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Parole parole parole...
Nella follia di magici riti ecco scoprir gli spiriti aviti
che in contesto di folli sembianze coprono proprie e altrui devianze
e mentre il gatto gioca col topo nessuno sa fare a meno del gioco
un gioco assurdo che fa e che distrugge per non sentir le proprie e altrui ugge
Mordi azzanna colpisci e poi fuggi mentre dentro te tu ti struggi
per cercar quel che non si conosce nascosto com'e' in mezzo alle cosce
nei meandri di un labirinto in cui anche tu ritrovi te a stento
e mentre insegui così verità neppure apprezzi il senso che ha
Gettati dunque in questo buglione in cui non c'e' solo la tua confusione
ma il fumo e' tanto e l'arrosto non cuoce e l'illusione a volte non nuoce
gettati ancora dentro la vita che non e' poi così lunga e infinita
ma presto viene alla sua conclusione per dirti quanto tu sia un gran coglione
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Sei un moderno cantastorie, Delirium...un po' Pasquino, un po' menestrello arguto, un po' romantico, un po' erotico...
Hai l'immediatezza di una risata, l'arguzia di una lama sottile e la musica delle tue parole... ^_^
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Grazie Kant. Sono belle carezze.
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Nella follia ci siam tutti quanti poeti teologi filosofi e amanti
e se ti domandi che cosa e' pazzia tu stai ingannando l'anima tua
e' quella che alberga dentro di te perche' piacere più grande non c'e'
che di fuggire alla monotonia di un andirivieni che non sai cosa sia
Ma l'illusione di esser qualcuno di esserci ancora non esser nessuno
e' dunque l'ubbìa della povera gente che vuole essere sempre presente
come nel ventre di mamma sua e questa è dunque la sua malattia
quando insieme al seno materno capì in che cosa consiste l'inferno
E così ci volgiamo ad ogni orizzonte senza capir cosa abbiamo di fronte
sempre ripieni di ogni tensione che invece di luce ci da confusione
e sempre insicuri prostrati e perdenti pieni di ansie e mali dolenti
a domandarci dove e' l'errore che ci regala il sottile terrore
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bellissima,grazie,serena notte evry
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^_^...interessante questa tua follia...molto lucida direi! W00T!
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Amore amore voglio l'amore voglio che scoppi di gioia il mio cuore
voglio me stesso voglio il possesso voglio che sia soddisfatto il mio sesso
voglio passione voglio l'unione voglio intonare un' eterna canzone
in cui io sono protagonista dentro il teatro in bella vista
Voglio attenzione voglio emozione voglio una vita di dannazione
purche' soddisfi il cuore e la mente e anche l'anima mia incontinente
voglio l'abbraccio voglio il sudore voglio goder mentre faccio l'amore
-voglio essere tutta per te io saro' schiava e tu sarai il re-
-Lo voglio anch'io saro' il tuo dio tu sarai mia e io sarò tuo-
come bambini e folli amanti pazzi d'amore viviamo di istanti
e forse e' questo il senso nascosto dove il senno non trova mai posto
perche' quando l'amore e' infinito nulla e' dovuto ma tutto ti e' dato
-Dai vieni qui abbracciami un po' ti voglio dar tutto quello che ho
stringimi forte fino alla morte affronteremo insieme la sorte
dono me stessa e' una promessa il corpo e l'anima mia ti e' concessa
e in cambio voglio la tua dedizione la tua promessa e ogni attenzione-
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e dell'amore le dolci promesse / raccogli pure, fruttuosa messe.../ languidi baci, accese carezze, giochi d'amore e di sesso prodezze/ che già si sente la primavera/ ed ogni amante sospira e spera... :-)
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e dell'amore le dolci promesse / raccogli pure, fruttuosa messe.../ languidi baci, accese carezze, giochi d'amore e di sesso prodezze/ che già si sente la primavera/ ed ogni amante sospira e spera... :-)
...così appare ad uno sguardo fugace e dopo il letargo vien meno la pace
il corpo si infiamma e pure la mente sogna l'amor e l'orgasmo fremente
e si riparte in cerca di guai chiamandoli amor come fanno gli eroi...
