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Autore Topic: gente senza religione  (Letto 16178 volte)

Offline brezza

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Re: gente senza religione
« Risposta #15 il: 12 Giugno 2009, 01:24:46 am »
...per avere solo quindici anni direi che lo fai girare bene il tuo cervello!! :-d

Offline **Little_Dreamer**

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Re: gente senza religione
« Risposta #16 il: 12 Giugno 2009, 09:16:28 am »
Sarebbe più corretto dire che cerco di far funzionare quei rari neuroni che mi sono rimasti  :-"  :P
(¯`·._) Meravigliati!Si... Tu!
Tu Esisti! Ama, Vai oltre te stesso, oltre le stelle!
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Offline cri64

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Re: gente senza religione
« Risposta #17 il: 24 Giugno 2009, 13:22:48 pm »
Io sono credende, e penso che al di là di andare in chiesa, che drovebbe essere un momento sentito di riflessione in cui tutti i cristiani si riuniscono, L'Amore è la lingua universale che unisce tutto e tutti.
Cielo e terra, religioni, uomini. E allora nel momento in cui noi aiutiamo un nostro amico, o una persona meno fortunata di noi, in quel momento anche chi non crede rende presente DIO e l'Amore per il prossimo che Gesù ci ha insegnato. Padre PIo a chi non credeva diceva: " Dio Crede in TE" - Giovanni Paolo II invece diceva che dobbiamo combattere il male, con la forza dell'Amore. E allora di qualsiasi religione siamo, credenti e non credenti, ribadisco l'AMORE  e aggiugo l'umiltà, è alla base di tutto e secono me deve essere la stella cometa che ci guida e ci unisce.
Ciao

Offline Ariakas81

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Re: gente senza religione
« Risposta #18 il: 24 Giugno 2009, 18:22:09 pm »
Ciao Cri, ti parlo da Ateo e sinceramente anche da anticlericale.
Io sono profondamente convinto che le religioni (Tutte) siano state inventate dall'uomo per due principali motivi:
1. Controllo sociale
2. Potere personale
Ora c'e' da dire una cosa molti messaggi religiosi in effetti hanno senso, appunto l'amore come dicevi tu e' uno di questi, altri invece senso proprio non ce l'hanno.
La differenza sostanziale e' che io (Inteso come Ateo) mi comporto in un certo modo perche' e' la mia coscenza a dirmi di agire cosi', tu (Inteso come cattolica) invece lo fai perche' e' quello che vuole il tuo dio o meglio la tua chiesa.
La tua chiesa che pretende di parlare per conto di un dio, ti mette delle regole che se non segui finisci all'inferno, ma ti da anche una scappatoia quella della confessione, infatti io posso anche stuprare o uccidere, poi andare da un prete confessarmi, quello mi assolve ed io torno ad essere una persona candida e pulita, ti sembra logico questo?
Le religioni abramitiche (Cristianesimo, Ebraismo ed Islam) si basano sulla paura, la paura che se non segui le regole finisci all'inferno.

La frase di padre Pio poi e' assurda, anzi secondo il mio punto di vista e' un'espressione di tutta l'arroganza cristiana e cattolica in particolare in quanto vuol dire che la persona che non crede e' decisamente in errore e' che dovrebbe credere, e il libero arbitrio? Si va a farsi fottere giusto?
Invece sono d'accordo con la frase di Wojitila quella frase secondo me e' intelligente e non contiene arroganza, magari e' un po' stereotipata, ma e' comunque una bellissima frase.

