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Dolce è la palude, con i suoi segreti,
fino all'incontro con un serpente;
ed è allora che rimpiangiamo il villaggio
e ci allontaniamo
in quella corsa sfrenata
che solo i bambini conoscono.
Una serpe è il tradimento dell'estate,
l'inganno, la sua meta.
Poesia non datata, in Silenzi
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Se avessimo ali
per sfuggire al ricordo
molti volerebbero,
abituati a cose più lente
gli uccelli sgomenti
scruterebbero l'interminabile schiera
di uomini in fuga
dalla mente dell'uomo.
(1872)
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Da un vuoto all'altro,
in un cammino senza senso
muovevo passi meccanici,
per fermarmi e perire
o andare avanti,
a tutto indifferente:
se giungessi alla fine
se di là di ogni fine
l'indefinito si aprisse -
chiusi gli occhi e a tentoni
procedetti ugualmente:
era meno penoso essere cieca.
(n. 761)
Perdonami se mi sono permessa di postare un'altra poesia della Dickinson....ma quando sento il suo nome non riesco a fare a meno di parlarne...è una delle poetessa che preferisco e mi fa piacere trovare finalmente qualcun altro che la apprezzi! ^_^
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ma che perdonami!!?! HAI FATTO BENISSIMO!!! anche a me piacciono le sue poesie... grazie per lo splendido contributo! :-)
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beh, allora...prego!!! :-d
buona serata!
e già che ci sono ne posto una tra le mie preferite:
Il Tramonto di Sera - è naturale -
Ma un Tramonto all'Alba
Capovolge la Natura - Signore -
Così Mezzanotte - diventa - Mezzogiorno -
Le Eclissi sono - previste -
E la Scienza a loro s'inchina -
Ma fa che Una si affacci all'improvviso -
L'Orologio di Geova - è guasto -
(1862)
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Come per altre cose, l'amore a un certo punto
ci sta stretto: lo riponiamo nel cassetto -
poi un giorno si rivelerà di foggia antiquata -
come i costumi indossati dai re.
(1864)
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Amore - tu sei alto -
non ce la faccio ad arrivare fino a te.
Ma se fossimo in due -
chissà, forse insieme a turno
attaccando il Chimborazo
potremmo - ducali - giungere a te.
Amore - tu sei profondo -
non ce la faccio ad attraversarti.
Ma se fossimo in due -
invece che uno -
panfilo e remi - chissà, qualche estate
sovrana - arriveremmo fino al sole.
Amore - tu sei velato -
Pochi - ti guardano,
sorridono, mutano, vaneggiano, muoiono.
Senza di te - sarebbe cosa ben strana
quella felicità perfetta da Dio
soprannominata - Eternità.
(1862)
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c'è un altro cielo,
sempre sereno e bello,
e c'è un'altra luce del sole,
sebbene sia buio là -
non badare alle foreste disseccate, Austin,
non badare ai campi silenziosi -
qui è la piccola foresta
la cui foglia è sempre verde -
qui è un giardino più luminoso -
dove il gelo non è mai stato,
tra i suoi fiori mai appassiti
odo la luminosa ape ronzare,
ti prego, Fratello mio,
vieni nel mio giardino!
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Sola, non posso stare -
perchè mi vengono a far visita
ospiti al di là della memoria -
ospiti che ignorano la chiave di casa.
Non usano abiti o nomi -
calendari - o climi -
ma abitano case comuni
come fanno gli gnomi.
A volte corrieri interiori
ne annunciano l'arrivo -
ma mai la partenza -
perchè non se vanno più.
(1861)
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Questa che hai postato secondo me è una delle più belle, forse proprio perchè esprime l'immortalità della poesia negli ultimi quattro versi: la creatività del poeta arriva e nel momento in cui è messa su carta non può più andare via...stupenda!!! :-X
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Se avessimo ali
per sfuggire al ricordo
[...]dalla mente dell'uomo.
Mi è sempre piaciuta questa,e anche l'ultima che avete postato,perchè è un tenero modo di esprimere l'arrivo di questi ospiti non richiesti per cui poi arriviamo a vivere... :-X mi aggiungerò anch'io alla "postation"! :-d
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Morire alla mia musica!
Ribolli! Ribolli!
Tienimi finché l'Ottava corre!
Presto! Irrompi dalle Finestre!
Ritardando!
La Fiala è rimasta, e il Sole!
(1865)
grande Young! :-d
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A un cuore spezzato
Nessun altro può volgersi
Senza l'alta prerogativa
Di avere anch'esso sofferto
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Io non sono Nessuno! Tu chi sei?