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Eccolo il germe che crea nuova vita e ogni altra meta e' svanita
un fuoco che arde e tutto confonde e la sua luce nel buio diffonde
ma ecco che viene di nuovo il mattino il fuoco e' spento ed il capo è già chino
e anche la folle follia dell'amante d'un tratto appare fredda e distante
Parole parole tante parole di cui rimane poi solo la prole
e l'ansia e l'angoscia di chi ha provato l'unione con dio e con il creato
e poi è guarito è tornato normale e attende il giorno del suo funerale
perche' di eterno c'e' solo l'inverno dove il solo calore e' l'inferno
Ma la follia e' gaia e giocosa come di maggio appare la rosa
e non gli basta una sconfitta perche' quando cade lei cade ritta
e ancora riprova senza rancore perchè vuole sempre e solo l'amore
anche se sa che è soltanto illusione e morira' come ogni passione
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Per noi bambini dall'animo mesto giocar all'amore e' solo un pretesto
in realtà vogliam solo gioco che sia per tanto oppure per poco
e per giocare escogitiamo ogni invenzione anche dire - ti amo! -
besta goder del momento fuggente che eccita il cuor e ravviva la mente
E anche il vecchio bacucco e malato come il giovane e' sempre agitato
sempre in preda a questo tormento che vuole goder del suo godimento
nulla e' proibito tutto e' permesso che sia l'azzardo la droga od il sesso
in un delirio esilarante che tutto distrugge...il corpo e la mente
E allora via! fra frizzi e lazzi senza ritegno e senza imbarazzi!
diamo la via a questa follia che tanto nessuno sa' cosa sia!
così l'apostolo e il menestrello faranno il mondo più fresco e più bello
e la bisbetica isterica e ansiosa potrà finalmente godere gioiosa
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E allora via dalla coscienza che vuole soltanto la penitenza
e dal genitore che punta il suo dito contro il gioioso senno smarrito
e dal turpe medico di corpi e anime che si perde in mille disanime
e pure da mamma e da barbapapa' che piu' che romper maroni non fa
godiamo godete esultiam tutti quanti! noi della vita siamo gli amanti!
e fra pazzi folli narcisi e schizzati noi ci sentiamo di gia' confortati
che mal comune un po' gaudio lo e' perchè muore il povero ma pure il suo re
e alla fine del gran carnevale siam tutti appagati nel bene o nel male
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storie d'ordinaria follia,ma vecchio bacucco,non ti sembra stonare ,al centro di cotanto chiare ed eloquenti parole?non è una critica, ma stanco vegliardo non sarebbe più appropriato,grazie per le tue chiare e leggibili poesie ,serena notte evry
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Prego cara. vecchio bacucco e' piu crudo e rende meglio l'idea, non trovi?
Deliziati del seguito...
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Ma se ancora e' oscuro il messaggio e dalle parole non trai alcun vantaggio
eccoti dunque una novella che illustrerà piu' di ogni favella
quale e' la piccola grande illusione che cerca nei sogni la soddisfazione
e come una mummia attende occasione nel giorno della ressurrezione
C'era una volta un bruco ignorante che si celava in mezzo alla gente
perche' aveva paura di tutto e niente per lui aveva un costrutto
percio' a tutti trovava difetti e gli uni e gli altri non eran perfetti
cosicche' il suo piccolo mondo era di un buio tetro e profondo
e si lamentava in ogni occasione di come era triste la sua condizione
e di come la sorte arcigna e malingna con lui si accaniva con somma scalogna
e fu così che fra mugugni e lamenti decise di mettere fine ai tormenti
e si rinchiuse in un bozzolo oscuro per creare fra se e gli altri un muro
Così stette li a piangersi addosso diventando ogni giorno piu' grosso
rimuginando nei suoi pensieri come dissolvere i suoi dispiaceri
finche' un giorno di primavera sentì che sempre più strano lui era
e ormai troppo strinto ci stava li dentro che si decise a romper l'incanto
Così uscì fuori in un giorno di maggio e c'era il sole e un dolce paesaggio
e l'aria tersa e il profuno di fiori e tutt'intorno leggiadri colori
e un' altro bruco passava di la' convinto anche lui della sua nullità
ma si fermo' come d'incanto perchè ciò che vide era un schianto
-Come sei bella sei una farfalla e vicino a te tutto si annulla
che bei colori gioia degli occhi e più invitante di mille balocchi
oh si che tu sei fortunata chissà come e' bella per te la tua vita
perche' tutti ai tuoi piedi tu avrai cosi' splendida come tu sei-
E fu cosi' che divenne farfalla che fra i colori dei fiori ora balla
e invece che esser felice e contenta si sente ogni giorno e ogni ora più spenta
e corre a deporre uova di bruco sicura che il suo sia un dono caduco
sperando sempre nella prossima vita che la vedrà finalmente guarita
E tu che vaneggi fra sogni e speranze e piu' non comprendi le circostanze
rifiuti il presente e con sguardo assente nel quotidiano non cogli più niente
perché la realtà non e' nel tuo regno in quanto rimanda sempre ad un segno
in cui interpretare cio' che sara' e quello che un giorno forse verra'
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mi è paciuta...serena giornata ...tranquillo fine settimana evry
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Grazie cara. ma si puo' continuare......
