L'ape pressata dal ronzìo feroce
del suo capo-sciame
incapace di ponderare pericoli,
miracolosa è sfuggita
a un DDT
a un colpo di vanga
a un'elica
a un incendio
ma è morta in sfortuna
nella fretta d'essere fedele operaia
incauta ha confuso un fiore
con la lingua rossa
delle fauci di un cane
al chiuder d'ozioso sbadiglio,
-La sua regina non sa contare
a lei basta sentirsi circondata
e vedere il suo nucleo
al lavoro di miele
-Così tra gli umani i padroni
non notano sottrazione
d'operaio stressato e in sbaglio
di calcolo con caduta mortale,
sono morti invisibili
non lasciano vuoto
al cerchio di sguardo globale
e incidenza sul cumulo,
sono morti bianche
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Da:Pietre e Utopie
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