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PensieriParole: Cosa ne pensi su... => ...un libro o un brano => Topic aperto da: kant.51 - 9 Maggio 2011, 17:22:09 pm
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RACCONTO
>
>
>Un giorno un'insegnante chiese
>ai suoi studenti di fare una lista dei nomi
>
>degli altri studenti nella
>stanza su dei fogli di carta, lasciando un po' di
>
>spazio sotto ogni
>nome. Poi disse loro di pensare la cosa più bella che
>
>potevano dire su
>ciascuno dei loro compagni di classe e scriverla.
>
>Ci volle tutto il
>resto dell'ora per finire il lavoro, ma all'uscita
>
>ciascuno degli
>studenti consegnò il suo foglio.
>
>Quel sabato l'insegnante scrisse il
>nome di ognuno su un foglio separato, e
>
>vi aggiunse la lista di tutto
>ciò che gli altri avevano detto su di lui/lei.
>
>Il lunedì successivo
>diede ad ogni studente la propria lista.
>
>Poco dopo, l'intera classe
>stava sorridendo. "Davvero?" sentì sussurrare.
>
>"Non sapevo di contare
>così tanto per qualcuno!" "Non pensavo di piacere
>
>tanto agli altri"
>erano le frasi più pronunciate.
>
>Nessuno parlò più di quei fogli in
>classe, e la prof non seppe se i ragazzi
>
>l'avessero discussa dopo le
>lezioni o con i genitori, ma non aveva
>
>importanza: l'esercizio Era
>servito al suo scopo.
>
>Gli studenti erano felici di se stessi e
>divennero sempre più uniti.
>
>Molti anni più tardi, uno degli studenti
>venne ucciso in Vietnam e la sua
>
>insegnante partecipò al funerale.
>
>
>Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento:
>sembrava
>
>così bello e così maturo...
>
>La chiesa era riempita dai suoi
>amici. Uno ad uno quelli che lo amavano si
>
>avvicinarono alla bara, e
>l'insegnante fu l'ultima a salutare la salma.
>
>Mentre stava lì, uno dei
>soldati presenti le domandò "Lei era l'insegnante
>
>di matematica di
>Mark?".
>
>Lei annuì, dopodiché lui le disse "Mark parlava di lei
>spessissimo"
>
>Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe di
>Mark andarono insieme
>
>al rinfresco. I genitori di Mark stavano lì,
>ovviamente in attesa di parlare
>
>con la sua insegnante.
>
>"Vogliamo
>mostrarle una cosa", disse il padre, estraendo un portafoglio
>
>dalla
>sua tasca. "Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso.
>
>
>Pensiamo che possa riconoscerlo"
>
>Aprendo il portafoglio, estrasse con
>attenzione due pezzi di carta che erano
>
>stati ovviamente piegati,
>aperti e ripiegati molte volte. L'insegnante seppe
>
>ancora prima di
>guardare che quei fogli erano quelli in cui lei aveva
>
>scritto tutti i
>complimenti che i compagni di classe di Mark avevano scritto
>
>su di
>lui.
>
>"Grazie mille per averlo fatto", disse la madre di Mark. "Come
>può vedere,
>
>Mark lo conservò come un tesoro"
>
>Tutti gli ex compagni di
>classe di Mark iniziarono ad avvicinarsi.
>
>Charli sorrise timidamente e
>disse "Io ho ancora la mia lista. E' nel primo
>
>cassetto della mia
>scrivania a casa".
>
>La moglie di Chuck disse che il marito le aveva
>chiesto di metterla
>
>nell'album di nozze, e Marilyn aggiunse che la sua
>era conservata nel suo
>
>diario.
>
>Poi Vicki, un'altra compagna, aprì la
>sua agenda e tirò fuori la sua lista
>
>un po' consumata, mostrandola al
>gruppo. "La porto sempre con me, penso che
>
>tutti l'abbiamo conservata"
>
>
>In quel momento l'insegnante si sedette e pianse. Pianse per Mark e
>per
>
>tutti i suoi amici che non l'avrebbero più rivisto.
>
>Ci sono così
>tante persone al mondo che spesso dimentichiamo che la vita
>
>finirà un
>giorno o l'altro. E non sappiamo quando accadrà.
>
>Perciò dite alle
>persone che le amate e che vi importa di loro, che sono
>
>speciali e
>importanti. Diteglielo prima che sia troppo tardi.
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Bel racconto...ho rivisto i volti dei miei vecchi compagni di scuola passare veloci davanti a me
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Mi ha commosso Kant e a dirti la verità quando provo simpatia o affetto per qualcuno o per qualcosa che ha qualcuno lo esterno... anche più di una volta, divento anche insistente, e recependo la gioia che ne scaturisce gioisco anche io naturalmente. :-)
La desolazione è che quando tu te lo aspetti da qualcuno cui tieni :-X, anche due parole, non ne occorrono tante :-) e ti accorgi che invece non esce mai dalla sua bocca nemmeno mezza... di parola :&, ecco, è allora che non capisci il perché di tanta freddezza di sentimento! E' come dire: "Io ce l'ho messa tutta ma alla fine con dispiacere: come semini raccogli!" :(
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che bella storia.. è molto commovente... davvero mi è piaciuta tantissimo. io, nel mio portafoglio, conservo due lettere molto importanti per me.. scritte da due persone a cui tengo molto. e.. mi sono riconosciuto in quello che mark si portava dietro, così come i suoi compagni di classe. e credo sia un pensiero molto bello da portarsi dietro, perchè è un pò come avere sempre appresso una parte dell affetto delle persone che ti vogliono bene. così ogni volta che aprio il mio portafoglio, penso a loro due,e al bene che mi devono aver voluto quando mi hanno scritto.
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è una storia stupenda, Kant! ti colpisce direttamente al cuore, fa leva sui sentimenti e fa capire quanto sono importanti le parole che ogni giorno abbiamo l'opportunità di dire, opportunità che a volte non cogliamo al volo...
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Questo quesito mi si propone spesso ultimamente. Dire ai propri cari quanto li amo prima che sia troppo tardi. E' una cosa importantissima... Mi maledico per non essere capace di dire ai miei cari quanto io li ami, nonostante tutto... Sono sentimentalmente aperta solo e soltanto con il mio compagno. :">
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L'ASINO E IL CONTADINO...
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.
Non si era fatto male, ma non poteva più uscire.
Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore. Il contadino era straziato dai lamenti d
ell'asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele.
Poiché l'asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo.
Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra.
Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide...
L'asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo. Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l'asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice.
MORALE:
Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l'alto. Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un gradino che ci condurrà verso l’uscita. Anche nei momenti più duri e tristi possiamo risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più grandi, anche se nessuno ci dà una mano per aiutarci.
:-)