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Piccoli Scrittori... => ... scrivono poesie... => Topic aperto da: ferdinandogiordano - 14 Luglio 2009, 12:23:47 pm
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Se tu fossi un pane ed io un forno
potrei far indorare le tue croste
e prenderti poi in mano per un morso.
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Morso del desiderio amato.
Morso del dolore che si sazia.
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La mia bocca sarebbe la cottura se tu fossi il pane.
E se non avessi i denti non ti ferirei.
Non ti mordei e ti bacei con attrazioni rapide
e maree struggenti come alla luna il mare.
*
Ti ho sempre amata senza sapere d'amarti tanto
perché l'amore lievita la crosta su bolle d'aria
che fanno andare a vuoto il morso.
*
Quindi è la tua bocca che mi indica cose nuove
come le tue gambe a punta
slanciate verso l'alto e che non vedo ora
e lo fai con lingue vive da millenni
che tutti parlano, persino il pavone e la sua prima ruota.
*
Ma sei la vampa.
*
Il tuo calore asserva anche il sole
che tergiversa per non affrontarti in campo aperto
e si riversa nelle finestre per duplicarsi
Perché è fuori da ogni ipotesi che questo terrazzo sia un cuore
e che il dondolo l'anima.
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Ovunque io raccolga i miei pensieri che ti comprendono
un limoneto avrebbe meno foglie
e ancor meno frutti darebbero se non l'innaffiassi di te.
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Io so d'amarti perché non ti amo ancora come vorrei.
Affretto scale come a venirti incontro.
Corro. M'affanno. Ma non salgo a te.
E non ti amo come so ti manca, ma
sei in questo grattacielo di rincorse l'apice.
Il culmine dell'ascensione. La guglia in tensione.
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E la mia casa solo un guscio d'uova
a cui manca la chioccia per la cova.
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bella!!!evry con simpatia,serena serata...
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hai un'espressione poetica compiuta e matura, sei padrone del verso e della tua capacità di esprimerti, i risultati sono molto buoni, immagini vive, corpose, versi fluidi, originalità ...