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Autore Topic: racconto  (Letto 4171 volte)

Offline mario

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racconto
« il: 10 Febbraio 2008, 21:14:11 pm »
...erano mesi che solcava questa rotta nello spazio profondo,aveva accettato per la qualità del carico e per la relativa ricompensa.  Da molto tempo percorreva lo Spazio,era abituato alla solitudine e la sentiva amica. ciò nonostante questa volta un pizzicorino lungo la schiena lo faceva sentire a disagio,qualcosa la fuori era in agguato.  Il ponte di comando era come al solito nella semioscurità,solo le luci dei quadranti strumentali emanavano la loro luce discreta,tutto il resto era lucido e pulito,odiava infatti il disordine e la pressapochezza che regnavano su altre astronavi di sua conoscenza.  Il suo viso era rivolto al di la dello spesso cristallo che gli rimandava la visione del firmamento,quel colore nero punteggiato dagli astri da lui ben conosciuti e che amava come parte di sestesso. Che strano,quella sensazione comin ciava ad essere pressante,inquieta.  Quella solitudine cominciava ad essere scomoda;manovrò allora la manopola che lo metteva in comunicazione con tutte le frequenze disponibili in quel quadrante anche se già sapeva che improbabilmente qualcuno avrebbe risposto,infine irritato lo mise in pausa.  il suo sguardo allora si fece più attento,cominciò ad esaminale gli astri davanti a lui sperando di trovare una presenza,un'anomalia,ma nulla sembrava fuori posto.
Un tratto, dopo parecchio tempo,qualcosa vide non era al suo posto.  Un punto lontano si muoveva sullo sfondo,un movimento lento che solo ad un occhio allenato ed a una memoria ampliata dall'esperienza poteva cogliere;aumentò la velocità e scandagliò con la radio lo spazio profondo.   La risposta non giunse immediatamente,quasi con ritrosia,ma giunse.  Prima con un rumore gracchiante poi più nitida,"qui astronave esplorativa papirium verso cignus IV chi siete".  Rimase distucco;non conosceva questa denominazione e a una febrile ricerca non figurava nelle mappe astrali,e poi quale arroganza.  Immediatamente richiese la raffigurazione sul grande schermo delle comunicazioni e per poco l'adrenalina non salì a mille.  Solo la difficoltà dell'immediata messa in linea gli permise di recuperare la sua notoria freddezza.    Sullo schermo comparve il volto di una bellissima donna che lo fissava sì con uno sguar
do interrogativo ma anche velato da una espressione triste,o era qualcosaltro.
  Rimasero li a guardarsi senza proferir parola,con lo sguardo attonito,sorpreso.  Poi come da da una distanzanza abissale si risenti la sua voce: vi occorre aiuto ,qui astronave da carico in missione....della confederazione dei mondi esterni,è il comandante che vi parla.  Di nuovo una pausa che a lui sembrò giungere d'altrove.  Qui esploratore di prima classe xxxxxx(gli giunse nuovo) perchè avete richiesto la comunicazione?   Dannazzione ai traduttori compiuterizzati,sembrava di parlare con un automa.
     Sapevo che questa rotta era assolutamenta priva di contatti e quindi volevo accertarmi chi eravate.
     Intanto le derive delle due astronavi avevano fatto avvicinare i vascelli e lo stupore del loro incontro aveva fatto il resto.  Una smania improvvisa si impadronì delle loro menti,ma fu lui a parlare per primo.
     non conosco il tuo mondo,ne la tua gente e la vista del tuo volto mi fa richiedere se vuoi un incontro
sulla mia astronave.   Una pausa poi il solito traduttore;ho sondato il tuo spazio,vi incompatibilità d'atmosfera  
   io respiro metano tu ossigeno.....Ti prego vieni ugualmente nella mia sala di decompressione ripose.
   Il braccio di collegamento si stese fra le astronavi collegandole e dopo un tempo che a lui parve eterno
una figura si delineo nel boccaporto avanzando lentamente.  La guardò avanzare,qualcosa a lui ancora conosciutosi impossesò della sua mente,del suo corpo;mai aveva visto qualcosa di più elegante e bello
ancorchè fasciato in uno scafandro.  Realizzò improvvisamente che era al di la del pesante portello e lo aprì
indietreggiando goffamente per lasciarla entrare.  Si richiuse, e la luce della camera si accese,quasi violentemente come il sentimento che li avvolse.  un fiume di parole traboccò dalle loro labbra quindi il
silenzio,greve angoscjato e una domanda scaturì dai loro volti  PERCHE???  Lentamente le laccrime rigarono il viso di lei,protetto da quel casco che non tradiva niente della sua bellezza.  Lui impietrito disperato       stringeva spasmodicamente le sue mani fasciate dai pesanti guantoni.  Un guizzo il casco di lei rotolò a terra
Noooooo l'urlo riempì lo spazio, lui cadde in ginocchio,il respiro affannoso di lei lo raggiunse,nulla mai nella sua vita riempì la sua essenza come lei,come quel dono d'amore come quella presenza costante al suo fianco nelle lunghe notti passate nello spazio profondo.
                                                                                                                          
