Stupendo sarò al ballo d'oceano,
laddove la schiuma si inoltra nei fondali
e misteriosamente si abbandona al faro notturno.
Scruto ovunque la luce che mi ammaestra,
ma non noto i cambiamenti che impone a me stesso.
Appare orrendo riflettersi nel proprio mare in tempesta,
così come lanciare un grido,
così affascinatamente mi piego dai rimorsi.
Ma, chi mi vieta di amarti anche se impossibile?
Cingi i tuoi fianchi con le mie mani...
e all'unisono viviamoci senza freni.