ho scoperto un autore che conoscevo solo per sentito dire e l'ho trovato interessante , Emerson , vi posto un articolo che tratta un po' del suo pensiero:
L’anticonformismo è “soltanto” l’esercizio del proprio diritto alla libertà di pensiero, è la volontà di costruirsi una propria coscienza... L’anticonformismo è la condanna ........ ... a una vita pensante. “L'intelletto annulla il fato. Finché un uomo pensa, egli è libero”. “La norma è che veniamo usati come atomi bruti fino a che non pensiamo”. Apriamo gli occhi, apriamo la mente! Pensiamo! E più nessuno potrà illuderci. E’ terrificante, l’idea di una vita votata al pensiero. Ma non è forse ancor più terrificante l’idea di un’intera vita alla ricerca di metodi sempre migliori per evitare di riflettere? Torniamo a porci quesiti esistenziali, torniamo a pensare, cerchiamo di realizzare, almeno in parte, quell’l’utopia comune a tutti, quell’utopia anticonformisticamente conformata che è la disperata ricerca di migliorare questo mondo! “Il pensare, che era un furore, è diventato un'arte”. Ognuno, nel suo piccolo, può far tornare il pensare un furore! Ognuno può dissociarsi da quell’onda compatta che è la società, che “si muove in avanti, ma la massa d'acqua di cui essa è composta resta immobile. La stessa particella non s'innalza dal fondo fino alla cima. La sua unità è solo fenomenica......”. Accantoniamo la paura di restare da soli per la nostra diversità, rendiamoci conto che tutti siamo diversi, e che dobbiamo comportarci di conseguenza! “Per il tuo non-conformismo il mondo ti colpirà e non ti avrà in nessuna considerazione. E perciò un uomo ha da sapere che conto deve fare di una faccia acida. Per la strada o nel salotto di un amico la gente lo guarda di sbieco. Se una tale ostilità avesse la sua origine in quello stesso disdegno e in quella ostinatezza che egli prova, potrebbe benissimo tornarsene a casa con malinconica dignità; ma le facce acide o benevole della moltitudine non hanno mai causa profonda, sono indossate o dismesse come soffia il vento o come ordina un giornale”. Per ora non si può fare altro che sorridere a quelle facce acide o benevole della moltitudine. Per ora non si può fare altro che cercare con tutti i tentativi possibili, seppur fallimentari, di manifestare le proprie idee, non nella speranza di convertire qualcuno, ma di esercitare la propria libertà. Per ora non posso fare altro che sussurrare un’ennesima frase di Emerson, o meglio, non posso fare a meno di bisbigliare, con tutta la forza che ho in corpo, la MIA idea: “È facile, nel mondo, vivere secondo l'opinione del mondo; è facile, in solitudine, vivere secondo noi stessi; ma l'uomo grande è colui che in mezzo alla folla conserva con perfetta serenità l'indipendenza della solitudine”.
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