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E in questo buglione ti muovi sconfitto gobbo e piegato ormai derelitto
a domandarti dov'e' che hai fallito e in quale fosso il senno hai smarrito
a domandarti se gli anni passati hanno insegnato o son stati sprecati
e ogni notte pregusti nei sogni la vita futura che aneli e che agogni
Ma ecco guarda! è sorto il mattino la luce del giorno fa già capolino
e' l'occasione del rinnovamento e' l'occasione di un nuovo evento
ma appena ti immergi nel gorgo del mondo l'ansia del caos ti coglie ruggendo
e ancora ripiombi nella disperazione e fuggi temendo la tua dannazione
e in questo covo una gabbia di matti i folli si addentrano quatti quatti
a cercar la comprensione che hanno evocato in ogni occasione
ma che la fuori proprio non c'e' perche' non c'e' tempo ne spazio per te
perchè sei figlio di un dio minore e ti e' stato negato il piacer dell' amore
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Le ultime due composizioni che hai inserito mi sono piaciute, Delirium, hai buone capacità poetiche, secondo me.
Hai creato un po' di scompiglio con i tuoi commenti al peperoncino...a volte la battuta attira nel commentare, ma il nostro piccolo "circolo" non è molto abituato a questo genere di schermaglie, che ho visto spesso in altri siti di poesia e spesso diventano un rimbeccarsi personale più che un commentare i versi, a tutto danno della poesia in effetti...
Però sono contenta che tu sia una voce fuori dal coro, perchè è attraverso le critiche e le osservazioni che si cresce e si impara e si innestano e incoraggiano le discussioni e gli scambi di opinione, ad esempio su che cosa sia per ciascuno di noi la poesia, come la si intenda, che cosa ci aspettiamo dai versi di un poeta, che cosa desta in noi un'eco di risposta e riconoscimento...
Io non so darti definizioni, tu cerchi logica e chiarezza, ho sentito gente qualificata dire che la poesia è "mistero" e non deve essere mai chiara del tutto...mah! Personalmente la definisco tale, POESIA, quando desta in me emozione, riconoscimento, quando lascia una traccia senza sforzi da parte della mia memoria, quando esprime l'animo e la mente di chi l'ha creata nella sua genialità...non sono molti i poeti che mi coinvolgono completamente, pochi sono quelli che hanno il dono ( tale lo considero) ma ci sono tanti livelli di coinvolgimento e musicalità e ricerca di uno stile proprio e originale e apprezzo sinceramente chi desta in me emozioni, a me piace commentare ricercando il bello che ciascuno di noi riesce a dare, non per buonismo, ma perchè è proprio quello che noto spontaneamente...
Comunque leggerò con interesse i tuoi commenti, apprezzando le critiche costruttive e le opinioni personali al di là di facili battute e confrontando il tuo sentire con il mio, tutto serve per imparare... :-)
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la seconda parte è più bella,la follia ,vista come diversità,ma in realtà siamo tutti un po' folli,non fosse solo per il cercare di comprendere il senso della vita,c'era una bellissima scena di un film di tarkowskj,mi scordo sempre come si scrive ,dove un uomo toccava il tema della follia...non so...cosa è normale e cosa nò ,so solo che non ho paura alcuna di chi non è uguale a me,una serena notte,felice fine settimana,a presto evry
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Personalmente la definisco tale, POESIA, quando desta in me emozione, riconoscimento, quando lascia una traccia senza sforzi da parte della mia memoria, quando esprime l'animo e la mente di chi l'ha creata nella sua genialità...non sono molti i poeti che mi coinvolgono completamente, pochi sono quelli che hanno il dono .......
Ecco. Questo e' quello che vorrei anche io. Sia per me che per gli altri.
Chi parla a se stesso non fa poesia. Si masturba.
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E io che non crollo non cedo e non mollo mi barcameno loquace e satollo
con insalate di mille parole che han poco senso ma non sono male
e vogliono ambire a ricordare che ogni momento e' un momento da bere
e se lo sguardo ti cade al bicchiere tu mezzo pieno lo devi vedere
E cerco l'amore in ogni anfratto senza pudore e senza ricatto
chi me lo da ne avra' ancor di piu' chi me lo toglie non ne avra' piu'
perche' ce n'e' tanto nascosto fra i rovi ma non e' detto che sempre lo trovi
e a volte vai a cercarlo lontano e non ti accorgi che e' a portata di mano
Se trovi l'amor hai trovato la cura e nulla potra' piu' farti paura
cura l'affanno cura l'angoscia cura l'ansia e la tua verga moscia
cura pure la frigidita' che un po' d'amor regredire fara'
cura nevrosi e infantilismo e ti ridona il piacer dell'orgasmo
e allora sai...ti diro' senza prosa viva l'amor che da senso a ogni cosa
anche chi e' privato di senno se gode l'amor non teme l'affanno
l'amor che e' affetto in tutte la pose che dona sostanza a persone e cose
l'amor che e' un dono gratuito di Dio che rende adorabili te e pure io.