Innanzi tutto il quadro è " la robe rose" di Frédéric Bazille, 1864.
A me piace molto perchè mi suggerisce una sosta in una giornata laboriosa, ma non affannata. La donna infatti ha un grembiule, ma è curata, pettinata, trova il tempo per osservare il paesaggio e permettere al suo spirito di volare, non c'è troppo distacco dalla realtà, la cittadina è reale, non immaginaria, parla di vita quotidiana, ma i colori della luce sono onirici, morbidi, caldi: questa donna non è succube della sua vita, sa apprezzarla e riempirla. La malinconia si trasforma in sensibilità, in respiro...
Mi domando poi se ha calze o scarpe: non riesco a capirlo...forse i suoi piedi delicati sono pronti a correre...
Beh, magari il povero Bazille voleva dire tutt'altro...pazienza: l'arte è un po' anche di chi la riceve...