non ho ancora capito se possiedo un sentimento religioso o meno.
sarà strano, ma ci sono molte cose in cui credo e molte in cui non credo, e appartengono a campi diversi.
questo fa di me una persona "indefinibile", nel senso di non raggruppabile in quei contenitori ideali con cui si classificano le persone.
come ho già scritto, credo che le persone vadano giudicate in base alle loro azioni, non al loro credo.
mi spiego meglio:
i tiranni di ogni luogo ed epoca commettevano atti malefici di ogni genere, omicidi di massa in primis, che venivano spesso motivati con ideali "buoni" in qualche modo, Mussolini predicava di famiglia e distruggeva tutto ciò che aveva intorno, le guerre di religione avevano dietro l'idea di dover difendere la propria identità e il proprio Dio, eppure mietevano vittime innocenti.
allo stesso tempo, molte persone fanno ottime azioni spinte da ideali religiosi, dal bisogno di essere approvati da quel Dio cui ritengono di dovere la propria vita.
poi ci sono persone che si definiscono atee e ugualmente fanno ottime azioni, vedi medici, scienziati, volontari di ogni corpo di supporto sociale.
io, per esempio, non credo in Dio, nè nella chiesa, eppure credo negli angeli, nele persone che quando muoiono non scompaiono, ma invece ci proteggono come e più di prima. allo stesso tempo, credo nel destino, che ogni cosa accade per un motivo e per condurci al posto che ci spetta, credo negli uomini che si impegnano per realizzare un mondo migiore, a quelli che ogni giorno si mettono al servizio di chi è più sfortunato e donano amore senza aspettarsi nulla in cambio, credo che ognuno abbia il diritto di credere in tutto o in nulla e nessuno possa essere obbligato a seguire un percorso in cui non si ritrova.
credo che la cosa davvero importante sia avere la coscienza in pace, guardarsi allo specchio ed essere soddisfatti delle proprie azioni.
spero di essere stata abbatanza chiara.