Quello che critico io alla fine non e' il fatto che una persona creda o meno, ma innanzitutto l'arroganza dei credenti di pretendere che tu debba credere ed il modo piu' o meno velato di voler convincere una persona a credere sbattendosene della liberta' delle persone.
La seconda cosa che mi infastidisce e' che il 99% dei cattolici in realta' segue una religione a suo uso e consumo e se ne sbattono di moltissime regole dettate dalla CCR (chiesa cattolica romana).
Quanti cattolici non fanno sesso prematrimoniale ad esempio?
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Offline brezza

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Re: gente senza religione
« Risposta #19 il: 24 Giugno 2009, 20:53:51 pm »
Interessante questo tuo intervento.  Hai però mancato in una osservazione che è stato fonte di studio antropologico sull'uomo per quanto concerne questo argomento.  Da questo studio è emerso che da sempre l'uomo ha cercato risposte "dai tetti in su" non solamente perchè si è sentito in balia degli elementi o per ignoranza propria.  Vero è quello che tu affermi nei primi due punti riportati ma nei quali occorre fare un distinguo di non poco peso.  Mi riferisco al fatto che nell'aggregazione umana ci si riconosce "anche" per idee comuni e una di queste è la comune religione.  Il fatto che poi essa venga pesantemente strumentalizzata dai soliti furbi è "cosa di tutti i giorni" e che sovente se non ci si fa riconoscere "nell'appartenenza" molte porte ci vengono chiuse in faccia senza tanti complimenti.  Esiste però una corrente di pensiero che chiamiamo laica nella quale uomini probi senza abbandonare la propria religiosità promulga idee di libero arbitrio e fratellanza di intenti.  E' sovente un duro esercizio di vita e vi sono molte difficoltà da superare in quanto "i soliti furbi" sotto mentite spoglie si mescolano ad essi per impedire questo sano principio e lo sviluppo di questa aggregazione.   Credimi , è una dura lotta fra potere conclamato e libertà di pensiero, ma io penso che venendo il giorno dell'affrancamento dell'uomo a tutte le pastoie che crea l'ignoranza probabilmente assisteremo ad una nuova era, quella degli uomini liberi e consapevoli del proprio destino in una società dove la legge è dettata dal principio che la propria libertà è conseguente a quella degli altri.  Per quanto concerne la mia seconda frase desidero puntualizzare che l'uomo ha sempre sentito in se una forza che lo spingeva verso il "Divino", verso quella ricerca interiore che sublimava verso domande che ancora non hanno avuto risposte concrete ma che in tutti i casi sussistono e ci condizionano.   Tutto questo al di là delle nostre necessità e sotto qualsiasi cielo o civiltà che ci è appartenuta.  Per quanto riguarda la "confessione" direi che hai convinzioni imprecise e questo non è bello in quanto riportandole su pagine a carattere pubblico forniscono informazioni errate.  Mi spiego meglio.  Vero è che se una persona va a confessarsi ottiene il perdono totale delle sue colpe e la sua anima ritorna a essere più candida della neve MA a una condizione di non poco peso e di facile soluzione, ossia, la confessione deve essere accompagnata da intrinseca e vera contrizione nonchè dalla fermissima volontà di riparare al mal fatto PENA l'invalidazione della stessa...se ti sembra poco...!!  In chiave moderna è stata sostituita dallo psicanalista e qui ci sarebbe da fare un altro discorso che non è il caso di affrontare in questo contesto.   

Offline Starlight

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Re: gente senza religione
« Risposta #20 il: 7 Luglio 2009, 20:00:44 pm »
Recentemente ho letto un articolo sulle "Esperienze di premorte" , cito testualmente una parte:
" La cosa più interesante è che tutti gli intervistati, a distanza anche di anni, riferiscono con la stessa intensità della prima volta l'esperienza.... Secondo le ricerche del Moody, ma anche di tutti gli altri studiosi, le fasi che seguirebbero alla morte fisica sono caratterizzate da una serie di momenti successivi:
-Profondo senso di pace
- Esperienza del tunnel
-Abbandono del corpo fisico senza alcun rimpiamto per esso
-Incontro con esseri di luce
-Incontro con l'essere di luce supremo (Emana calore e amore e ciascuno lo identifica, a seconda del proprio credo religioso, con Cristo, Buddha, Allah, il Saggio... Egli comunica tramite il pensiero e chiede conto della vita ma non con toni di condanna)
- Esame della vita , soprattutto sulla scorta dell'amore che si è avuto verso gli altri
- diversa percezione dello spazio e del tempo
- sguardo precognitivo sul futuro
-sensazione del limite
-ritorno nel proprio corpo avverttito come una sensazione di fastidio
-shock e cambiamento della vita soprattutto in direzione della conoscenza e dalla carità."

