Anna seduta sulla sponda del fiume
vedeva passare carretti e soldati
aspettava il suo amore partito...
Scioglieva i capelli
strofinava le guance per farle più rosse
e le sue mani erano tenere e bianche
"Anna, chi aspetti? "
chiedeva la gente curiosa
Allora lei scuoteva la testa e sulle sue labbra
nessun nome, nessuna parola
ma i seni tendevano
la camicetta sottile
nel suo sospirare
Passavano gli anni, lei
era ancora la bella del fiume
e rifiutava gli amanti
che andavano via rabbiosi
e un po' tristi
senza provare i suoi baci
Di notte piangeva e sperava:
"Solo domani...
aspetterò ancora domani, forse verrà..."
Anna, sono grigi i capelli
ormai
avvizzisce la donna
nella veste sottile
e crepe leggere
si stendono sulle sue guance...
Un amore perduto, mai nato
atteso
un amore sprecato, piccola Anna...