Dovrei cantarti, o modella bizzarra,
all'improvviso, col suon di chitarra;
ma tu sei lesta, o ragazza, a baciare,
ed io son lento, assai lento, a rimare.
So come pensi da un mezzo sorriso,
e volentieri ti guardo nel viso:
tu devi aver gentilezza di cuore,
o Rosa: Rosa è pur nome d'un fiore.
Or apri i labbri di caldo corallo
come se udissi cadenze di ballo,
e resti assorta: son bianchi i tuoi denti.
Chi li fermasse questi anni fuggenti!
Dici che t'alzi col sorger del giorno.
Vedendo in cielo far l'alba ritorno,
ebbene, o Rosa, non dire affrettata:
Nulla di nuovo per questa giornata.
Cerca di fare ogni giorno una cosa;
meglio che nulla è anche piangere, o Rosa.
Il tempo ha fretta, e va senza saluto,
e dobbiam dirgli ogni sera: ho vissuto.
Ma so che fissi nel caro avvenire
gli occhi vivaci che tanto san dire;
so che i pensieri ti danno l'ebrezza.
Amala, o Rosa, la tua giovinezza.
Ascolta, e dammi un momento la mano.
Pensiamo al tempo, non molto lontano,
fatto di sogni, e che incontro ci viene.
Tu ridi? Brava, ti giuro, fai bene.
Sì, non pensarci gentile compagna,
se in allegrezza il tuo cuor ci guadagna;
il tuo futuro ciascun lo rispetta,
o Rosa bella, o Rosina, o Rosetta.
(Pompeo Bettini )(Verona 1862 – Milano 1896)
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Quando l'ho letta,vedendo questi versi in rima mi è sinceramente venuto in mente subito delirium!