 Mi ha colpito soprattutto il passaggio che dice "chiede conto della vita ma non con toni di condanna", penso che se in realtà c'è qualcuno che ci ha creati non ha senso che ci tenga a bada con lo spauracchio del castigo e della pena, fare del bene, comportarsi in un determinato modo solo per paura di una punizione eterna non ha senso, deve essere un cammino di consapevolezza, di libertà di decisione, e sono convinta che anche chi non crede in nulla abbia comunque una sua etica, un qualcosa che lo distingue dagli animali, dal puro istinto. Ognuno di noi segue un suo sentiero, un suo cammino ed è qui per imparare qualcosa, per condividere con qualcuno la strada, per comunicare qualcosa....
Conoscenza è un sentiero che ha un cuore.

La Via non è nel cielo; la Via si trova nel cuore.

Lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni (Coelho)

Offline arjanedda

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Re: gente senza religione
« Risposta #21 il: 18 Giugno 2011, 21:37:25 pm »
Sono atea ma rispetto le idee degli altri! L'odio avvelena il cuore e la mente! quando ero piccola mi è stato fatto il lavaggio del cervello, soprattutto in collegio ed era principalmente la paura dell'ira di DIO, del DIAVOLO e della MORTE a tenermi soggiogata! Ma ne sono uscita e di questo sono felice, ascolto il Dies Irae di Verdi e di Mozart e lo rispedisco alle suore del collegio! non odio ma una sana consapevolezza del libero arbitrio! Dovremmo amarci e rispettarci di più!
arjanedda

Offline Marta Karen Micol

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Re: gente senza religione
« Risposta #22 il: 18 Giugno 2011, 22:12:06 pm »
non ho ancora capito se possiedo un sentimento religioso o meno.
sarà strano, ma ci sono molte cose in cui credo e molte in cui non credo, e appartengono a campi diversi.
questo fa di me una persona "indefinibile", nel senso di non raggruppabile in quei contenitori ideali con cui si classificano le persone.
come ho già scritto, credo che le persone vadano giudicate in base alle loro azioni, non al loro credo.
mi spiego meglio:
i tiranni di ogni luogo ed epoca commettevano atti malefici di ogni genere, omicidi di massa in primis, che venivano spesso motivati con ideali "buoni" in qualche modo, Mussolini predicava di famiglia e distruggeva tutto ciò che aveva intorno, le guerre di religione avevano dietro l'idea di dover difendere la propria identità e il proprio Dio, eppure mietevano vittime innocenti.
allo stesso tempo, molte persone fanno ottime azioni spinte da ideali religiosi, dal bisogno di essere approvati da quel Dio cui ritengono di dovere la propria vita.
poi ci sono persone che si definiscono atee e ugualmente fanno ottime azioni, vedi medici, scienziati, volontari di ogni corpo di supporto sociale.
io, per esempio, non credo in Dio, nè nella chiesa, eppure credo negli angeli, nele persone che quando muoiono non scompaiono, ma invece ci proteggono come e più di prima. allo stesso tempo, credo nel destino, che ogni cosa accade per un motivo e per condurci al posto che ci spetta, credo negli uomini che si impegnano per realizzare un mondo migiore, a quelli che ogni giorno si mettono al servizio di chi è più sfortunato e donano amore senza aspettarsi nulla in cambio, credo che ognuno abbia il diritto di credere in tutto o in nulla e nessuno possa essere obbligato a seguire un percorso in cui non si ritrova.
credo che la cosa davvero importante sia avere la coscienza in pace, guardarsi allo specchio ed essere soddisfatti delle proprie azioni.

spero di essere stata abbatanza chiara.
”Albert Camus once wrote, ‘Blessed are the hearts that can bend. They shall never be broken.’ But I wonder, if there’s no breaking, then there’s no healing, and if there’s no healing, then there’s no learning. And if there’s no learning, then there’s no struggle. But struggle is a part of life. So must all hearts be broken?”


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