STUPRO
Dormivo li nel mio letto
La stanchezza del giorno
mi portò ad un sonno profondo
tra sogni che ora non ricordo più
Nelle buie ore della notte
si celava ,
la mia ascesa del mio io
Mani che amavo mi strinsero
con una violenza unica
rabbrividì ,
al sol pensiero
ancora oggi rabbrividisco
Non mi fu permesso gridare
mani forti si posarono sulla mia bocca
io d'improvviso rivoltata ...
lacrime cadevano sul mio viso
mi dimenavo ,
la sua forza era entrata persino nella mia anima
nulla potè al suo volere
Al termine di quello stupro
non lo amai più
mai più potè
lasciò dentro di me una ferita
Chiamata morte lenta
Ada Roggio