Quando le tue mani erano luna,
Colsero dal giardino del cielo
i tuoi occhi, violette divine.
Che nostalgia, quando i tuoi occhi
ricordano, di notte, il loro cespo
alla luce morta delle tue mani !
Tutta la mia anima, col suo mondo,
metto nei miei occhi della terra,
per ammirarti, moglie splendida !
Non incontreranno le tue due violette
il leggiadro luogo a cui le elevo
cogliendo nella mia anima l’increato ?