Camminasti tra spighe di grano ,
fosti un cercatore d'oro
illuso da un falso giorno di luce.
Per te io rimasi immobile,
raccolsi con mani stanche ogni tua lacrima
e ne levai il sale ,
ma non servì a nulla,
troppo profonde erano ormai
le ferite ,nel tuo e nel mio cuore.
Come cannibali ,gemelli che mangiano
nel ventre della madre terra il più debole per sopravvivere,
vi lasciammo camminare soli ,
mentre il nostro petto di uomini
diveniva petrolio e dura roccia
da lasciare in un deserto di fuoco ,
a nulla servì non amarvi
più...