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Piccoli Scrittori... => ... scrivono poesie... => Topic aperto da: michael santhers - 14 Aprile 2011, 21:02:09 pm
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All’esame di maturità
impietosi mi bocciarono
pongo a voi salienti passaggi
dai quali a torto si cementò verdetto
Dissi che l’invenzione più grande
di tutti i tempi fu l’elastico delle mutande,
da quel giorno in segno di resa
alle malfatte ognuno pote’alzare
tutte e due le mani
altrimenti una a tesa di stringa
In filosofia sostenni,
se l’invidia fosse diarrea
l’umanità passerebbe
intera esistenza con brache calate
In storia asserii.. Muzio Scevola
fu un prestigiatore
e Robin Hood era di Arcore
ove ancora un parente
ruba ai poveri per dare ai ricchi
In scienza mi superai
quando spiegai che Il maiale
altro non è che cinghiale avaro
senza vergogna al nudo
si vende le setole
A educazione fisica
sostenni,lo sport più praticato
e poco menzionato è la poesia
innesca gare di sbadigli
e vince chi più in raggiri
scrive,parla e non dice niente
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Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
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Ciao michael. bella poesia, divertente. mi è piaciuta.
Complimenti, anche per l' ironia che fai sul mondo, e sul fatto che tu sia stato "punito" con la bocciatura per la tua visione particolare della realtà, un idea diversa da quella dell' uomo qualunque. e questo secondo me rappresenta la nostra società. chi è diverso viene punito.
complimenti anche per la metafora scolastica (spero per te che sia solo una metafora!!!), la trovo divertente e geniale, ma allo stesso tempo triste, perchè descrive in modo ironico la triste uniformità di pensiero della nostra società
applausi
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è rallegrante leggere una poesia "bocciatura" dopo aver postato il prototipo della tesina >_< :-d
comunque sia, a parer mio la maturità va al di là della pappardella della materia.. nel senso che vedo questa tua metafora in questo senso o_O
mi spiego meglio :s
esser maturi vuol dire in primis avere un occhio critico sulla società che ci circonda, su tutto ciò che abbiamo attorno, ma ultimamente sembra che ogni istituzione ci voglia imporre una sorta di paraocchi: paradossalmente, conoscere l'alta cultura non significa possederla, la cultura la facciamo noi e noi (gente comune, s'intende) dobbiamo essere coloro che devono denunciare, studiare, correggere... i postumi della cultura di massa, dell'allargamento prepotente dei massmedia nella nostra vita e l'informazione globale e totalizzante... essere maturi davvero vuol dire capire le proprie potenzialità, i propri limiti, le proprie necessità umane e far di tutto perché questi tre si fondino in un'unica soluzione che sia fondamentale e "buona", giusta, per tutti.. cosa che la società oggi non sa creare e, probabilmente, non si pone neanche il problema..
leggendo questo testo mi è venuta in mente una canzone di Gaber: La razza in estinzione..
concludo dicendo che mi è davvero piaciuta (si vede, eh?? :-" ^_^)
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Beh che dire,poesia divertente anche se ironica, se mi bocceranno cercherò di prenderla con la stessa forza d'animo, ma dubito di esserne capace, come dice Deleo
essere maturi davvero vuol dire capire le proprie potenzialità, i propri limiti, le proprie necessità umane e far di tutto perché questi tre si fondino in un'unica soluzione che sia fondamentale e "buona", giusta, per tutti..
sono cosciente dei miei limiti, ma spero sempre di farcela perchè sono cosciente anche delle mie necessità: realizzarmi nella vita e per farlo, devo studiare all'Università, preso coscienza di questo, darò del mio meglio come ho sempre fatto. Mi riterranno abbastanza matura? AH, bel dilemma. In ogni caso Michael non so quanti anni abbia tu, ma i commenti a questa poesia sono tutti di maturandi, speriamo abbia la funzione scaramantica! ;) Molto bella comunque, simpatica!