Anche tu - sei - Nessuno?
Bene allora siamo in due!
Ma non dirlo a nessuno!
Ci caccerebbero - e tu lo sai!
Che orrore - essere - Qualcuno!
Che volgarità - come una rana -
che ripete il suo nome - tutto il mese di giugno -
a un pantano che la sta ad ammirare!
(1861)
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bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa W00T! W00T!
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As Frost is best conceived
By force of it's Result -
Affliction is inferred
By subsequent effect -
If when the Sun reveal,
The Garden keep the Gash -
If as the Days resume
The wilted countenance
Cannot correct the crease
Or counteract the stain -
Presumption is Vitality
Was somewhere put in twain -
Come il Gelo è compreso al meglio
Dalla forza del suo Esito -
L'Afflizione è dedotta
Dall'effetto che ne segue -
Se quando il Sole riappare,
Il Giardino conserva lo Squarcio -
Se come i Giorni riprendono
L'avvizzito aspetto
Non riesce a correggere la ruga
O a ostacolare la macchia -
Si presume che la Vitalità
Sia in qualche punto recisa in due -
Le cose immateriali si comprendono guardandone gli effetti. Così, come ci si accorge del gelo guardando qualcuno che rabbrividisce, l'afflizione si misura da ciò che succede dopo l'evento che l'ha determinata. Se nemmeno il sole riesce a guarire lo squarcio che si è prodotto, se il trascorrere dei giorni non riesce ridare serenità ad un volto avvizzito dal dolore, significa che la vita ha subito ormai un taglio netto, difficile, se non impossibile, da ricomporre.
Da Complete poems of E.D.
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Ogni vita converge verso un centro -
Espresso - o silenzioso -
Nella natura umana di ognuno esiste
un fine -
Appena confessato a se stesso
troppo dolce
perchè la fede osi
arrischiare -
Con grande cautela adorato - come un cielo
di fragile vetro
irraggiungibile come irraggiungibile
dalla mano il manto dell'arcobaleno -
E tuttavia con ostinazione inseguito
più certo - per la lontananza
e alto - come per la diligenza lenta dei Santi -
il cielo -
Mai raggiunto - è possibile - dalla scarsa
avventurosità di una vita -
Ma è proprio allora
che l'eternità concede di provare - ancora.
(1863)
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Io abito la Possibilità -
Una casa più bella della prosa -
più ricca di finestre -
superbe - le sue porte -
E' fatta di stanze simili a cedri -
che lo sguardo non possiede -
Come tetto infinito
ha la volta del cielo -
La visitano ospiti squisiti -
La mia sola occupazione -
spalancare le mani sottili
per accogliervi il Paradiso.
(1862)
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Sempre, per ogni pensiero le parole
ho trovato - tranne per uno -
E questo preciso - mi sfida -
come una mano che cerchi di disegnare il sole
col gesso per razze - nutrite di tenebre -
Tu, come lo cominceresti - il tuo?
Potrai rendere il rosso rovente con il carminio -
o il mezzogiorno - con l'indaco?
(1862)
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Se le mie pene future in una volta
venissero ad affliggermi quest'oggi,
sono così felice che - son certa-
si allontanerebbero ridendo.
Se le mie gioie future in una volta
venissero ad invadermi quest'oggi,
non potrebbero essere così grandi
come questa che mi possiede adesso.
Emily Dickinson
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Dicono che "Il Tempo mitiga".
Il Tempo non ha mai mitigato
Una vera sofferenza si rafforza
Come fanno i Tendini, con gli Anni.
Il Tempo è un Test per il Dolore
Ma non un Rimedio,
Se tale si dimostra, dimostra anche
Che non c'era Malattia
Emily Dickinson
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È tutto ciò che ho da offrire oggi
Questo, e il mio cuore accanto
Questo, e il mio cuore, e tutti i campi
E tutti gli ampi prati
Accertati di contare - dovessi dimenticare -
Qualcuno la somma potrà dire
Questo, e il mio cuore, e tutte le Api
Che nel Trifoglio dimorano.
Emily Dickinson
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Se il Momento più Bello durasse -
Rimpiazzerebbe il Cielo -
Pochi - e a proprio Rischio - se ne ottengono -
Perciò di tal Fatta-non ne vengono dati
Se non come incitamento - in
Casi di Disperazione -
O Stordimento - Una Riserva -
Sono quei Celestiali Momenti -
Una Concessione del Divino -
Che così come Arriva -
Si Ritrae - e lascia l'Anima stordita
Nella sua spoglie Stanze
Emily Dickinson