Non è il vento
questo soffio nel mio orecchio,
ma il tuo respiro caldo, inebriante,
che mi sfida, esperto, lui contro
il mio esercito,
mille brividi, tutti racchiusi
in me, come fossero uno solo, ed io
il condottiero –
e vorrei dimenticarmene oggi
così che sia di nuovo, domani,
la tua vittoria –
l’emozione più bella.