   tengo a precisare che questo racconto non è mio e del quale non ricordo l'autore in quanto lo lessi su una rivista fantasi ai beati tempi della mia giovinezza. il contenuto lettererario non può essere quindi fedele, a me preme solo averne trasmesso l'emozione.                                                                                    

Offline kant.51

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Re: racconto
« Risposta #1 il: 10 Febbraio 2008, 22:14:44 pm »
 Ho letto sulle istruzioni come si vota, ma qualcosa non mi è chiaro, perchè le due opzioni di voto non mi sembrano alternative, mi sembrano esplicative ( quindi "postare un commento" ) e poi mi sembra che rispondendo a entrambe si tracci un quadro completo...
Se sbaglio spiegatemi per favore...
« Ultima modifica: 10 Febbraio 2008, 22:25:31 pm da kant.51 »
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

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Re: racconto
« Risposta #2 il: 10 Febbraio 2008, 22:23:49 pm »
Umm, Kant mi sa che è la votazione sbagliata...
Mario, spiegaci come si fa!
Oppure, Manfry pensaci tu a sistemare
Per avere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto

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Offline kant.51

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Re: racconto
« Risposta #3 il: 10 Febbraio 2008, 22:26:25 pm »
 o_O o_O o_O
Ecco, appunto...
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Offline Manfry

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Re: racconto
« Risposta #4 il: 10 Febbraio 2008, 22:33:55 pm »
rimosso il sondaggio

L'autore attende commenti in merito al racconto da lui inserito
MANFRY

Non esistono né pregi né difetti, ma solo caratteristiche che ci rendono unici.

Offline kant.51

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Re: racconto
« Risposta #5 il: 10 Febbraio 2008, 22:35:25 pm »
grazie, Manfry
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Re: racconto
« Risposta #6 il: 10 Febbraio 2008, 22:37:45 pm »
rimosso il sondaggio
Bravo Manfry!
Tu merita un tonno!  ;)Hihihi
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Offline kant.51

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Re: racconto
« Risposta #7 il: 10 Febbraio 2008, 22:56:39 pm »
Il racconto è un classico, la fantascienza è il pretesto, ma la vera rappresentazione è quella di due esistenze, di due anime che si incontrano e sublimano l'amore superando qualunque ostacolo, anche la morte diviene meno importante del " contatto", della comunicazione.
Certo trasmette emozione e senso di speranza:
 l'idea che l'amore l'abbia vinta sulle difficoltà non può non piacere, c'è anche l'idea però del <prezzo da pagare> come se raggiungere la felicità significhi al tempo stesso perderla ( l'uccellino azzurro, favola celebre) perchè sembra che l'incontro reale dei due innamorati culmini nella morte di lei e nel dolore di lui...
Dunque, non esiste la possibilità di essere felici?
Oppure essere felici significa apprezzare la fortuna che ci sia stata corresponsione e incontro tra due esseri, trovatisi nell'immensità dell'Universo, fuori da ogni legge delle probabilità...Le conclusioni sono certo personali.
Io credo che sia già molto incontrare certi sentimenti, è una grande ricchezza.
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Offline mario

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Re: racconto
« Risposta #8 il: 11 Febbraio 2008, 01:29:18 am »
grazie kant 51 di avermi risposto.  Ho sondato il Tuo pensiero e ho concluso che la risposta non poteva essere che quella di una persona matura. hai infatti preso il significato dell'oggetto principale e lo hai sciorinato nella sua completezza.   Pensa che quando l'ho letto io,sono rimasto sbalordito,affascinato dal personaggio femminile.   Difficile esprimere ciò che provai e che provo tuttora nonostante il tempo trascorso.  Cadrei senza dubbio nella retorica della quale aborro il pensiero ,certo è che al di la del racconto, nella realtà di tutti i giorni,
molte sono le femminucce di spessore e noi maschietti con malcelato orgoglio ci inchiniamo.

Lui ha perso ma lei ha dato                                      buona notte    mario                                     
« Ultima modifica: 11 Febbraio 2008, 10:41:14 am da Manfry »