Vieni!
C’è una casa
senza il tetto e le pareti,
senza porte né finestre,
osservati dalla luna
e dalle stelle
poseremo i nostri corpi
su erbe e ciclamini.
Senti!
La quiete che ci chiama
porta pace
ai nostri sensi
e ci culla di speranza
e dei sogni dell’amore.
Chiudi gli occhi!
E non immaginare
quell’attimo fatale
in cui terra e sentimenti
partoriscono pentimenti.
Sei libero di sognare.
Ti muovi adagio
dentro mari inesplorati
e non ci sono muri
oltre cui non puoi
avanzare.
Lascia stare!
Ormai è tardi
e il buio ci abbandona.
Apriamo gli occhi e
osserviamo
questa luce che ci acceca
e che distingue le pareti
della casa.
Spesse, dure,
limiti corporei,
renditi conto!
Che hai sognato
di momenti ingannatori
e d’impossibili ambizioni
e ora guardi con fervore
alla nuova notte
che verrà.
...sarà...cosi... :P
Ho osservato la figura che deriva dalla forma poetica che tu hai espresso....è conturbante, sinuosa, ondeggiante persino....."malafemmena" :-d :-d :-d :-d :P
(http://forum.leparole.info/Themes/leparole/images/warnwarn.gif) doppio post
ma era proprio necessario scomodare gli arabi??, con tutto il nostro vocabolario e poeti "a perdere"...mah! :'( e aggiungerei....ma lasciamo perdere va! :P
Non fare tanto la "santarellina" :D :-d
(http://forum.leparole.info/Themes/leparole/images/warnpmod.gif) doppio post, quote non valido