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Autore Topic: Il "Dolore"  (Letto 3207 volte)

Offline brezza

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Il "Dolore"
« il: 13 Marzo 2009, 16:21:31 pm »
vediamo se riusciamo a cimentarci con questo argomento che implica sia il dolore fisico che quello spirituale.   Quali possibilità abbiamo per servircene a nostro vantaggio, quali sono le implicazioni che esso comporta, abbiamo la possibilità di dominarlo? è veramente necessario che esso sia presente nella nostra vita? possiamo attraverso esso imparare a combattere le malattie? quale interazione vi è fra il dolore e il nostro cervello?...a voi la ....penna.... :-d

Offline Juliet

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Re: Il "Dolore"
« Risposta #1 il: 13 Marzo 2009, 18:17:21 pm »

Credo che il dolore, fisico, psicologico, emotivo che sia, sia impossibile non trovarlo sulla lunga strada della vita...certo è che la possibilità di dominarlo c'è...il problema secondo me sta nel fatto che spesso pensiamo di non avere abbastanza forza per farlo...ma la forza c'è in ognuno di noi, sta a noi tirarla fuori per andare avanti...io ammetto, che ultimamente sono stata un po' "pigra" sotto questo aspetto, rifiutandomi, forse consapevolmente, di trovare la forza in me..certo poi dipende sempre dal dolore che si sta affrontando...se devo essere sincera, non so se sia peggio il dolore fisico o quello emotivo, anche perchè spesso il dolore fisico dovuto ad esempio ad una malattia, comporta anche un forte dolore emotivo....ma credo che sia sempre e comunque possibile combattere il dolore, anche se ci sono sempre delle ricadute, ma non bisogna mai scoraggiarsi...credo che sia utile, quando si soffre cercare di aiutare chi ci sta intorno, e soffre come o forse più di noi....pensare agli altri, permette di non concentrarsi troppo ed esclusivamente su se stessi...e credo che sia utile anche pensare alle piccole cose che fanno gioire,come i bambini, dare retta al bambino che è in noi che come disse Pascoli "rende tollerabile la felicità e la sventura, temperandole d'amaro e di dolce, e facendone due cose ugualmente soavi al ricordo."....credo che a volte il dolore, e vissuto nel modo giusto, possa aiutare a combattere le malattie, fisiche o psicologiche che siano...ho visto persone malate davvero gravemente, morire con il sorriso sulle labbra e la pace negli occhi perchè avevano la consapevolezza di aver vissuto una vita degna di essere vssuta nonostante tutto....non è impossibile convivere con il dolore...l'ho appena imparato! ;)
« Ultima modifica: 13 Marzo 2009, 18:22:40 pm da Lady Macbeth »
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

Offline brezza

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Re: Il "Dolore"
« Risposta #2 il: 13 Marzo 2009, 21:49:37 pm »
Io penso che il dolore sia uno dei "castighi divini" inflittici "illo tempore".   Di per se infatti, la variazione elettrochimica che si sviluppa nelle cellule allorquando vi è in essere una modificazione dello "status quo" della cellula stessa può non essere percepita come sensazione di dolore da parte del cervello che di per sè verificando l'anomalia cellulare interviene per ritornare la cellula alla condizione base.  Un esempio tipico lo si riscontra nella condizione dei sistemi elettronici autoriparanti anche se in forma rudimentale rispetto alla macchina "uomo".   Personalmente non ho mai visto soffrire un sistema elettronico.    E ovvio che se continuassi in questo tipo di trattazione vi sarebbe una terribile "levata di scudi" dei ben pensanti, specie quando a soffrire sono gli altri.  Nella macchina "uomo" questo concetto di dolore viene associato alle emozioni,di vario genere, come pure alle malattie o ai traumi fisici.   La teoria più accreditata è che il dolore funziona come campanello d'allarme per una anomalia fisica o spirituale che tende ad avvertire il cervello onde porre in atto le difese opportune.   Sta di fatto che le malattie più terribili sono prive di questo allarme.   Nasce quindi il dubbio più che logico che non è detto che il dolore sia effettivamente ciò che dovrebbe essere.  Nel campo spirituale o sensoriale si ripete lo stesso schema.   Assistiamo infatti a casi nei quali vi sono persone che per un piccolo disguido si stracciano le vesti e altri che per offese gravissime "non fanno una piega".   Per questi ultimi, nella maggioranza dei casi, non è che non provano sofferenza, anzi, sovente soffrono terribilmente, ovviamente, ma innescano un meccanismo di autodifesa che tende a non peggiorare la situazione.   Somatizzare o non somatizzare, questo è il problema.    Alla prossima....     

