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Piccoli Scrittori... => ... scrivono poesie... => Topic aperto da: Alamuna - 24 Gennaio 2010, 19:51:57 pm
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Tu eri l’uomo
e io il sole.
Mi amasti un giorno
ché ero lontano
e mi scegliesti tra
le stelle ribelli.
Ali di carta
non ne puoi usare
perché con me
incominciano a bruciare.
Mi guardi con occhi fugaci
e urli a tutta voce
che mi raggiungerai.
Immagini i miei occhi
di carbone vivo,
acceso,
senza pietà la mia brace
che ti riporta ai tuoi giorni
di pace.
Ma mai colmi gli occhi
e mai sazia la bocca
e mai piene le mani
ancora mi brami…
Ali di cera
non ne puoi usare,
e forse lo sai
e non lo vuoi ammettere
mai.
Raggi di fuoco,
braccia di scintille,
fanno male un poco
le armi
di una stella ribelle.
Non tentar più
di venire quassù.
Ali di ghiaccio
non ne puoi usare,
e dammi retta,
altro non ti puoi inventare.
Tu sei l’uomo
e io il sole.
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Bellissima...Mi ricorda tanto il mito di Icaro =)E' ricchissima di quella pacata rassegnazione che ricca di magia fa tanto sognare...
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Un abisso incolmabile dunque? Il distacco del sublime dal semplice umano e poi la caparbietà dell'uomo nel non arrendersi mai...
molto suggestiva! :-)
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Beh, ci sono sfide che l'uomo non può sostenere. Non ancora, per lo meno. Grazie per i vostri commenti care. :-*
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bella e mitologica serena notte a presto evry
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Grazie anche a te Evry, buona giornata :-)
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Molto bella Alamuna!!!mi piace anche per il concetto che racchiude in sè...riconoscere i propri limiti come uomini richiede molta umiltà ed è quello di cui avremmo spesso bisogno...grazie Alamuna per aver postato questa tua poesia! :-)
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Grazie Satine!