=u3YzQ&u=IkwVH&ref=mf)
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Appoggio la tua convinzione, la "rete" deve essere libera da interferenze esterne salvo i blog di pedofilia o di razzismo estremo, sia che siano rivolti alle "razze" come tali che estremismi politici belligeranti. Vi è però da dire una cosa che a me pare opportuna. Io penso che vi debba essere una forte censura rivolta alla stampa che mette titoli altisonanti su articoli che si rivelano non coerenti con essi e quegli articoli che "sbattono" in prima pagina persone che o sono estranee ai fatti citati o mancanti di prove conclamate sulla colpevolezza delle stesse. Ossia il giornalismo deve rientrare nei canoni della verità della notizia e non servirsi di essa per "tiratura" economica. Non dimentichiamo inoltre che noi cittadini, attraverso ai numerosi balzelli manteniamo i giornali ed è quindi doveroso per loro non tentare di scrivere notizie tendenziose o di classe e questo purtroppo è stato disatteso da lunga "pezza". Un'altra cosa non di poco conto deve essere la pubblicità veritiera e non asservita a benefit economici. E' ovvio che qui sto scrivendo di moralizzazione della carta stampata ed è una dura battaglia contro le lobbi commerciali che infestano il mercato................