Offline evwryvere

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Re: Il "Dolore"
« Risposta #3 il: 13 Marzo 2009, 22:39:04 pm »
Devo dire,che purtroppo il mondo delle sensazioni per me,compreso
il dolore,ancora mi coglie spesso impreparata,in parole povere è lui che comanda ,in quel preciso momento in cui l' interagire con l' esterno mi provoca dolore,tendo comunque a viverlo a pieno,non lo evito ne lo scanso e non per puro masochismo ma solo perchè quello è un modo ,mio personale ,di interpretare gli accadimenti della vita,lo stesso vale ,grazie a Dio anche per sentimenti più piacevoli come la felicità etc.etc.
ecco penso che ognuno di noi spesso vede le emozioni con paura ,io le vedo con molto rispetto,sò che un grande dolore può uccidermi psicologicamente e via dicendo e cerco razionalmente di tutelarmi il più possibile e di gestirmi in modo da non procurarmi troppi danni ne fisici ne morali,ma noi uomini ,appunto,umana materia non siamo infallibili e qualche volta non ci riusciamo,tutto quì,ecco forse questo è solo il vivere...saluti evry...
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Offline kant.51

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Re: Il "Dolore"
« Risposta #4 il: 14 Marzo 2009, 00:12:34 am »
Questo coro a più voci è molto interessante, in pratica abbiamo esaminato un po' il dolore sotto l'aspetto filosofico, psicologico e fisiologico
Naturalmente è un sentimento unito a una sensazione, come tale è complesso, la sfera intellettiva coinvolge quella fisica e viceversa.
Come tutti ho provato nella vita sia il dolore fisico che quello morale.
Sono sopravvissuta, eccomi qui.
Ho lottato, mi sono abbandonata per sopravvivere, ho lasciato che arrivasse l'apice, ho navigato con la barca nel mare in tempesta, in balia del dolore, badando solo a continuare a respirare. Questo è stato il mio segreto: viverlo e non respingerlo. Quando è arrivato al culmine l'ho sfidato, l'ho guardato negli occhi e ho detto, mi hai dilaniata. Ora tocca a me! E ho cominciato a rinascere, lentamente, dolorosamente, con tante cadute all'indietro, ma mi sono rialzata.
Ed eccomi qui, ora ne sto parlando con voi... :-)
« Ultima modifica: 14 Marzo 2009, 01:03:11 am da kant.51 »
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline brezza

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Re: Il "Dolore"
« Risposta #5 il: 14 Marzo 2009, 13:16:57 pm »
Interessante queste due esperienze nelle quali si notano comportamenti simili nel confronto del dolore.  Accettarlo per superarlo.   Potrebbe essere uno dei modi con i quali il cervello ha la possibilità di avere il tempo per fornire le opportune risposte al fisico e alla sua stessa sfera emotiva.  Personalmente continuo a pensare che se ne potrebbe fare a meno, a meno di pensare che se si vuole percorrere la strada della conoscenza esso può in effetti essere un modo per "svegliare" la curiosità dell'uomo a procedere sui perchè della sua esistenza.    Studiando infatti il genoma umano si può infatti risalire alla anomalia che lo ha provocato e scoprire così, sia l'anomalia presente che l'ordine cellulare compromesso.   A mio parere sarebbe sufficiente un malessere ma forse non sarebbe sufficiente a stimolare quanto sopra descritto.   Siamo una macchina altamente complessa e se siamo chiamati (come sembra) a capire come funzioniamo è ovvio che il dolore può essere una delle componenti che ci richiama a scoprirlo.   Ho i miei sacri dubbi in proposito ma la realtà del vivere è questa e conviene farne tesoro.
« Ultima modifica: 14 Marzo 2009, 15:07:11 pm da brezza »

Offline edinnic,e

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Re: Il "Dolore"
« Risposta #6 il: 14 Marzo 2009, 21:22:24 pm »
Penso che ci sia sempre un’interazione tra il dolore e il nostro cervello. Pensiamo alle filosofie orientali..per esempio. Che sia un castigo divino..si, può essere, ma mi sembra riduttivo, e comunque bisogna essere credenti. Credo di più alla teoria secondo la quale il dolore funziona come reazione a qualcosa che ci ferisce nel corpo e nella mente, e che ci scuote dal subire la “ferita” stessa. Non credo neanche che esista una ricetta per evitarlo, quindi conviene prenderne coscienza per le future esperienze, anche se poi, soprattutto per quelle spirituali, tendiamo a dimenticare, e parlo, per esempio della familiarità dell'oggetto che ci fa soffrire...e forse, è giusto così.
Il dolore ci trasforma, ci cambia dentro, usciti da un dolore non si è più lo stesso. Perché esiste il dolore è un po'come parlare dell’esistenza di Dio…sappiamo solo che nasce con l’uomo e ci accompagna quando ce ne andiamo.

Offline brezza

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Re: Il "Dolore"
« Risposta #7 il: 15 Marzo 2009, 17:52:28 pm »
... :-) maledetto sia...o benedetto...a seconda dei casi.