Rimango lì a fissare la pioggia
la lascio scivolare sul mio corpo
dentro di me
facendomi dimenticare
il mondo reale,
ogni goccia un mio pensiero
ogni goccia una parte del mio cuore,
scivolano via
facendomi sentire il vuoto,
l'assenza della vita che arde,
il dolore intenso dell'amore.
Vedo in lontananza
la falce sanguinante della morte,
quanti cuori avrà lacerato,
prima di arrivare al mio,
quante anime erranti
continuano a scappare da lei?
Riuscirà la pioggia a lavare
tutto il marciume, le parole inutili,
che fanno dell'amore,
un oggetto, un ornamento da esibire?
Io rimarrò qui
sotto la pioggia e me ne andrò
quando l'ultima parola sarà lavata via,
il vuoto diventerà silenzio
che guarderà la morte negli occhi
e lei capirà che il mio momento
deve ancora arrivare.