Credo sia francese, sì...
Beh, qui ce li vedo meglio! Un po' spezzano la frase, dandoci delle pause, e un po' la tengono unita, dando così un bell'effetto! E poi tutte le anafore e le analogie tra i vari emisferi sensoriali conferiscono qualcosa di armonioso alla poesia!

P.S. Prima che qualcuno me lo chieda, ecco cosa ci dice Wiki...
L' anafora (dal greco anaphérō, «riporto, ripeto») è una figura retorica che consiste nella ripetizione di una parola o di gruppi di parole all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto.
Un esempio è nei versi di Dante, "Divina Commedia":
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«Per me si va nella città dolente,
per me si va nell'eterno dolore
per me si va tra la perduta gente.»
(Dante Alighieri, Divina Commedia - Inferno - Canto III, vv 1-3)
e ancora, dello stesso poeta:
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«Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense.»
(Dante Alighieri, Divina Commedia - Inferno - Canto V, vv 100-107)