La timidezza
Appena seppi, solamente, che esistevo
e che avrei potuto essere, continuare,
ebbi paura di ciò, della vita,
desiderai che non mi vedessero
che non si conoscesse la mia esistenza.
Divenni magro, pallido, assente,
non volli parlare perchè non potessero
riconoscere la mia voce, non volli vedere
perchè non mi vedessero,
camminando, mi strinsi contro il muro
come un'ombra che scivoli via.
Mi sarei vestito
di tegole rosse, di fumo,
per restar lì, ma invisibile,
esser presente in tutto, ma lungi,
conservare la mia identità oscura
legata al ritmo della primavera.
Pablo Neruda