Ho trovato una vecchia foto di scuola, questo sono io!
già. Questo sono io.. anzi, quello ero io…
ora sono diverso da allora… ma chi sono ora?
non so.. mi guardo intorno e … cerco indizi.
ecco! Trovato qualcosa!
vedo libri tanti libri, tutti miei.
devo essere un gran lettore allora…?
a vederli bene sono libri di studio, e non di lettura…
allora devo essere uno studente…ok.
ma io chi sono? Cerco altri input, altre informazioni.
apro il mio portafogli pieno di misteri, ed ecco lì la mia identità.
un nome, un cognome, una data di nascita.. ma nn c’e’ altro di me.
a parte una foto... devo essere io quello allora…
mi guardo ancora intorno e … ecco quello che cercavo!
Eùreka come direbbe Archimede se ancora vivesse..
ho trovato un piccolo specchio…
ci guardo dentro e vedo un’immagine nn molto diversa da quella del portafogli, vedo me.
Il tempo ha ridisegnato il mio volto come un gran pittore sa fare, ha lasciato somiglianze vaghe con la vecchia foto di scuola, forse solo gli occhi sono rimasti tali.
eppure con il tempo e le stagioni anche i miei occhi sono cambiati, o almeno il loro modo di vedere. ora osservano. Prima vedevo roseo, ora vedo nero.
prima vedevano bimbi, ora ragazze,
prima allo specchio vedevo un bimbo, ora un uomo….sempre “se questo è un uomo”, come il titolo di un libro…
ma qualcosa è cambiato anche dentro di me, dentro sono diverso da come ero prima, cambiamenti che uno specchio non sa mostrare, ma solo gli altri notano. Stavolta a ridisegnarmi, non è il tempo, ma le esperienze di vita. L’io di un passato seppur recente, sarà vittima delle esperienze... vittima di un omicidio non ben congegnato… qualcosa è rimasto vivo, qualcosa perso. E spero per sempre.
ora so che nn mi lascerò piu’ coinvolgere a pieno da cose o persone.
come recita una canzone:
“ … L'indifferenza è il vestito
che metto ogni sera di solito,
ho quasi voglia di spegnere
l'ultima fiamma dell'anima …”
cosi’ io.